CAPITOLO 13

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"Avevo bisogno di te nel caldo e nel gelo. Nella giovinezza e nella vecchiaia".

-Zayn Malik

-Bea! Non mi piace come ti stai comportando!-Mi accigliai, alzando lo sguardo sulla mia migliore amica

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-Bea! Non mi piace come ti stai comportando!-
Mi accigliai, alzando lo sguardo sulla mia migliore amica. Cinthya se ne stava barricata sul divano di casa sua, intenta a sbuffare come un mulo.
Questa mattina eravamo andate insieme all'università. Le avevo chiesto di venirmi a prendere da casa Eyre. E come un ladro furtivo ero scappata prima ancora che Jace, Demerya e Kate si potessero svegliare.
Ci mancava soltanto che mi vedessero al mattino e unissero tutti i punti.
Avrebbero subito associato il tonfo della sera precedente a me, e io non potevo rischiare di essere interrogata.
-Beatrice! Non è tempo di gironzolare nel paese delle meraviglie!-
Riportai l'attenzione al presente, sulla ragazza mora che stava con il labbro imbronciato.
-È da un po' che sto cercando di uscire con te! Andiamoci a divertire in qualche locale!Usciamo stasera!-
Sbuffai, non molto interessata all'idea.
E non tanto per le uscite in sé, ma per Cynthia che si ubriacava come una cretina e mi lasciava da sola per tutta la serata. Odiavo starmene da sola in un locale di sconosciuti che cercavano solo di filarmi la mano sotto il vestito. E per questo motivo avevo smesso di uscire con lei.
Tuttavia, come ora avevo davvero bisogno di un po' di svago e di liberarmi la mente.
Anche solo per un secondo.
-E dove vuoi andare?-
Lei si illuminò balzando in piedi. I nostri compiti ancora sparpagliati sul tavolo. Le tavole di geometrico e progettazione intoccate.
-Così ti voglio!-
Alzai gli occhi al cielo, fingendo di non averla sentita.
-Ho sentito di un locale poco fuori città, di nome "Prosperity Pub", ma c'è un piccolo problema...-
Scarabocchiai sul figlio in attesa che finisse di spiegarsi.

-... Dicono sia pieno di gente poco raccomandabile-

Alzai lo sguardo nei suoi occhi scuri.
- Tipo?-
Si sciolse in un sorrisetto furbo.

- Eh, spacciatori, mafiosi, la solita gentaglia... Ma non c'è nulla di cui preoccuparsi! Abbiamo lo spray al peperoncino!-

Mi portai una mano sul viso esasperata.

-Nulla di cui preoccuparsi... Giusto. Menomale che basta solo lo spray al peperoncino!-ribattei sarcastica.

Lei esitò, grattandosi la nuca.

-Cerchiamo di non dare sull'occhio allora. Niente vestiti troppo provocanti...-

-E niente alcoolici! Ne berrai solo uno! Giuro che se ci metti nei guai ti lascio lì-aggiunsi, alzandomi dalla sedia.

Lei sbuffò contrita, ma non cercò di obbiettare.
-Okay andiamoci a preparare, si sta facendo già tardi-


🔸️🔸️🔸️

[2 Ore più tardi]

Proprio come la descrizione di Cynthia, il locale era enorme e affollato.
Pieno zeppo di gente strusciata l'una contro l'altra: chi perso in qualche danza particolare e chi strafatto di alcolici. E forse anche qualche forte droga.
Ci eravamo entrambe vestite con un abito corto ma non troppo rivelatorio. Decise che non avremmo dato sull'occhio.
-Andiamo a prenderci una bibita?-
Annuii, facendomi strada tra il mare di corpi verso il bar in fondo alla sala.
Il colore bluastro delle luci, era in movimento per tutta la sala, dando quell'aria sonnolenta e cupa all'ambiente circostante.
DaBaby e Roddie Rich sparati a tutto volume in beat remixati e potenti. Il genere di musica che piaceva a Cinthya.
-Cosa volete ordinare bellezze?-
Cinthya fece subito gli occhi dolci al barista, pronta a flirtare come se non ci fosse un domani, e lui come se fosse l'unico uomo fortunato sulla terra.
Mi voltai lasciandoli alle loro smancerie, osservando invece i dintorni e la gente in ebbrezza.
Una volta con in mano i nostri drink, ci avviammo verso la pista da ballo, dove Cynthia si diede subito alle danze, seguendo il ritmo della musica. Ci sapeva fare ed era molto brava. In quanto a me, mi dondolai poco, non volendo scatenarmi troppo.
E così restai per un pò, distratta dalla musica e da tutte le cose che succedevano attorno a me.
Scorsi alcuni ragazzi intenti a trascinare delle ragazze ubriache verso i bagni pubblici, forse nella speranza di farci qualcosa, mentre altri se ne stavano appoggiati alle pareti con fare sospettoso. Guardavano la folla senza però prenderne parte. Sospirai, contenta che per ora non avevo ancora avuto problemi con nessuno.

-Ehi tesoro...-

Che tempismo del cacchio!

Sussultai trovandomi due mani sulla vita.
-Non toccarmi!-
Mi voltai verso il tipo burbero, levandoli le mano di dosso.
-Non sei forse qui per divertirti? Perché fare la stronzetta?-
Tentò nuovamente di mettermi le mani sui fianchi. Mi divincolai fuggendo dalla sua presa, cercando di perdermi tra la folla.

Chi diamine me l'aveva fatto fare?
Non dovevo venire qui!

Mi appoggiai alla parete, col tentativo d'isolarmi.
Il drink ancora tra le mani e l'adrenalina nel corpo. Ero appena scampata da un possibile maniaco.
Mi lasciai completamente sorreggere dal muro, sorseggiando l'alcolico alla fragola.
Chissà cosa voleva fare quel demente...

-Jace!-

Alzai la testa lentamente, verso il suono di quella voce, ormai amante di quelle quattro lettere. Curiosa di vedere lo sconosciuto che portava con sé quel bellissimo nome. Purtroppo invece, tale rivelazione si rivelò del tutto sconcertante, lasciandomi visibilmente spiazzata.

Accidenti! ACCIDENTI!

Jace Eyre stava davanti a me in tutta la sua gloria.

Seduto in compagnia di una tizia rossa e un ragazzo tatuato, persi in chiacchiere nella breve distanza.

Cacchio!

Mi nascosi dietro una colonna fuoriescente.
Non potevo assolutamente farmi vedere.
-Vieni, gli scagnozzi di Rylie ti cercano!-
Si spostò con i due ragazzi attraverso i corpi danzanti.
Non me lo feci ridire due volte, seguendoli a una distanza raccomandata.
Che ci faceva Jace qui? Sapeva anche lui di questo luogo?

Mi ricordai di aver sentito da parte di Kate, che Jace girava con gente poco raccomandata. Per non parlare del discorso che avevo ascoltato ieri sera.
Demerya aveva parlato di una promessa e di un cugino non più tra i vivi.
Scossi il capo cercando di levare dalla testa l'Improvvisa immagine di Jace nelle vesti di un criminale.
-Sei tu Jace Eyre?-
I due uomini pompati si avvicinarono stringendogli la mano.
-Hai portato quello che ti abbiamo chiesto?-
Lui annuì, facendogli cenno di seguirlo.
Che cosa volevano da Jace, e Jace cosa aveva portato?
Mi morsi il labbro, la testa completamente stordita da tutto quello che stavo vedendo.
Stava spacciando droga? Jace era uno spacciatore?
Mi portai una mano tra i capelli, confusa.
No Bea! Non pensare così! Non fare conclusioni affrettate!
Dovevo assolutamente sparire da lì, trovare Chyntia e dirle che dovevamo andarcene subito.

-Oh ecco la preda fuggente! Ti ho trovata finalmente!-

Stavolta le sue mani scesero più in basso, abbastanza da farmi imbestialire.
Gli mollai un ceffone in mia difesa, dimenticandomi per un istante, di chi mi stava attorno; pertanto, nel momento in cui mi accorsi dell'attenzione che avevo trascinato su di me, era ormai troppo tardi.
Jace Eyre se ne stava lì, con lo sguardo fermo sulla mia figura.
Confuso, quanto incredulo.

Merda...

BE HONEST (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora