33.

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Non so cosa dire,sinceramente. La mia testa è piena di dubbi e di continue paranoie e non sapevo se sarebbe cambiato qualcosa.

Sapevo benissimo che Marcus era un giocatore professionista nel spezzare i cuori alle ragazze,sapevo che non amava fare le cose per bene e che non seguiva le regole, sapevo che non voleva avere "ragazze"... lo sapevo bene ma in quel momento nulla di tutte queste cose mi passò per la testa.

Ero vulnerabile e non riuscivo a muovermi. Non riuscivo a credere che il fratello della mia migliore amica mi stesse facendo... insomma quello.

Mi vergogno anche a parlarne e di solito si parla di queste cose con le proprie migliori amiche ma io non posso. Non posso dirlo a nessuna sopratutto a Maxine.

Non sono pronta ad affrontare questo argomento...

Ma una cosa buona in questa giornata di pioggia c'è: andremo in gita a Los Angeles.

Già, questa era una città che volevo visitare da tantissimo tempo. Passavo ore a crearmi mille film mentali immaginando una vita perfetta in questa città.

Adoravo questo giorno anche se fuori piove.

<<Sono felice che andremo a Los Angeles, peccato che piove qui a Wellsbury>> afferma Norah mettendo la sua valigia sulla macchina di Ellen.

Appena arrivammo nel bus scolastico che ci avrebbe portato in aeroporto; incontrammo i nostri professori e per un millesimo di secondo incontrai i suoi occhi.

Quei occhi color nocciola mi fissavano intensamente e vidi un sorriso debole formarsi sulle sue labbra. Dio santo aiutami tu

Presimo posto nei sedili, io ero seduta da sola nei posti in fondo visto che Ella e Max erano messe vicine e Norah e Abby lo stesso. Non ci rimasi male,non sono così tanto infantile.

Andai in fondo dove non c'era praticamente nessuno. Presi posto vicino al finestrino. Quelle poche ore sul bus passarono in fretta dato che stavo leggendo moltissime storie scaricate sul telefono.

Già questa era una mia grande passione;leggere ma scrivere è sempre stata un'altra grande mia passione e spero un giorno che diventi anche il mio lavoro.

Tolsi le cuffiette quando sentii il bus fermarsi segno che il piccolo viaggetto verso l'aeroporto era finito.

Recuperata anche la mia valigia raggiunsi le mie amiche che stavano parlando di che cosa potessimo fare una volta raggiunta la famosa città.

<<Ho sempre sognato venire qui>>esclamai appena atterrammo nella famosa città della California.

Il viaggio prosegui di per sé molto bene tra risate insieme ad Abby che aveva accettato di stare accanto a me mentre Norah se ne stava con il suo fidanzato.

<<Proseguiamo con la divisione delle camere>>ci disse il nostro professore.
Appena ci mostrò un cappello con al suo interno dei biglietti accartocciati capimmo che forse dovevamo lasciare scegliere alla sorte.

<<Ella e Maxine>>disse il professore indicando le due ragazze, che fortuna che sono capitate insieme.

Abby e Diego
Norah e Jack
Jules e Marcus

Aspetta cosa?
Ho capito male oppure quella testa pelata del nostro professore di matematica ha detto Jules e Marcus?

Davvero?

Intravidi lo sguardo della mia amica stupito ma in fondo credeva che non c'era niente di tanto drastico.

Sapessi quello che è successo ieri con tuo fratello mia cara Maxine- pensai.

Spero che tutto vada bene e infatti parlerò con lui e gli dirò che tutta questa attrazione deve finire.

Vidi ancora quelle famose iridi color nocciola fissarmi, appena abbassai lo sguardo per l'imbarazzo lui non era più lì, ma accanto a me.

<<Quindi condivideremo questa stanza per tre giorni?>>chiede aprendo la porta della nostra stanza.

<<Si credo di si>>affermai e solo ora notavo quanto potesse essere stupida la mia risposta.

<<Che c'è? Avevi detto che volevi parlarmi>>disse sedendosi sul mio letto.

Batte la mano sul letto accanto a lui per farmi segno di sedermi accanto a lui per parlare meglio. Appena lo faccio vengo spaesata dal suo respiro.

<<J ti senti bene?>>chiede.

J.

Non sentivo questo nomignolo da molto e quando mi resi conto che stavo sorridendo come un ebete mi fermai.

<<Ehm scusa,sono qui per parlarti di quello che è successo ieri>>chiedo guardando il pavimento.

<<Non ti è piaciuto?>>dal suo sguardo potevo capire che era quasi preoccupato o peggio ancora imbarazzato.

<<No no no è stata la cosa più bella della mia vita visto che non ho mai fatto questo tipo di cose ma...>>mi fermo ancora cercando di formulare una frase senza dire cose che potessero ferirlo.

<<Non fare giri di parole Jules>>

<<Io non so perché lo hai fatto>>si stava avvicinando ancora...

Troppo per i miei gusti. Questa vicinanza era pericolosa e anche quello che stavo pensando io ora non era giusto.

Appena alzo lo sguardo capisco alcune cose. Credo di provare qualcosa per lui o almeno, credo che io stia guardando per troppo tempo i suoi occhi e mi stia perdendo in essi.

<<Stai bene?>>urla dalla stanza mentre io stavo uscendo di fretta per lo spavento.

Non poteva essere vero no? Non posso essermi presa una cotta per lui?

Merda.

✧✧✧✧✧✧
Che ne dite? Jules ha l'impressione di essersi presa una cotta per Marcus. Ma lui?
Votate e commentate per il prossimo.
Baci
-Sem♡

𝐖𝐇𝐀𝐓 𝐓𝐇𝐄 𝐇𝐄𝐋𝐋 𝐀𝐑𝐄 𝐖𝐄-𝗆𝖺𝗋𝖼𝗎𝗌 𝖻𝖺𝗄𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora