I almost do

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Una volta finita la cerimonia, io ed i ragazzi ci accingiamo ad uscire dalla cattedrale.

-Come ti senti?- Daniel mi risponde con una scrollata di spalle.

-Sono più preoccupato della presenza di voi cinque nella stessa stanza più che altro. È una cosa che non pensavo sarebbe mai successa, e devo dire che è parecchio raccapricciante- nel momento esatto in cui finisce di pronunciare la frase, notiamo una figura appoggiata al grande albero. Si tratta di Mike, completamente vestito di nero, che ci fissa insistentemente. -Dio non ci posso credere-

-Che è venuto a fare?- esclama Chris. Daniel, nel frattempo, ha quasi dispiegato le ali.

-Rilassatevi, non sono qui per combattere oggi-

-Con tutte le balle che hai raccontato è un po' difficile crederti, sai com'è-

-Hai perfettamente ragione Daniel, ma è pur sempre il funerale di nostra madre, non sono tanto insensibile-

-Era la tua di madre, non la mia. Se non sbaglio, è per te che si è sacrificata, ti ha persino aiutato ad incasinare Rose-

-Ti posso assicuro che ti voleva bene esattamente quanto e come voleva bene a me-

-Devi andartene comunque, non puoi stare qui-

-Non sono entrato in cattedrale per rispetto, ma non puoi impedirmi di porgerle i miei omaggi-

-Ti ha abbandonato-

-Mi ha abbandonato e poi ha avuto te, pensi di essere l'unico ad aver sofferto?- le iridi di Daniel si colorano di un viola acceso e, allo stesso tempo, scuro. -È rimasta con te-

-Fino a quando non sono diventato un vampiro-

-Ma poi ti ha cercato-

-Quando ha saputo che eri ritornato- lo sguardo si indurisce. -Ascolta, se ci tieni tanto a seguire il feretro fino al cimitero fa' pure, ma stai lontano da noi, e da Rose soprattutto. Un solo passo falso e ti faccio saltare in aria-

-Oggi non vengo qui come vostro nemico, semplicemente come un figlio in lutto-

-Sì certo, perché siccome sei stato parecchio attendibile negli anni-

-In realtà non puoi accusarmi di niente perché, durante il periodo in cui sono stato con voi, vi ho sempre aiutato-

-Per i tuoi scopi personali se non sbaglio-

-Questo è opinabile, trovare le ceneri di Morsein serviva anche a voi-

-Sei davvero figlio di Cassie- Daniel fa schioccare la lingua sul palato, per poi scuotere la testa.

-Dobbiamo andare comunque, gli altri hanno iniziato a muoversi- la famiglia della donna, infatti, ha già iniziato a seguire il feretro, perfettamente ordinati e col capo chino.

-Sei silenziosa oggi Rose- Mike si rivolge direttamente a me, ed io mi sento come se stesse cercando di leggermi dentro.

-Non ci devi nemmeno provare- sibila Daniel a denti stretti. -Vuoi rimanere qui? Lascia stare Rose-

-Come vuoi-

-Dopo di te allora-

-Hai paura che ti colpisca alle spalle?-

-Onestamente? Sì-

-Va bene, come ho detto, sono qui per nostra madre- il ragazzo ci supera e si accoda alle altre persone. La mia mano stringe più forte quella di Daniel, anche se non so chi dei due, in questo momento, abbia più paura.

-Sei spaventata, lo sento- mormora. -Pensavo che fossi l'unica ad essere lucida in questa situazione-

-Lo pensavo anche io in realtà, non so cosa mi sia successo, forse ha fatto qualcosa-

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