Clay pov:
Da quella notte tutto, ma tutto è cambiato.
Sono passate due settimane, ed ecco il riassunto di queste ultime.
Quando George è uscito da quelle porte di ospedale, con quel tono triste e allo stesso tempo freddo, è stato più doloroso della caduta dalle scale, quando si è riaperta la mia cicatrice.
Il suo viso, la prima cosa che ho visto quando mi sono svegliato, era tutto bagnato e rosso rigato dalle lacrime che gli scorrevano in faccia. Sapevo quello che voleva fare, e sapevo che se si fosse girato quando era sull'orlo di andare via non ce l'avrebbe fatta, e non lo biasimo per questo.. non ce l'avrei fatta nemmeno io al posto suo.
Ricordo tutto, a partire da quella specie di stupida litigata che è finita con quel bacio, a finire con le sue labbra nuovamente su di me, ma questa volta sulla fronte, in un bacio d'addio.
Mi ricordo di quando è scappato dallo spogliatoio in lacrime per l'azione che aveva fatto, per quello stupido e innocente bacio che mi ha dato con tanta sincerità, e ricordo come io dopo essere collassato a terra contro il muro mi sono alzato e sono andato in camera.
Sapevo che George non sarebbe stato li, lo conosco troppo bene, ma non abbastanza per prevenire quello che è successo. Fatto sta che non c'era nessuno quindi abbandonandomi a me stesso mi ero buttato sul letto. Non ho pianto, non ho versato una singola lacrima, quell'evento mi aveva scosso, e tanto anche.
Trovai delle bottiglie, non so di cosa, ma era forte. Erano di Nick, o meglio, le aveva prese a Schllat per non farlo bere troppo e le aveva messe sotto il materasso in modo che i professori non le trovassero.
Più bevevo è più la situazione migliorava, niente pensieri chiari nella mia mente, solo le mie intenzioni.
E quali erano queste intenzioni? Beh come prima cosa sarei corso da George, volevo spiegazioni, volevo sapere tutto quello che c'è da sapere, perché nonostante una parte di me sa che mi piacciono le ragazze, l'altra voleva solo correre da George.
Sono uscito, e completamente ubriaco mi fiondo giu per le scale...
Inutile ridire quello che è successo dopo, mi pare abbastanza ovvio.
Ho trascorso la settimana dopo in ospedale, mi hanno dimesso visto che non avevo traumi cranici ma solo una cicatrice riaperta mentre ora chiusa da una benda e dei punti.
Si, da quando mi hanno dimesso non sono tornato a scuola. Non so perché, forse il fatto che non sono pronto a rivedere George? O il fatto che non posso rivedere tutti quanti? O vedere quel campo da football in cui ora non posso entrare?
Anche se non mi hanno ancora tolto ufficialmente il ruolo da capitano può essere che lo faranno presto, non posso giocare, almeno non per un mese.Sono quasi i primi di gennaio, l'inizio di un nuovo anno, e sinceramente che inizio di merda.
Entro aprile devo essere iscritto a un buon college e se non trovo una buona borsa di studio grazie al football, non so come farò. I miei coetanei sono così intelligenti, io non credo di essere stupido, solo non riesco a studiare. Non so cosa succeda, ma so che se non mi do una mossa potrei ripetere l'anno.
Oggi torno a scuola, e sinceramente non so con che coraggio.
Indosso una felpa grigia, e i pantaloni della tuta neri. Sono costretto a portali, la cicatrice fa ancora male e con dei pantaloni stretti potrebbe farne ancora di più. Porto delle stampelle, se appoggio troppo peso sulla pancia questa potrebbe farmi molto più male.
Arrivo a scuola grazie all'aiuto di Techno che mi ha dato un passaggio, in realtà me lo da ogni giorno e credo che sia veramente un grande amico.
Tornare a scuola, aprire queste porte e ritrovarsi in mezzo a corridoi pieni di persone è orribile. Neanche il tempo di mettere le mie cose nell'armadietto che mi giro e vedo una decina di ragazze attorno a me, tutte che mi fanno quarantamila domande contemporaneamente. Per fortuna Techno mi prende, a facendo spazio tra la folla mi porta via.
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|Tutto grazie a uno stupido gioco|| dreamnotfound |
FanfictieDue ragazzi, due mondi completamente diversi. Da una parte abbiamo George, un piccolo Nerd che ama i videogiochi e passare il pomeriggio sul divano, mentre dall'altra Clay, il ragazzo più popolare della scuola e la promessa del football. Non hanno n...