{sedici}

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Clay pov:

Mi sveglio, da solo nel mio letto, si sta così bene sotto le coperte. Il cuscino è ancora umido, e mi miei occhi gonfi.

Sono da solo, eppure mi pare di aver pregato George di rimanere con me ieri sera. Era tutto un sogno?
No... non può essere un sogno, almeno non credo, anche l'altro cuscino è stropicciato, e sono sicuro che ci fosse.

Mi alzo e prendo in mano il telefono, sono le nove di mattina.

Mi alzo e mi stiracchio. La schiena mi fa male, e la cicatrice pure. È abbastanza fresca, diciamo che i dottori mi dicono di andarci ancora piano, non vogliono che si riapra, anche se questo rischio posso correrlo per i prossimi due mesi.

La luce entra dalla finestra illuminando la stanza, crea un atmosfera così rilassante, eppure una domanda mi continua a percorrere la testa.

Dov'è George?

Visto che in stanza non c'è palesemente decido di andare a guardare in sala da pranzo.

"George finirai per farla cadere!" Sento mia sorella gridare mentre ride.

"Shh guarda che bravo cuoco che sono!" Dice George.

Cosa succede?

Appena entro vedo mia sorella sul tavolo che guarda George mentre le prepara la colazione. È girato verso i fornelli, quindi non mi vede arrivare. Ha gli stessi vestiti di ieri, e dei capelli molto spettinati. Quando si gira, vedo che ha in mano una padella, intento a fare i pancake probabilmente, e un sorriso dannatamente contagioso.

"Cosa succede qui?" Chiedo ridendo mentre arrivo verso di loro.

"Ho pensato che avrei potuto cucinarvi la colazione per ringraziarvi per la festa!" Dice George mettendo un piatto a tavola per me.

"Un perfetto uomo di casa!" Dico avvicinandomi verso lui e abbracciandolo. Gli devo tutto da ieri sera, okay che di solito è un ottimo amico, super gentile e tutto quanto, ma quello che ha fatto ieri sera, nessuno l'ha mai fatto per me. Mi è stato vicino in un momento un po'...brutto. La notte mi capita spesso di non dormire mai, stare sveglio e piangere per quello che succede nella mia vita. Non credo lo sappia nessuno, ma è come se avessi degli attacchi di panico. Non riesco a smettere, non riesco a calmarmi, e finalmente ieri sera dopo che George ha accettato di stare lì con me, ho passato una notte tranquilla, dormendo bene. E anche se sembra scontato, è stata una delle sensazioni più belle di sempre, avere pace dopo tante ma tante brutte esperienze.

"Si, proprio un uomo di casa... fortunato chi se lo prenderà! Clay se fossi in te mi proporrei subito!" Mi dice ridendo mia sorella.

"Si sicuro!" Dico ironicamente mentre le do un bacio sulla testa.

"George, George! Rifai il salto del pancake!!" Dice mia sorella divertita.

"Il salto del pancake?" Chiedo confuso.

"Shhh Clay, tu non puoi capire, sono invenzioni mie e di George!" Dice per poi concentrare l'attenzione nuovamente su di lui.

È così bello che siano così amici, che abbiano qualcosa per cui ridere e scherzare. Mia sorella non aveva mai avuto un rapporto così bello con uno dei miei amici, George sembra così perfetto per la mia vita.

"Sorellina devi andare a scuola!" Le dico per poi continuare:

"A proposito, oggi viene Nick a prenderti con Alex, è un suo amico, ha la patente e può portarti a scuola in macchina" le dico mentre assaggio uno di quei pancake.

"Con Nick? Posso almeno ricattarlo per farmi comprare qualcosa?" Mi dice cercando approvazione.

"Va bene, ma solo se è costosa! .....Buonissimi questi pancake!!" Dico rivolgendomi verso George mentre ne assaggio uno.

|Tutto grazie a uno stupido gioco|| dreamnotfound |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora