11 Capitolo

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Sergio chiama più volte i Dalì all'appello, ignaro di quanto sta accadendo al di fuori della Banca di Spagna.

"Cosa sta succedendo? Maledizione" – il professore è preoccupato di una possibile cattura ad opera della polizia e la mancanza di risposta da parte dei compagni, anche di uno soltanto di loro, fa temere il peggio.

Marsiglia, nel frattempo, attende l'arrivo del suo capo, e si stupisce del suo ritardo.

Controlla lo stato di Alicia, ancora sotto effetto del sonnifero, e verifica anche quello di Antonanzas, catturato in quanto ormai traditore dei Dalì e quindi possibile mina vagante.

Sa bene che è impossibile che i due si risveglino tanto presto, ma da una folle come Sierra ci si può attendere di tutto. Per tale motivo lega entrambi con le medesime corde utilizzate dall'ispettrice per imprigionare il professore.

Chiusa l'automobile con al suo interno i due ostaggi, Marsiglia corre incontro a Sergio.

"Cosa fai? Dobbiamo andare via" – gli dice, appena lo raggiunge. E' il panico del Boss a spaventarlo come mai prima nella sua vita – "Neanche in guerra ho mai avuto tanta ansia" – commenta, pretendendo poi delle spiegazioni in merito.

"Temo che i nostri amici siano nei guai"

"Guai? Peggio di quelli già affrontati?"

"Esatto e se andiamo via di qui e a loro servisse il mio aiuto, avrei difficoltà ad intervenire"

"Prof, ma Nairobi..."
"Hai ragione, dobbiamo dividerci. Tu va da lei e porta con te Alicia. Lei non è al corrente della fattoria come rifugio, almeno spero. Quindi non saprà neppure dare delle indicazioni sul luogo, semmai dovesse contattare dei soccorsi"

"E dovrei lasciarti solo? Non conviene separarsi più, visto quanto stava per accaderti"

"Lo so, Marsiglia! Però è essenziale per la salvezza di tutti" – gli dà una pacca sulla spalla, mostrandosi visibilmente teso.

"Appena avrai notizie degli altri, avvisa! Io verrò qui a prenderti il prima possibile"

Sergio annuisce e con il magone vede l'amico andare via.

Chissà se ha fatto la cosa migliore a rimanere lì? Non aveva altre scelte...e poi, chi potrebbe mai scoprirlo adesso che Alicia è fuori gioco?

Marsiglia sfreccia veloce verso la destinazione, percorrendo strade poco trafficate, zone di campagna, brecciate o malandate. Il tutto pur di evitare blocchi della polizia. Così raggiunge, con un' automobile ormai malconcia, la fattoria dei dottori.

I serbi, alleati di Sergio, sono tutti lì, radunati su richiesta dei medici per tutelare l'area da improvvisi arrivi non voluti.

Sono proprio questi uomini ad aiutare Marsiglia a portare gli ostaggi all'interno dell'abitazione.

"Come procede con Nairobi?" – domanda poi ai compagni.

"Quella poverina stava rischiando grosso. Mancava poco e moriva definitivamente" – spiega l'unica donna del gruppo di sicari – "Mi sono occupata personalmente di sistemarla per la visita medica, togliendole gli abiti, ripulendola, e rivestendola subito dopo. Il suo corpo è martoriato"

"Poverina, ha patito troppo" – sostiene, amareggiato, Marsiglia – "Spero che quando tutto sarà finito, avrà il lieto fine che merita"

"A proposito di lieto fine...che si fa con questi due?" – uno dei serbi fissa lo sguardo su Alicia e il poliziotto.

"Questo tipo russa troppo per i miei gusti" – commenta la donna, riferendosi ad Antonanzas, dandogli un colpetto per farlo tacere. Ma invano, anzi il russare di lui sembra aumentare e ciò crea un momento di ilarità che scioglie la tensione e distoglie i pensieri dal panico che tutti i Dalì, inclusi i serbi, stanno vivendo con questa seconda rapina.

Un epilogo diversoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora