12 Capitolo

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...Tanti anni prima...

"Il paziente necessita di un trapianto e questo richiederà tempo!" – dice un uomo sulla cinquantina, con il camice bianco, ad una coppia benestante, seduta alla sua scrivania, in attesa di notizie importanti.

"Abbiamo denaro in abbondanza per permetterle di scavalcare gli altri in lista" – precisa il marito.

"Non è nostra abitudine cedere a tali richieste, siamo un ospedale serio"

"A noi importa solo di salvargli la vita!" – la voce tremante della donna, furiosa di fronte ad una realtà che non le piace – "Ci siamo rivolti a quest'ospedale appositamente per la fama che vi precede"

"E allora dovreste sapere che non ci facciamo corrompere" – ribadisce il medico.

"Ma in questo modo nostro figlio morirà!" – tuona il signore alzandosi dalla sedia, battendo con forza il pugno sul tavolo.

La disperazione è leggibile sui volti dei coniugi, così come è percepibile la loro rabbia.

"Faremo il possibile" – si limita a dire l'esperto, invitando i due ad uscire dal suo studio.

"Vi rovineremo la reputazione se non farete quello che vi abbiamo richiesto" – li minaccia l'uomo, prima di afferrare il braccio della moglie e dirigersi verso la porta.

Una giovanissima Alicia Sierra è seduta in sala d'attesa, dopo il ricovero della sorella più piccola.

E' persa nei suoi pensieri e nelle sue paure quando le passano davanti agli occhi i due consorti, intenti a polemizzare su quanto accaduto.

"Io li distruggo"

"Calmati, Samuel"

"Non mi calmo, Teresa! Uccideranno nostro figlio così"

Le loro voci distraggono Alicia dalla sua ansia, e l'adolescente, volendo o non, si ritrova ad ascoltare la discussione.

In quel frangente, la futura ispettrice di polizia posa gli occhi su un ragazzino che percorre, zoppicando, il corridoio, diretto probabilmente alla sua stanza.

La scena che Sierra osserva ha del paradossale: trovatosi nel posto sbagliato al momento sbagliato, viene fisicamente spinto a terra dalla furia incontenibile di un capofamiglia che ha appena saputo che suo figlio non sarà salvato.

"Togliti di mezzo" – s'infuria l'uomo, vedendo il giovane sulla sua strada.

Seguito dalla moglie, raggiunge l'uscita dall'ospedale. Nessuno dei due si scusa per l'irruenza, piuttosto lo guardano con disprezzo.

Nel frattempo il povero paziente della clinica tenta di rialzarsi.

Alicia gli corre incontro e gli porge una mano per aiutarlo a sollevarsi dal pavimento.

Trovandosi faccia a faccia, i due si sorridono senza aggiungere parole.

"Certa gente non sa cos è il rispetto!" – commenta poi la ragazzina.

Il giovane sconosciuto non risponde, si limita ad annuire.

"Signorino Marquina, cosa ci fa qui in piedi?" – una voce alle spalle dei due, irrompe all'improvviso. È un'infermiera che, trovando il paziente fuori dalla stanza, lo rimprovera,.

portandolo via con poca delicatezza.

Sierra, esterrefatta, guarda la scena promettendosi un giorno di difendere gli altri da persone di quel basso livello. Non avrebbe mai immaginato che la persona appena incontrata e verso la quale ha nutrito compassione e dispiacere, diventerà il suo nemico numero uno: il Professore.

Un epilogo diversoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora