Rose
– Cosa vuoi dirmi? –
– Non ti seguo – Luke corruga la fronte mentre ci incamminiamo verso quella che sarà la mia prossima lezione.
– Credo che tu abbia qualcosa che non va, anzi ne sono più che certa, ti conosco come le mie tasche. –
– Ti posso assicurare che non è così. –
– Ed io ti posso assicurare che non me la dai a bere – sospira, passandosi una mano tra i capelli scuri. –Che è successo? –
– Albus mi ha raccontato delle cose che... –
– Perché ho come l'impressione che non andrà a finire bene? –
– Sai che Daniel ha rischiato di uccidere una persona a soli quattordici anni? –
– Sì, il migliore amico di suo padre, Cassie aveva tradito Derek con lui. –
– Oh. –
– Sembri stupito di questa cosa. –
– No è che Albus era convinto tu non lo sapessi. –
– Lo scoperto lo scorso anno a dir la verità, un vecchio ricordo che Daniel ha voluto condividere con me. Tuttavia continuo a non capire dove tu voglia arrivare. –
– Sai che io voglio bene a Daniel come ad un fratello, ma sono preoccupato per i suoi attacchi d'ira. –
– È stato Albus a metterti la pulce nell'orecchio? –
– No, ma sono stati una serie di racconti che mi hanno fatto realizzare che non una personcina tranquilla. –
– E te ne accorgi solo adesso? – ridacchio. – Daniel è fatto così –
– E tu non hai paura che, un giorno, possa fare del male anche a te? –
– No – dico, senza pensarci due volte. – Non ho mai pensato che potesse ferirmi fisicamente. Psicologicamente sì, e anche sentimentalmente, ma non mi torcerebbe un capello, è una delle poche cose di cui sono sicura -
– Io, invece, adesso ho paura. Ho visto di cosa è capace e, onestamente, sto iniziando a spaventarmi. –
– Vuoi farmi credere che è stato soltanto questo a farti scattare come una molla? –
– In realtà anche quello che aveva fatto a Morsein e agli Psuché era stato un campanello d'allarme, ma l'avevo giustificato per via di quel che ti era successo. –
– Ascolta, io davvero non capisco per quale motivo tu stia andando in paranoia proprio adesso, però ti posso assicurare che Daniel è...lo conosci, va in tilt quando si parla di me, figurati se possa mai tirarmi un pugno o qualcosa del genere. –
– Tu cerca di stare attenta okay? – lo guardo. È assurdo che stiamo facendo un discorso del genere, ho come l'impressione che ci sia qualcos'altro sotto ma, sapendo quanto Luke possa essere ermetico alle volte, sono consapevole che non mi dirà niente. – Comunque buon compleanno capo –
– Grazie, grazie mille. Non avrei mai pensato che sarei arrivata ai ventun anni. –
– Lo ripeti ogni anno. –
– Perché ogni anno sono stupita di averla scampata. Dovevo morire a diciassette, poi a diciannove e invece guarda, sono arrivata fino a ventuno! –
– Sei proprio miss positività tu – apre la porta dell'edificio e mi fa cenno di entrare per prima.
– Non è questione di positività, quanto di essere realisti, ed io lo sono. –
– Ah ah. –
– Certo che tu sei davvero strano oggi. –
– No, sei tu che sei paranoica. Da quel che ho capito, non credi che torneremo a New York tanto presto. –
– Derek ci ha mandato via perché non voleva che Mike ci trovasse e perché separati, le nostre aure, non sono così facili da rintracciare. Sono passati quasi due mesi, ma mi risulta che lui non sia ancora stato trovato, ergo non penso che ci permetteranno di ritornare dal nostro esilio. –
– Magari è debole e, di conseguenza, non è più una minaccia. Lo hai stordito per bene con quell'urlo. –
– Se così fosse non sarebbe potuto evadere da un carcere di massima sicurezza, non credi? –
– Perché vedi problemi dove non ci sono? –
– Perché voi, invece, fingete che non esistano! È assurdo che ci lascino tornare alle nostre vite come se niente fosse. –
– E se, per una volta, fosse così? –
– Le cose non funzionano in questo modo Luke. –
– E se, per una volta, fosse così? – ripete una seconda volta. – Sono stanco di dover sempre scappare e combattere, voglio soltanto vivere la mia vita –
– Ti posso assicurare che è quello che desidero anche io, più di qualsiasi altra cosa al mondo, e mi pare, anzi, che sia l'obiettivo che mi prefiggo ogni anno ma, che, ogni anno, voi non prendete mai sul serio. –
– Questa frecciatina mi è arrivata forte e chiara – esclama, schioccando le dita.
– Come le tue sono arrivate forte e chiare a me, anche se, ripeto, non capisco davvero dove tu voglia arrivare. –
– È il tuo compleanno, non mi va di darti pensieri. –
– Troppo tardi – mi stringo nelle spalle. – C'è qualcosa che io non so –
– Rosebelle... –
– Lucas – rispondo. – Può aspettare la fine della lezione? –
– Ho fatto un sogno – dice, a quel punto. – E in questo sogno, Daniel ci uccideva tutti quanti –
– Ed è questo che ti ha mandato in paranoia? Lo scorso anno anche io ho sognato di farlo fuori, ma non è successo, e ti posso assicurare che è più difficile di quel che sembri mantenere la calma con lui. –
– Sono serio Rose. –
– Anche io. –
– No intendo... – sbuffa. – Questo sogno aveva qualcosa di diverso, è come se fosse una sorta di premonizione, capisci? –
– E come fai a dirlo? Hai mai fatto sogni di questo genere? -
– Te l'ho detto, era diverso. Non so spiegarti bene cosa, ma devi tenere gli occhi aperti. –
– Mike – mormoro. – Questo è Mike che cerca di entrare nella tua testa! –
– Cosa? È impossibile. –
– E invece no, visto che ha tentato di fare la stessa cosa con me soltanto qualche mese fa. Come hai fatto a non pensarci? –
– Non lo so Rose, magari perché nessuno ci ha più dato la caccia da marzo? –
– Devo avvertire Derek. –
– No! – mi blocca. – Lui non sa che siamo qui, potremmo passare un brutto quarto d'ora –
– Non m'importa, qui si tratta della nostra sicurezza. –
– Cerca di ragionare un attimo: perché cercare di entrare nei miei di sogni quando l'obiettivo sei tu? Avrei capito se avesse tentato di farlo con Daniel, ma con me...che senso ha? -
– Non lo so Luke, ti risulta che qualcosa negli ultimi mesi abbia avuto senso? –
– Ecco non dovevo dirtelo, adesso sei andata in escandescenza – mi passo le mani sul volto. Mai un giorno di tranquillità, mai. – Ascolta, domani torniamo tutti a casa e ti assicuro che chiamerò io stesso Derek e ci parlerò –
– Vuoi aspettare un giorno? –
– Ho fatto il sogno la settimana scorsa, non credo cambierà. –
– E tu me ne parli soltanto adesso?! – sbotto.
– Hai dimenticato che non dovremmo avere rapporti tra di noi? Non volevo rischiare. –
– E allora per quale motivo sei venuto qui oggi? –
– Per avvertirti. Se ti dovesse succedere qualcosa non me lo perdonerei mai. –
– Ma secondo te cosa potrebbe succedermi? L'unica volta che Daniel è stato violento con me è stato per colpa del malus, penso che lo ricordi anche tu. –
– Vedi perché non volevo dirti niente? Sapevo che avresti risposto in questo modo. –
– E allora che vuoi che ti dica? Ho provato a darti tutte le opzioni possibili ed immaginabili. –
– Palerò con Derek, ma tu non farne parola con nessuno, okay? –
– Mi stai mettendo in una situazione... –
– Ti sto chiedendo un favore. Non farla troppo lunga su – sospiro rumorosamente. – D'altronde è il tuo compleanno o sbaglio? –
– Sta diventando una scusa per troppe cose. –
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Gloomy
FantasyDopo l'estate, Rose si ricongiunge con i ragazzi, sperando di trovare, finalmente, un po' di pace. Tra vecchi problemi di Albus e nuovi tormenti per Daniel, il gruppo si troverà a fronteggiare una vecchia minaccia e a decidere sulle sorti del legam...