Puma|devil AU

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Il suo sguardo era letale, bastavano pochi secondi per morire sotto quei occhi neri come la pece, il cuore di pietra di lui, era inaccessibile, solamente la ragazza più degna sarebbe riuscita a trovarne la serratura.

La sua bellissima moglie era in fin di vita quando lui la trovò, innamorandosene subito, non volevo perderla aveva deciso di prelevarle il cuore e di impiantarlo all'interno di una ragazza.

Lui era bellissimo, come un angelo, ma con uno spaventoso lato oscuro, per questo veniva ricordato come l'angelo delle tenebre.

Spesso si narra di lui come il figlio del padrone degli inferi, Lucifero, ma il suo nome era Jungkook, Jeon Jungkook, quando era sulla Terra era un semplice nobile, che si divertiva assieme ai suoi sei amici, nonché i suoi servitori, solitamente, avevano una preda a notte che avrebbero poi consegnato al padre del ragazzo, in questo modo macabro si divertivano.

Camminavi sotto la pioggia quel giorno, indossavi un paio di jeans che ti fasciavano perfettamente le gambe, un paio d'anfibi neri ed il tuo bellissimo cappotto color beige. Il tuo ombrello bianco, era quello più riconoscibile, siccome aveva la scritta Hallo Kitty a caratteri cubitali, in quel momento indossavi la mascherina sperando di non essere riconosciuta da nessuno. Non eri arrabbiata con tuo padre per averti dato buca all'ultimo costringendoti ad andare a piedi e con i mezzi pubblici, ma leggermente delusa, quando prendi un impegno, devi portarlo a termine, no?

Spesso e volentieri, ti ritrovavi a litigare con, quel che rimaneva, della tua famiglia, il motivo, bhe...eri leggermente una testa calda, adorabile senza ombra di dubbio, ma restavi comunque un'adorabile testa calda, questa frase te la ripetevano spesso, soprattutto tuo padre, quelle poche volte in cui lo vedevi, essendo spesso via per lavoro, ma era proprio questo che ti portava ad essere costantemente arrabbiata con lui.

Se rimanesse a casa non lo sarei.

La tua famiglia era rotta, tua madre, era morta suicidandosi davanti ai tuoi occhi da piccolissima, diceva di non meritare questa vita, sciocchezze a detta tua, ma essendo tu molto piccola, non ti ricordavi molto di lei anzi, non avevi mai sentito la sua mancanza.

Ti stavi dirigendo verso casa della tua migliore amica, lei, era una ragazza d'avvero molto dolce e simpatica, ti ricordavi perfettamente il primo giorno di superiori, entrambe avevate fatto fatica ad orientarvi ma, dopo poco, eravate diventate, inseparabili; ed ora eccovi, entrambe a vent'anni intente a studiare per l'università.

Oh, finalmente sono arrivata.

Suonasti il campanello, più e più volte, ma della tua migliore amica, nessuna traccia.

Ok, fai dei respiri profondi.

Cominciasti ad andare nel panico, la tua fobia stava cominciando a prendere il sopravvento, senza pensarci due volte, la chiamasti al telefono, lei ti rispose, sembrava aver smesso da poco di piangere.

Cosa le era successo?
Dov'era in quel momento?

«Cosa succede Soosoo?»

Le chiedesti tu, Sooyoung non faceva mai così, volevi sapere cosa stesse succedendo, in quale guaio si fosse cacciata, l'avresti aiutata, a qualsiasi costo.

«Ti prego non fare domande...vai al nostro bar preferito, sarò lì»

Disse semplicemente lei chiedendoti il cellulare in faccia, non ti saresti mai aspettata tale comportamento da parte sua, cosa le prendeva?

Mio dio Soosoo, prima o poi mi farai uscire pazza. Non capisco, oggi non me ne va bene una.

Cominciasti a pensare nella tua mente prima di essere completamente bagnata da un'auto.

Dio, appena la vedo, giuro che la strangolo.

Ti dissi nella mente prima di varcare la soglia ed entrare all'interno del bar, ormai vuoto, il che era molto strano, se consideriamo la folla infinita di questo bar.

Eccola lì, di spalle alla porta con un bicchierino rosso in mano, questo aveva cominciato a metterti in soggezione, perché sembrava così spenta e inanimata...

Che fosse morta? No, non può essere, non avrebbe mai potuto abbandonarti così, senza neanche essere entrambe riuscite a partecipare ai vostri matrimoni e, senza aver augurato buona fortuna ai rispettivi mariti per sopportarvi per il resto della vita.

«Soosoo!»

La richiamasti alzando la voce in modo da farti sentire forte e chiaro, si mosse furtivamente verso di te, aveva uno sguardo terrorizzato, ma tu continuavi a non capirne il motivo.

«Come mai siamo qui? Perché non-»

«Scusami Iseul, ma devo farlo»

Disse lei prima di metterti un fazzoletto sotto al naso, facendoti così cadere tra le sue braccia.

«Brava Sooyoung»

Disse una voce dal fondo della stanza, si avvicinò pericolosamente e con passo spedito alla tua migliore amica.

«Mi hai restituito il favore, ora lei lasciala a me»

Disse per poi averti fra le sue braccia, eri priva di sensi in quel momento, all'uomo si oscurarono sempre di più gli occhi, fino a diventare completamente neri.

«Oh piccola mia, ti ho finalmente trovata»

La voce che aveva utilizzato era profonda e roca, ti posizionò meglio sulla sua spalla per poi smaterializzarsi nel nulla, facendo ritornarare alla realtà Sooyung.

La ragazza si guardò attorno, il bar era pieno di gente, chi entrava, chi usciva, chi ordinava e poi c'era lei, intenta ad aspettare la sua migliore amica, controllò il cellulare, erano passate ormai quattro ore e di Iseul ancora nessuna.

«Oh ma dov'è? Sono ore che la sto aspettando, quella ragazza mi fa uscire pazza!»

Alla fine se ne andò, provò a chiamarla ma niente, nemmeno una traccia di lei, le mandò un messaggio, si sarebbero viste l'indomani, ignara della dimenticanza che ella subirà il giorno successivo.

Ti svegliasti in un posto che non avevi mai visto prima, una figura era davanti a te, era un uomo bellissimo sembrava un angelo, ma aveva un solo particolare che ti metteva quasi paura, i suoi occhi rossi.

«Cara T/N, io sono Jeon Jungkook, il figlio di Lucifero, il principe degli inferi, ma da adesso tu sarai la mia principessa.»

Disse il ragazzo prima di lanciarsi su di te e mettendoti con le spalle al muro, ti guardò negli occhi e tu nei suoi, essi sembravano ipnotici, i tuoi occhi pian piano avevano cambiato colore con essi, dando così inizio al tuo risveglio, ora non potevi più tornar indietro.

«Oh mio principe, quanto tempo, sono passati secoli dall'ultima volta che ti ho visto»

Dicesti tu prima di poter baciarlo dopo tantissimo tempo tuo marito.





A/A

So che è leggermente confusa, ma è perché a T/N è stato impiantato il cuore di un demone e quest'ultimo era proprio la moglie di Jungkook e bho…mi sembrava una trama carina, tutto qui.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, perché non ne ho mai fatti di questo tipo.

Vi amo tanto tanto tanto tanto tanto

-burty

𝐉𝐞𝐨𝐧 𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤 ⁱᵐᵐᵃᵍⁱⁿᵃDove le storie prendono vita. Scoprilo ora