From the dress I wore at midnight, leave it all behind

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-Non noti una certa somiglianza tra me e Thor?- esclama Daniel, prima di addentare il suo panino. 
-Oh sì, sei il quarto fratello Hemsworth perduto alla nascita- dico. Non riesco a togliermi dalla testa la discussione con Cassie, e sto ancora lottando con me stessa riguardo a ciò che dovrebbe sapere il ragazzo che ho di fronte.

-Va tutto bene?-
-Certo, perché?-
-Mi sembri turbata- corrugo la fronte. Sono stata ben attenta a comportarmi normalmente da quando sono tornata a casa, non ho dato alcun segno di confusione o altro. –Lo percepisco-
-Non ho dormito bene sta notte, si tratta di quello-
-Ne sei sicura?-
-Certo- sorrido, ma mi sento comunque uno schifo. Sto mentendo a Daniel, io che, negli anni, mi sono sempre arrabbiata con lui quando mi nascondeva qualcosa. Tutto questo mi porterà alla tomba. –Anzi sai che ti dico? Non ne parliamo più, ti ho rotto fin troppo le scatole con questa storia, anzi scusami-
-Sei sicura di stare bene?-
-Non ti preoccupare-
-Posso fare qualcosa per migliorare il tuo stato d'animo?-
-Sei felice?-
-Rose, ma che diamine ti prende?-
-Rispondi alla mia domanda-
-E' ovvio che lo sono, voglio dire guardami: sono bello, intelligente, perspicace...la perfezione non esiste, ma io mi ci avvicino molto- roteo gli occhi, il solito pallone gonfiato. –E poi ho te-
-Non so se può essere considerato un vanto questo-
-Lo è, fidati-
-Non ti sembra strano che, dopo tutti questi anni, i nostri sentimenti siano rimasti uguali?-
-Rosebelle stai cercando di lasciarmi per caso?-
-No, riflettevo a voce alta. E' passato talmente tanto tempo da quando questa storia è iniziata-
-Continui a preoccuparmi-
-Hai ragione, scusa- scuoto la testa. Ma che diamine mi prende? –Come è andato l'allenamento?-
-Uno dei ragazzi nuovi ha fatto ribaltare la canoa e siamo finiti tutti nel lago-
-Ti prego, dimmi che qualcuno ha ripreso l'intera scena- addento il panino, e lui scuote la testa. –Ecco perché, quando sono entrata in camera tua, c'era così tanta puzza-
-Il mio body da allenamento lo so, l'ho messo a lavare. E' stata una delle esperienze più disgustose di tutta la mia vita-
-Penso che dovresti farti l'antitetanica...secondo te c'è il rischio che tu possa prendere i tifo?-
-Rosebelle!-
-Beh ammetterai che quel lago non è dei più puliti, probabilmente starnutirai melma per la prossima settimana-
-Grazie amore mio, sai sempre come mettermi di buon umore-
-E' il mio lavoro. A parte gli scherzi, vi siete fatti male in qualche modo?-
-Siamo caduti nel lago Rose, laaaago, specchio d'acqua-
-In base alla velocità di caduta e all'altezza...-
-Greyson per l'amor di dio! Sono tutto intero, rilassati-
-Scusami se mi preoccupo per te-
-Il tuo interessamento mi tocca sempre il cuore- porta una mano sul petto, ridacchiando. –A parte gli scherzi, sia io che Luke siamo integri, non ti preoccupare, anche se ho dovuto fare tre docce per far passare via quell'odoraccio-
-E' per questo che hai messo tutto questo profumo? Io lo adoro lo sai, ma è da quando siamo usciti che mi lacrimano gli occhi-
-Sì lo so scusa, ma sono andato in paranoia, avevo paura di puzzare, ed è vero che tu sei la mia ragazza da tre anni e che ci conosciamo da sei e bla bla bla, però non volevo fare cattiva figura-
-Ma quanto sei dolce?- mi fa la linguaccia, continuando a mangiare. –Un cuoricino di panna-
-Greyson, stai minando la mia pazienza oggi-
-Lo so, sono nata per questo-
-Per darmi fastidio?-
-Per darti fastidio-
-Non avevo dubbi-
-Ti ricordi quando abbiamo aiutato Lily e Nicholas a ritrovarsi?- corruga la fronte. Non si aspettava una domanda del genere, ed io non mi aspettavo di tirare fuori questo argomento.
-Rose, la nostra conversazione sta diventando sempre più strana...sei sicura che non ci sia niente di cui vuoi parlarmi?-
-Vedi che cosa mi causa il poco sonno? Sono totalmente sconnessa con la realtà-
-Potevamo anche rimanere a casa, non era necessario che uscissimo-
-Ma no figurati, volevo passare un po' di tempo con te, e le quattro mura in cui viviamo sono un tantiiino affollate-
-Eppure devi ammettere che, negli ultimi giorni, c'è una calma surreale, non è mai stata tanto silenziosa-
-Ma a quale prezzo- mormoro.
-Abbiamo fatto la cosa giusta-
-E Audrey?-
-Nessuno l'ha costretta Rose, ha fatto tutto di testa sua, quindi smettila di sentirti in colpa- storco il naso, sbuffando. Mi chiedo se, prima o poi, il mio senso di colpa si allevierà un pochino o se continuerò a sentire questo peso nel petto in eterno. –Mi faresti un piacere?-
-Dimmi pure-
-Stacca la testa, fallo per me. Niente pensieri, niente problemi...almeno per oggi o, per lo meno, almeno per ora-
-Sì hai ragione scusami, ho detto che volevo stare con te e, invece, continuo a parlarti di tutt'altro-
-Non ti preoccupare, ormai ci sono abituato-
-Quando inizierai il tirocinio in ospedale a proposito?-
-Perché, hai intenzione di farmi una visitina per caso?-
-No figurati, era tanto per sapere-
-Mi daranno il camice quest'anno-
-Sono davvero convinti di questa cosa?- mi mostra il terzo dito, ed io scoppio a ridere. –A parte gli scherzi, sono davvero molto fiera di te. Nessuno ha avuto la crescita che hai avuto tu-
-Nessuno si aspettava che l'avessi- esclama. –Non è un segreto che tutti si aspettano sempre che io, da un momento all'altro, faccia qualche casino-
-Ne ho fatti più io di te in questi anni-
-Effettivamente, alle volte, sei un po' una scheggia impazzita- sorrido, riprendendo a mangiare. Mi domando come sia possibile passare da momenti come questo a rischiare di lasciarci. –Che poi, so che lo dico sempre, ma è assurdo come, a quattordici anni, fossi più tranquilla che adesso-
-Lo so, è una cosa che ho notato anche io, pazzesco vero?- la me di quel tempo, se potesse vedermi, probabilmente sgranerebbe gli occhi e mi farebbe la morale. Di tanto in tanto penso di avere avuto una sorta di regressione. –Ero più matura di ora-
-Non credo che sia questo il problema, semplicemente, eri convinta di dover dividere ogni cosa in giusto e sbagliato. Era sbagliato bere, era sbagliato fumare, ero sbagliato io...e poi eri anche molto timida, quindi credo che non riuscissi ad esprimerti al meglio. Ricordo di averti detto più di una volta che non sarebbe cambiato niente se fossi scomparsa per il semplice fatto che non parlavi, e dio solo sa se mi hai fatto pentire di questa cosa- 
-In effetti forse non hai tutti i torti sai?-

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