CAPITOLO 51: Flashback

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"L'amore non bisognava implorarlo e nemmeno esigerlo. L'amore doveva avere la forza di attingere la certezza in sé stesso. E allora non sarebbe più stato trascinato ma avrebbe trascinato."

― Herman Hesse, Demian

||Flashback||Manchester, UK-Diversi Anni Fa

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||Flashback||
Manchester, UK
-Diversi Anni Fa

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Era un giorno nuvoloso quando Martha decise di lasciare l'appartamento per andare a cercare Alaric, voleva dirgli che era incinta di suo figlio. Voleva poter vedere la sua reazione, capire se con questo avrebbe abbandonato la sua vita spericolata per costruirne una con lei. Voleva poterlo vedere almeno un ultima volta, prima di scegliere di scappare con Jonathan Eyre. Doveva mettere il suo cuore in ordine e capire che cosa volesse una volta per tutte.

Si era ben vestita e aveva sistemato i lunghi capelli in una crocchia perfetta. Le decolté ai piedi e una giacca beige elegante stretta sulla vita.

Fece chiamare un taxi, fermandosi davanti a un lussuoso hotel a cinque stelle, dove Alaric soggiornava per qualche giorno.

Era un uomo sempre in movimento, ed era difficile trovarlo nello stesso posto per più di un giorno; con i crimini commessi e le accuse alle sue spalle, Alaric era costantemente in fuga e doveva sempre nascondersi.

In molti lo volevano morto, e ciò rendeva difficile anche una relazione stabile a lungo termine.

Martha avanzò verso la zona reception, chiedendo informazioni su di lui e poi continuò la ricerca della sua stanza al piano terra.

Eppure, sfortunatamente, una volta dentro fu accolta dal frastuono di una festa in corso. La musica rimbombante la investì sulla soglia, otturandole l'udito. E a far da sfondo a quel caos, c'era gente che giocava a poker o intenti a rimorchiare sui divani e spacciare droga. Vagò con gli occhi nel caos dell'enorme camerata, fino a quando non gli soffermò sulla figura del diretto interessato.

Alaric stava seduto a giocare a carte con alcuni uomini, una donna seduta sulle sue gambe. Avvinghiata contro di lui, le mani sul suo corpo, i baci sulla sua guancia. E la cosa la fece così tanto infuriare da dimenticare che doveva invece rimanere composta e discreta.

Chiuse la distanza tra di loro, raccogliendo un bicchiere di vino che rovesciò di proposito sopra le carte che stava usando per vincere il bottino.

-Bel modo di pensare a noi! Ti faccio i miei auguri più sentiti!-

Alaric scattò in piedi, confuso, non avendo nemmeno il tempo di processare il tutto. Ignorò gli sguardi curiosi dei suoi compagni, dirigendosi fuori dalla stanza, dietro di lei.

-Martha...! Aspetta! Che succede?-

Erano passati almeno due mesi dall'ultima volta che l'aveva vista. E non poteva esprimere a parole quanto ne fosse estasiato.

BE HONEST (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora