This is a golden age of something good and right and real

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-Quindi ricapitoliamo: quando arriverà Diana con River, nessuno di voi farà battute di alcun tipo, nessuno si punzecchierà- dico, guardando soltanto Albus e Daniel. –nessuno avrà da ridire su di lui o su Holden, nessuno dovrà tirare fuori la vecchia storia di Diana ed Albus o la sua ossessione per Daniel e il suo odio verso di me, e soprattutto, tenete a bada i poteri, è chiaro? Non sa niente di noi-
-Ne sei sicura?-
-Al novantanove percento Chris- esclamo, prendendo un altro sorso di mojito. -Per favore, fate così, ve ne prego-
-Rilassati Rose, sei agitatissima, neanche si trattasse di te personalmente-
-Ci tengo okay? E' una mia amica, e posso solo immaginare quanto abbia sofferto per colpa di Daniel-
-Perché è sempre colpa di Daniel?- esclama il diretto interessato.
-E chi è che non ha sofferto per Daniel?- ribatte Chris. –Persino io sono stato male per colpa tua-
-Ecco a proposito, quello che non ho mai capito è perché hai dovuto rovinare il mio rapporto con lei, è Albus quello che ci è andato a letto, non io-
-Che cosa ho detto fino ad un minuto fa?-
-Non rompere Rose, non sono ancora arrivati. E comunque ho cercato di vendicarmi di entrambi: di te perché per lei eri l'unico al mondo e di Albus perché, beh quello è abbastanza ovvio-
-Sì okay ma ci sono andato di mezzo solo io, lei dopo quella sera è tornata con Albus-
-Non sono tornata con Albus subito-
-Greyson- mi fa cenno di fare silenzio. –E' una cosa che non ho mai capito in questi anni e che ti ho sempre voluto chiedere-
-Secondo te, la seconda volta, grazie a chi Rose li ha trovati a letto insieme? Avevo detto ad Al che sarebbe stata tutto il pomeriggio con le ragazze a fare shopping-
-Ma sei un grandissimo stronzo- dice il diretto interessato.
-Perché lo stiamo sapendo solo adesso?- gli chiedo, prendendo un altro sorso.
-Perché non pensavo che fosse necessario dirvelo e, a giudicare da come mi state guardando, ho fatto più che bene- Daniel si volta verso di me. Le iridi si stanno colorando di viola, questo non promette nulla di buono. –Anche se devo ammettere che ho più paura di Rose, lei potrebbe farmi prendere un fuoco in un battito di ciglia, letteralmente-
-I miei poteri non sono più fuori controllo come una volta, e poi non farei mai una cosa del genere davanti a tutti. E, soprattutto, nessuno di voi lo farà in privato, okay? E' acqua passata, non ha senso rimuginarci ancora-
-Lo abbiamo appena saputo!- esordisce Albus. –Dammi la possibilità di arrabbiarmi almeno-
-Ha fatto una vigliaccata, su questo non ci piove, ma ti ricordo che tu non eri proprio dalla parte della ragione, quindi ha soltanto anticipato la fine-
-Ma è stata comunque uno stronzo-
-Sono arrivati- dico. Diana, infatti, è appena entrata dalla porta con un ragazzo alto, dai folti capelli lunghi e scuri. –Sembra proprio Holden in miniatura-
-Mi perseguita- borbotta Daniel, prendendo un sorso di birra.
-Okay comportatevi bene, o giuro che ve la faccio pagare-
-Io fin ora non ho detto niente- esordisce Luke. –Quindi non mi includere nel gruppo-
-Ciao!- squittisce la ragazza. Ha un sorriso che va da un capo all'altro dell'orecchio, credo di non averla mai vista tanto contenta prima d'ora. –Lui è River-
-Ciao- esclama lui, con un largo sorriso.
-Loro sono Rose, Daniel, Luke, Albus e Chris...e dov'è Audrey?-
-Cena con tutta la famiglia, ho promesso di andare a salvarla se, entro nel undici, non abbiamo ancora sua notizie- assottiglio le labbra. E' da tutta la sera che continuo a guardare il cellulare, Daniel mi ha persino chiesto se lo avessi tradito con qualche francese.
-Oh-
-E' un piacere conoscervi- stringe la mano ad ognuno di noi, sembra molto cordiale. –Ho sentito molto parlare di voi due- indica me e Daniel, mentre lui e Diana si accomodano. –Mio fratello dice che siete stati suoi studenti e che si ricorderà per sempre di voi-
-Anche io mi ricorderò di come mi ha mandato dal preside il primo giorno di scuola- tiro un pugno sulla coscia di Daniel ma, come volevasi dimostrare, gli ho semplicemente fatto il solletico. –Però ammetto che me lo meritavo, gli ho dato parecchio filo da torcere-
-Lo so, me lo ha raccontato, ripete sempre che gli hai fatto vedere i sorci verdi-
-E' stato odio a prima vista- ridacchia, passandosi una mano tra i capelli biondi. –Ma si è sempre comportato bene con me. Il primo anno doveva rimandarmi senza nemmeno pensarci due volte, invece si è preoccupato per me e mi ha dato l'occasione di recuperare. E poi è stato vicino a Rose quando nessuno lo faceva- storce le labbra e stringe i pugni. Nonostante siano passati più di tre anni, Daniel non supererà mai il mio tentato suicidio, e tutto ciò che lo aveva preceduto. –Scommetto che di lei ti ha parlato, la adorava-
-Eri la sua allieva preferita e ha detto che, fino ad ora, sei anche la più talentuosa che abbia mai avuto-
-Penso che mi sopravvaluti un po' troppo e...-
-Rose è troppo modesta- esclama il ragazzo accanto a me. –Era la migliore della classe, e lo è tutt'ora-
-Perché stiamo parlando di me?- do una gomitata a Daniel. Delle tante cose che mi sono state rinfacciate negli anni, soprattutto da Chris e Daisy, una di queste è che la sottoscritta, nel bene o nel male, finisce sempre per essere al centro dell'attenzione, anche quando non vuole (il che corrisponde al novantanove percento delle volte). –Com'era il film?-
-Abbiamo visto Gioventù Bruciata, che io so tipo a memoria, ma è stato davvero figo vederlo al drive-in, è tutta un'altra storia- sorride, ha lo stesso sorriso di Holden.
-Dovremmo andarci anche noi Manson-
-Non è colpa mia se sei sempre impegnata-
-Prendete qualcosa da bere? Io vado a fare rifornimento- Luke mostra ai due ragazzi la bottiglia di birra. Anche se non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura, soprattutto con me, non sta vivendo bene la storia di Daisy e Seth.
-Io non prendo niente, devo guidare e ho Diana con me...ma tu vuoi qualcosa?-
-Un mojito- esclama la ragazza. River, a quel punto, prende il portafoglio e porge una banconota da cinque dollari a Luke. –Non è necessario, ho i soldi-
-Ma figurati-
-Io vorrei...-
-Niente- dice Daniel. –Sei già al secondo, e hai bevuto due bicchieri di vino a cena, non pensi di aver alzato un po' troppo il gomito sta sera?-
-Che cosa avevamo detto sull'opprimermi?-
-Vabbè, allora fa' come vuoi, ma se vomiti...-
-Se se se, non ti vengo a rompere le palle, ho capito- Luke ci guarda, cercando di trattenere una risata. –Me lo prendi un altro mojito?-
-Non per dare ragione a Daniel ma...-
-Allora non lo fare-
-Credo che tu stia mischiando un po' troppo sta sera-
-Falle fare quello che vuole dai, state diventando pesanti- esclama Albus.
-Okay, ma non voglio responsabilità-
-Ho vent'anni Luke, non sono sotto la responsabilità di qualcuno da un po' di tempo ormai-
-Mi arrendo, torno subito-
-Voi studiate tutti a New York, giusto?-
-In realtà solo Daisy, Diana e Audrey. Albus e Chris frequentano Yale ed io, Luke e Daniel Harvard-
-Siete entrati ad Harvard?- esclama, sgranando gli occhi. –Pazzesco, siete come delle creature mitologiche-
-In realtà io ancora non so come sia riuscito ad entrarci, non avevo i suoi stessi voti e neanche tutti i vari corsi di lingua o di latino e greco che aveva lei-
-Ma sei stato il capitano più giovane che la squadra di football abbia mai avuto, e ti hanno eletto re del ballo ogni anno, penso che conti anche questo- si stringe nelle spalle. Non sapevo che avesse ancora questi dubbi, non me ne ha mai parlato.
-Io, invece, studio a Berkeley, mi sono innamorato di San Francisco-
-San Francisco è meravigliosa, vivevo lì prima-
-Davvero?-
-Sì, mi sono trasferita qui nell'agosto dei duemilaundici-
-E' assurdo che non ci siamo mai incontrati- esclama. –Dobbiamo sicuramente aver frequentato gli stessi posti-
-Eravamo un gruppo molto chiuso fino a qualche anno fa- risponde Diana. –A Daniel non piacciono molto gli sconosciuti-
-Oh sì certo, diamo la colpa a Daniel adesso- borbotta.
-Stavo scherzando, rilassati. Sei un po' nervosetto sta sera- Diana mi guarda, ma io mi limito a scrollare le spalle.
-Vado ad aiutare Luke- si alza e se ne va, strisciando i piedi sul pavimento.
-Tu sai qualcosa?- chiedo, a quel punto, ad Albus.
-Sei tu la sua ragazza, non io-
-Potresti anche rispondere in modo più cortese, non è stato scritto da nessuna parte che devi essere uno stronzo colossale-
-Come non era scritto da nessuna parte che tu dovessi stare sia con me che con il mio migliore amico ma, indovina un po', invece è successo- roteo gli occhi. Non gli rispondo nemmeno, è tornato a rinfacciarmi quella vecchia storia, come se non fossero passati abbastanza anni.
-E' nervoso da sta mattina in realtà, avete litigato per caso?-
-No, anzi, andiamo d'amore e d'accordo- Chris, a quel punto, scuote la testa e prende un altro sorso di birra. Comunque, che cosa studi a Berkeley?-
-Architettura- dice il ragazzo, senza smettere di sorridere. –E tu legge immagino-
-Scienze politiche in realtà, chissà perché tutti pensano che studi giurisprudenza-
-Perché sei un avvocato delle cause perse- risponde Chris. –E l'ha capito persino lui che ti conosce da cinque secondi, io mi farei due domande-
-In questo momento sono più concentrata a capire cosa abbia Daniel-
-Sei sicura che non avete litigato?- mi chiede Chris.
-Sicurissima-
-E' Daniel, perché ancora ti fai tutti questi trip? Lo conosci da anni, sai benissimo che ha giornate sì e giornate no- brontola Albus. Non può neanche immaginare che, in questo momento, è di lui che mi sto preoccupando di più.
-Come sta Holden in tutto ciò? E' da un po' che non lo vedo-
-Molto bene. Sono andato a trovarlo l'altra volta, sta iniziando ad uscire con una ragazza-
-Davvero?- annuisce. –Sono davvero contenta- sono passati quattro anni da quando la sua ragazza è morta, e lui non aveva avuto nessun altra. –Comunque non sapevo che avesse un fratello-
-Stesso padre, madri diverse. Ha messo incinta la stagista, mia madre aveva solo ventun anni, stava facendo il tirocinio nel suo studio legale-
-Non sapevo nemmeno questo-
-E' ovvio, tu non sai niente di lui, era il vostro professore!- sbotta Albus. –Avete saputo della sua ragazza soltanto per colpa della Miller, e perché tu e Daniel siete andati a ficcare il naso-
-A James non ha dato fastidio, quindi mi chiedo perché debba darlo a te- il moro si passa la lingua sulle labbra, per poi bere un altro sorso di birra.
-Diana ti ha raccontato di quando...- non finisce la frase, perché la sedia cede sotto il suo peso, e lui cade sul pavimento. Sospiro, è la prima volta che uso i miei poteri da quando abbiamo sconfitto Carter e i suoi amichetti.
-Che cosa è successo?- domanda Daniel. Lui e Luke posano i drink sul tavolo e aiutano il ragazzo a rialzarsi.
-Credo che debbano cambiare le sedie- dico. Diana incrocia il mio sguardo e mormora un 'grazie'. –Quanta menta hanno messo in questo mojito?- esclamo, spostandola leggermente con la cannuccia.
-La menta è l'elemento fondamentale Rose-
-Lo so Luke, ma qui c'è tutta una piantina, potrei usarlo come dentifricio- River ride di gusto, non pensavo di essere tanto simpatica.
-Se non ti piace non berlo-
-Nah, c'è sempre una parte di alcool, finché c'è alcool c'è speranza-
-Sei brilla per caso?- mi chiede Daniel.
-Sto benissimo, rilassati-
-Non mi sembra- roteo gli occhi al cielo, prendendo un lungo sorso di mojito.
-Certo che le state molto addosso-
-E non hai visto niente. Daniel, di tanto in tanto, diventa persino un cane da caccia- 

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