-Ciao- Daniel esce dalla lezione e, non appena mi vede, corruga la fronte. –Non sei molto felice di vedermi-
-No è che, insomma, è quasi ora di pranzo, quindi mi aspettavo di trovarti a mensa con Luke-
-Pensavo che saremmo potuti uscire fuori dal campus e parlare. Insomma sono passati due giorni e...-
-Avete di nuovo problemi?- cinguetta Ellen, con gli occhi che brillano. –Sapevo che non sareste durati-
-Sai hai ragione, è meglio pranzare fuori-
-Ho già parlato con Luke, rimarrà in biblioteca a studiare come un forsennato per il test intermedio che abbiamo a metà settimana, è rimasto un pochino indietro-
-Okay allora andiamo- mi raggiunge e avvolge un braccio intorno alle mie spalle.
Non abbiamo parlato molto nelle ultime quarantottore, ci siamo limitati a continuare come se niente fosse, ma io conosco Daniel, e so che c'è qualcosa che non va. –Perché sei tanto in ansia?-
-Lo sai-
-Non sono arrabbiato con te, te l'ho già detto-
-Ma non sei nemmeno tranquillo-
-Hai comunque agito alle mie spalle, cosa che ho fatto anche io in passato e che mi hai rinfacciato un bel po' di volte-
-Mi sono sempre sopravvalutata troppo. Sempre eretta a paladina della giustizia e della verità, e poi sono quella che ha combinato più casini di tutti, e che ha ferito più persone di tutte quante-
-Ehi- Daniel si ferma. Toglie il braccio dalle mie spalle e afferra la mia mano, curvando appena le labbra in un sorriso. –Non è cambiato niente okay? Sono un po' sulle mie, ma ti posso assicurare che non c'è alcuna crisi all'orizzonte-
-E' la nostra ultima...-
-Greyson, prendi un respiro profondo, stai andando in panico-
-Perché so quello che ho fatto e so quanto posso averti ferito. Ti sei sempre fidato ciecamente di me, ripetevi sempre che ero l'unica che non ti aveva mai deluso ed eccoci qui invece. Mi dispiace davvero, l'ultima cosa che voglio è che ci lasciamo, io ho bisogno di te- il ragazzo mi guarda, le sue labbra si curvano. –Non dirlo a nessuno-
-Oooh non solo lo dirò in giro, ma te lo rinfaccerò per tutta la vita-
-Non oseresti-
-Sai che hai le guance tutte rosse?-
-Daniel-
-Tu hai bisogno di me...non me lo avevi mai detto in tutti questi anni, neanche dopo il suicidio-
-Daniel-
-Rose ha bisogno di me, Rose ha bisogno di me- inizia a cantilenare. –Rose ha bisogno di me-
-Perché non mi sto mai zitta- a quel punto il ragazzo molla la mia mano ed inizia a correre per tutto il campus, ripetendo la frase come un disco rotto. –Un comportamento molto maturo Manson-
-Rose ha bisogno di me- dondola la testa da una parte all'altra, ridacchiando.
-Tutta colpa tua Rosebelle, se tu che te lo sei scelto, hai persino pianto per lui, e continui a farlo, a dir la verità- roteo gli occhi e, a quel punto, decido di inseguirlo. E' la giornata adatta per gli stivaletti col tacco.
-Smettila di fare così-
-Così come?-
-Come un bambino, le persone ci guardano!- continuiamo a correre per il campus, schivando i passanti che ci fissano quasi inorriditi. –Sono rappresentante degli studenti, ho una reputazione da mantenere, non voglio che tutti pensino che sia una pazza come ai tempi della Marymount- a quel punto si ferma di colpo, io inciampo con la punta delle scarpe e finisco su di lui. -Auh-
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Gloomy
FantasyDopo l'estate, Rose si ricongiunge con i ragazzi, sperando di trovare, finalmente, un po' di pace. Tra vecchi problemi di Albus e nuovi tormenti per Daniel, il gruppo si troverà a fronteggiare una vecchia minaccia e a decidere sulle sorti del legam...