There was happiness because of you

24 6 3
                                    

-Perché ci hai riunito tutti qui? Io volevo solo dormire-
-E' una cosa importante Daisy- le dico, chinando leggermente la testa verso di lei. –Tu rilassati però-
-Non sarai mica incinta, vero?- esclama Diana. –Perché l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno, in questo momento, è un marmocchio che sia voi due messi insieme-
-Durante l'estate ho scoperto che mia madre aspettava due gemelli, non soltanto me-
-Due Daniel Manson? Sembra quasi un film dell'orrore-
-Non mi dire che è Albus l'altro tuo fratello scomparso-
-No Chris. L'altro gemello non è mai nato, io l'ho inglobato, è un fenomeno che si chiama fetus in fetu-
-Sto per vomitare- esclama Daisy, portando una mano alla bocca. –E comunque, se non si tratta di Albus, mi chiedo per quale motivo tu ce lo stia raccontando-
-Perché l'altro feto era figlio di Morsein-
-Quindi Derek non è tuo padre?-
-O mio dio- esclamo, passandomi le mani sul volto. Le iridi di Daniel diventano viola, così decido di prendere in mano la situazione e di affiancarlo. –No, è un caso abbastanza raro, si chiama superfecondazione eteroparentale. In letteratura ci sono soltanto pochi casi accertati, il punto è che non sappiamo come sia possibile, visto che, nel novantasette, Morsein era già sparito da un bel po' di tempo-
-Quindi fammi capire: tu, dentro il tuo corpo, hai il tuo gemello malvagio, figlio di tua madre e dell'uomo che ha ucciso la tua ragazza?-
-Più o meno sì Daisy, ma non era necessario precisare tutte queste cose, anche perché non possiamo sapere se sarebbe stato malvagio, non ha mai visto la luce-
-E per colpa sua che Daniel ha un carattere altalenante?-
-Non...non ve lo ha raccontato per avere una seduta gratis dallo psicologo, semplicemente perché gli sembrava giusto. E comunque si opererà appena torneremo per il Ringraziamento, era solo a titolo informativo-
-In che posizione è?-
-Nella gabbia toracica Chris- questa volta è Daniel a rispondere, passandosi una mano tra i capelli biondi. –Vi posso assicurare che a me fa più schifo che a voi, dopotutto è il sottoscritto quello che sta vivendo con un cadavere vicino al cuore-
-Okay, adesso devo davvero vomitare- esclama Daisy, teletrasportandosi direttamente in camera sua.
-E' andata bene- dico io, rivolta al ragazzo.
-Tu lo sapevi?- mi chiede Chris. Mi limito ad annuire. –Da quanto?-
-Da quando sono tornata da Parigi-
-Non fingere di essere sorpreso, siete sempre stati i primi a condannarlo non appena ne avete avuto l'occasione- esclama Luke.
-Quindi lo sapevi anche tu? Fantastico- borbotta, passandosi una mano tra i capelli rossi.
-Non farti venire le crisi di gelosia, ti prego, e poi ero con lui quella sera-
-Visto che, adesso, prendete voi le decisioni, me ne vado anche io in camera mia-
-Che drama queen- mormora Diana, roteando gli occhi. –Chris non c'è bisogno di fare così, dico sul serio- ma il ragazzo non lo ascolta, troppo impegnato ad arrabbiarsi per qualcosa che, ancora, non ho ben chiara. –Io non ho problemi comunque, non ho lo stomaco debole o quant'altro, l'unica cosa che mi chiedo è per quale motivo tu lo stia sapendo solo adesso, dopo vent'anni-
-Derek era leggermente brillo la notte in cui mi ha raccontato questa storia, non sapeva nemmeno che l'altro gemello non fosse figlio suo, lo abbiamo scoperto perché, sempre quella sera stessa, il fantasma del padre di Rose è comparso dal nulla-
-Questo è strano-
-E' quello che ho detto io!- esclamo. –A parte quell'Halloween di quasi tre anni fa, non è mai apparso così, di solito mi fa visita nei sogni-
-Effettivamente, adesso che me lo fate notare, ci sono un paio di dubbi irrisolti- Luke corruga la fronte, incrociando le braccia al petto. –Diana ha ragione, perché te lo ha raccontato solo adesso?-
-A questo posso risponderti io: perché aveva paura di una sua possibile reazione. Tu conosci il fantastico ragazzo che è adesso, ma ti posso assicurare che, fino a qualche anno fa, avrebbe potuto scatenare l'inferno, non potevi prevedere che cosa avrebbe fatto-
-Rose ha ragione. Saltavo giorni di scuola, me la prendevo con tutti, mio padre ha fatto bene, non mi sarei comportato nel migliore dei modi-
-Allora sei davvero cambiato- mi lascio sfuggire. Lui mi strizza una guancia, per poi passarmi un braccio intorno alle spalle.
-Quindi che si fa? Come facciamo a scoprire se si tratta davvero del padre di Rose oppure no?-
-Niente seduta spiritica Diana, ti prego non ti ci mettere anche tu-
-Hai qualche altra soluzione Daniel?-
-Fidarci per una volta. Chi altro potrebbe essere stato sennò? Mike? E per quale motivo? La profezia non diceva niente a riguardo-
-Okay okay, cerchiamo di mantenere tutti la calma. Magari Daniel ha ragione, siamo noi che siamo sempre sulla difensiva-
-E vuoi contraddirci? Dopo tutto quello che abbiamo passato?-
-Ne sono consapevole Chris, ci ho lasciato le penne se ti ricordi-
-Proprio per questo dovresti avere sempre le antenne tese, per captare un possibile pericolo!-
-Infatti chi è che aveva capito che Carter stava nascondendo qualcosa?-
-E' diventato impossibile vincere con te- dice Luke, ridacchiando. –E comunque è inutile litigare tra di noi, soprattutto con la situazione che stiamo affrontando-
-Intendi Albus?- io, Luke, Daniel e Diana annuiamo quasi contemporaneamente, Chris sospira. –Quello che ha fatto Audrey è stata pura follia-
-E' innamorata, non si può biasimare, anche io ne ho fatte di cavolate per una certa persona- guardo Daniel, che mi sorride. Gli occhi, a quel punto, ritornano azzurri. –Beh ragazzi, si sono fatte le undici e mezza, e domani ricominciano le lezioni, direi che è arrivata l'ora di andare a dormire-
-Vengo con te, buonanotte ragazzi-
-Notte- il ragazzo poggia le mani sulle mie spalle, mentre mi accingo a salire le scale. –Grazie per avermi difeso prima, mi sono bloccato-
-L'ho notato, per questo sono accorsa in tuo aiuto, sono la tua supereroina personale-
-Come ho detto sei anni fa, sei il mio angelo custode e, sicuramente, in questi anni, hai fatto un lavoro migliore del mio-
-In effetti- piego leggermente la testa di lato. Apro la porta della stanza, sono davvero stanca, ho solo voglia di dormire. –Ma ehi, l'importante è che, adesso, loro lo sappiamo. Sono sicura che, da questo momento in poi, le cose andranno bene-
-Ah ah- lo abbraccio, lui appoggia il mento sulla mia testa, sospirando. –L'unica cosa che voglio è non ferirti più, e tenerti al sicuro come meglio posso-
-E così sarà, non ti preoccupare, devi solo fidarti di me-
-Lo faccio sempre- alzo il capo verso il ragazzo, che sorride. –E lo faccio da sempre-
-Lo so, è per questo che sei ancora vivo-
-Sì effettivamente hai ragione- si passa una mano tra i capelli biondi, ridendo. –Stanno iniziando ad assomigliare alla criniera di un leone-
-Non ti azzardare a tagliarli-
-Rose...-
-Sono bellissimi te lo assicuro-
-So di stare bene praticamente con tutto...-
-Daniel- esclamo, sospirando. –Non cambierai mai, vero?-
-Perché devo negare l'evidenza? Per non peccare di modestia?- a quel punto scoppio a ridere, dandogli le spalle e dirigendomi verso il letto. –Che ho fatto questa volta?-
-Niente, stavo solo pensando che, in fin dei conti, è anche per questo motivo che mi sono innamorata di te-
-Vedi? Un altro punto a favore-
-Non voglio casini quest'anno- dico, sedendomi sul materasso. –Niente giochini da gatto col topo. Se dobbiamo davvero finire insieme noi due, non dobbiamo più lasciarci-
-Sono d'accordo anch'io su questo, lo sai-
-Bene, perché penso che, ormai, siamo grandi abbastanza per prenderci le nostre responsabilità-
-Non sarai mica incinta-
-Cosa? Diamine no, non dirlo nemmeno per scherzo-
-Hai iniziato a parlare di 'responsabilità', ho pensato al peggio- roteo gli occhi, per poi infilarmi sotto le coperte. –Che poi ti immagini cosa potrebbe venire fuori con i nostri due caratteri?-
-Spero di scoprirlo il più tardi possibile- si sdraia accanto a me, pizzicandomi il fianco. –Cosa pensi che stiano facendo Albus ed Audrey?-
-Non ne ho la più pallida idea, fortunatamente per me non sono mai arrivato a quel punto-
-Credi che abbiamo preso la decisione giusta?-
-Perché tutti questi dubbi sta sera?-
-Perché sono umana e non ho la presunzione di sapere ogni cosa-
-Purtroppo nemmeno io ho tutte le risposte a questo mondo-
-Mi basta averti accanto- mormoro, appoggiando la testa sul suo petto.
-Cos'è tutta questa dolcezza oggi? Mi sto stupendo, oltre che cariando i denti-
-Certo che non ti va bene niente!- mi guarda, per poi scoppiare a ridere. –Dio quanto ti odio-
-Nah, sappiamo entrambi che non è vero-
-In realtà sto con te per non stare sola-
-Sì sì certo come no, ti basterebbe schioccare le dita-
-Ti sei confuso con te-
-Ah ah- mi stampa un bacio sulla fronte, stringendomi. –Il fatto che tu non sia ancora cosciente della tua bellezza e di tutto il resto un po' mi preoccupa-
-Ma quale bellezza Daniel, quella che vedi solo tu-
-Oh ti prego, non facciamo di nuovo questa discussione-
-Hai iniziato tu-
-Ed io la finirò- borbotta. –Devi...stacca la testa di tanto in tanto-
-Lo faccio-
-Macché, la lasci in risparmio energetico-

GloomyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora