13.

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Il giorno seguente era diverso dai giorni scorsi. Il sole illuminava la stanza e solo poco dopo mi resi conto di chi avevo accanto a me.

Marcus,sempre e comunque accanto a me.

Stava dormendo beatamente e aveva anche afferrato la mia mano e la stringeva forte. Cosa al quanto strana ma carina.

Solo ora mi soffermavo a vedere il suo viso. Il suo naso,le sue sopracciglia,il suo mento,la sua fronte e i suoi occhi chiusi.

<<Che ore sono?>>chiede dopo che si strofinò gli occhi.

<<Sono le 7:30 quindi dobbiamo sbrigarci per la scuola>>dico io mentre lui come risposta mi fa solo un grande sbuffo.

Mi alzai e solo ora mi resi conto che tutte le mie cose erano nella vecchia casa ma presumo consumate dalle fiamme.

Più pensavo a ciò che successe ieri e più mi sentivo appassire dentro.

<<Stai bene?>>chiede lui mentre mi butto nel letto insieme a lui.

Eravamo troppo vicini per i miei gusti così mi staccai subito dicendogli che tutto andava bene.

<<Oggi non voglio andare a scuola, puoi saltarla con me?>>chiedo imbarazzata al ragazzo che si stava cambiando mentre io tenevo gli occhi chiusi ed ero girata.

<<Certo che vengo con te. Mica posso lasciare una povera donzella da sola?>>affermava mentre finì di vestirsi.

Andammo giù e Ellen ci aveva preparato dei pancakes con il cioccolato e in una ciotola a parte aveva messo anche delle fragile super buone suppongo.

<<Mamma, porto Jules a comprare le cose che purtroppo a perso nell'incendio>> dice Marcus dopo aver preso il suo telefono che era posto sul tavolo della cucina. Salutò suo padre, sua madre mentre Max era già andata a scuola e aveva pure accompagnato mia sorella.

Questa famiglia potrò sempre e comunque considerarla come una seconda famiglia. C'è sempre ed Ellen e una persona unica. Comprensiva,altruista e sempre presente per i suoi figli ma anche per noi.

<<Andiamo>>mi informa Marcus dopo avermi preso anche la giacca posta sull'appendiabiti.

<<Fate attenzioni mirracomando>>sospirò profondamente Ellen dopo averci salutato.

Andammo nel centrocommerciale più grande della città. C'erano vari negozi molto conosciuti e amati dai giovani.

<<Marcus!>>urlai appena vidi il reparto maschile. Amavo le felpe e visto che quelle nel reparto femminile non erano enormi sono andata in quello maschile per avere ciò che voglio.

<<Sono per me? È molto gentile da parte tua J>>afferma.

J?

<<Mi hai chiamata J? Comunque no non sono per te idiota,sono solo ed esclusivamente per la sottoscritta. Ci sono magliette e top corti nel reparto femminile e non ho intenzione di spendere i miei amati soldi per quelle robe. Quindi mi vado a prendere tutte le felpe e le magliette XL nel reparto maschile >>dico tutto d'un fiato.

Lui rimase destabilizzato da come parlavo velocemente. Dopo che realizzò la cosa ridacchiò.

Avevo preso come una ventina di magliette e cinque o sei felpe. Non avevo voluto prendere quelle buste per depositare i vestiti e poi metterli nella cassa,avevo Marcus che svolgeva il compito di appendiabiti.

<<Tu. Sei. Pazza.>>dice mentre depositi i vestiti sul tavolo e la donna mi disse quanto sarebbe costato.

<<Sono cento cinquanta dollari, prego>>disse la donna dopo aver messo i miei vestiti in un grande sacco.

Mi meravigliai, anche perché avevo portato solo quaranta dollari con me.

Stavo guardando in basso,ancora incerta e insicura su quello che dovrei dire.

Recuperi tre o quattro indumenti pronta per restituirli ma una mano mi fermò.

<<Pago io, ecco a lei>>dice il ragazzo.

Offrì i soldi alla donna e prese lo scontrino.

Quando finalmente fummo fuori il negozio incominciai a irritarmi del fatto che mi abbia completamente pagato i vestiti.

<<Tu. Sei. Pazzo. Potevo benissimo pagare da sola>>era ovvio che non potevo...

<<Tutte queste cose secondo te costano quaranta dollari?>>chiede con un ghigno che mi irritava ogni volta.

<<Almeno un grazie?>>chiede. Feci ciò che mi dice e dopo un po' mi sentivo strana.

<<Cosa posso fare per ringraziarti?>>chiedo io mentre ci fermiamo davanti ad un bar.

<<Ehm vediamo potresti darmi un bacio oppure prendere un frullato insieme a me?>>chiede.

Optai per la seconda scelta.

<<Andiamo ad ordinare un frullato?>>chiedo e ricevo una faccia da finto offeso da parte sua. Ridendo e scherzando ci ritrovammo nel bar.

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Votate questa storia. Io che leggo commenti tipo addio ship ginny&marcus:👁👄👁
Vado a finire di studiare due capitoli di Geografia.
Baci
-sem♡

𝐖𝐇𝐀𝐓 𝐓𝐇𝐄 𝐇𝐄𝐋𝐋 𝐀𝐑𝐄 𝐖𝐄-𝗆𝖺𝗋𝖼𝗎𝗌 𝖻𝖺𝗄𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora