6 Capitolo

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All'interno della Banca il lavoro procede. Bogotà fonde oro assieme al supporto di Denver e dei chicos de oro.

Rio e Stoccolma vigilano sugli ostaggi e il resto del gruppo organizza la fuga.

"Siamo sicuri che possa funzionare?" – chiede Palermo a Lisbona – "Come avete potuto modificare il piano di Berlino? Tu e Sergio vorreste farci uscire da qui a mani vuote?"

"E' necessario che avvenga uno scambio, Palermo. Io sono stata dall'altra parte, so come molte volte può ragionare la polizia. Loro si aspettano che fuggiamo con carichi di oro, magari per strani tunnel, com'è accaduto con la prima rapina. Per questo è bene che lo credano, perché non sarà così"

E' attorno ad un tavolo che i membri decidono come muoversi. Lisbona, ormai leader, rivela loro che i piani che conoscevano sin a poco prima e che sono stati modificati.

"Sbaglio o era l'oro la chiave di tutto?" – chiede Tokyo, confusa.

"Lo è ancora. Una volta che avremo fuso l'intera riserva nazionale, quando lasceremo a secco la Spagna intera, quando la Banca spagnola sarà vuota del suo tesoro, la crisi è inevitabile... "

"Sarebbe un bel guaio" – commenta Manila, con un sorrisetto compiaciuto.

Poi la Murillo, riprende – "E sarà allora che proporremo lo scambio!"

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Intanto, lo sparo avvertito da Alicia, così come dal professore, e da Nairobi in auto, è motivo di allarme.

Sierra dopo un primo momento di spavento, raggiunge la porta d'uscita, a pochi passi dal suo ostaggio. Ed è allora che ragiona sulla causa del rumore: temendo potesse essere un tranello del professore, torna sui suoi passi.

Si siede nuovamente sulla sedia, in silenzio ruota la testa prima a destra poi a sinistra, a voler sciogliere la tensione di collo e muscoli, e, dopo un bel respiro, riprende lì dove si era interrotta.

"Non vai a controllare? Potrebbe essere accaduto qualcosa a..." – Sergio è in panico, teme che possano essere stati coinvolti i suoi amici.

Eppure l'ispettrice non sembra curarsi di nulla.

"Non ci casco sai? E se avessi architettato qualche malefico piano per togliere di mezzo anche me?"

"Anche?" – ripete il professore, stranito – "Io non ho mai eliminato nessuno. Quando lo capirai che non siamo assassini?"

In quel preciso istante, Alicia punta gli occhi su di lui. Ha l'aria estremamente seria e sembra poco intenzionata a credere a ciò che sente.

"Non sei preoccupata per Antoñanzas?"

"Ha due pistole, cosa vuoi che gli possa capitare? E lui è il mio bodyguard...meglio lui di me"

Quelle parole gelano il sangue di Maquilla che diventa consapevole che le torture della donna perpetrate su Rio siano state frutto di una mente totalmente malata.

"Sei incinta, come fai a diventare madre se pensi di poter eliminare la gente con questa facilità?"

Alicia sospira, tenendo a freno i suoi nervi, da anni sempre meno gestibili.

"Non si può scegliere di mettere a rischio una vita per salvare la propria!" – il tono aspro di Sergio mostra il suo disgusto verso la donna, e quelle parole specifiche portano Sierra all'esplosione.

"Bastardo, osi parlare a me di scelta?" – l'ispettrice prende dalla tasca del suo cappotto un portafoglio. Sembra cercare qualcosa e non appena lo trova, stringe quella che appare una piccola foto e la posiziona sul suo petto. Gli occhi adesso sono lucidi; fissa l'alto come a voler mandare un messaggio a qualcuno che veglia su di lei.

Un epilogo diversoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora