19 Capitolo

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Alicia è in auto con Tatiana, e dopo averla abbracciata, cedendo per un attimo alla nostalgia, si chiude in un silenzio sospettoso.

Non è semplice metabolizzare così in fretta la visita di una sorella con cui ha smesso di parlare da anni.

È la ex moglie di Berlino a chiederle – "Si può sapere cosa ti passa per la testa?"

"Cosa vuoi dire?" – quella domanda sblocca Alicia che, finalmente, riprendere parola.

"Antoñanzas ha eseguito il tuo ordine: ha abbandonato tua figlia! Ti rendi conto dell'atrocità che hai commesso?"

Alicia, però, volge lo sguardo altrove, poco interessata alla questione.

"Come puoi farlo? È una neonata che andrebbe solo amata!" – insiste l'altra.

"Senti, Tati, se sei tornata da chissà dove per farmi la predica, ti consiglio vivamente di lasciarmi qui da qualche parte, penserò da sola a me!" – a braccia conserte, alquanto infastidita, la primogenita della famiglia Sierra, non intende affrontare l'argomento.

Ma la ex moglie di Berlino è visibilmente delusa dal comportamento di una donna che vantò, per anni, il distintivo di persona giusta e che, al contrario, stava agendo da criminale.

"Ti sei trasformata, hai perduto la tua umanità, sorella mia! Hai commesso azioni che non avrei mai creduto avessi il cuore di compiere!"

"Pff" – sbuffa la donna, alzando gli occhi al cielo – "Se ti riferisci al ragazzetto dei Dalì' o alla sciagurata zingarella, beh...ho avuto poche scelte! È lavoro..:"

"Lavoro? Ti rendi conto di quello che dici?"
"Ascolta... parliamo chiaramente, tu sei una ladra. Hai commesso azioni contro la legge, avrei potuto farti arrestare!"

"Adesso dovrei anche dirti grazie? Sbaglio o a salvarti il culo sono stata proprio io, poco fa? Per favore, Alicia! Torna in te, rifletti. Stai agendo in maniera sconsiderata!"

"E quale sarebbe la maniera, a tuo dire, corretta?" – a quel punto, la maggiore interpreta il contrasto di Tatiana come un conflitto nel quale, come suo solito, non può non primeggiare. Sa bene di avere ragione, e nessuno, tantomeno la consanguinea, può convincerla del contrario.

"Se ti vedesse Anita, non ti riconoscerebbe. Così come non ti riconosco più neanche io. Che fine ha fatto la sorella maggiore, premurosa, amorevole, sempre presente, che amava sedersi con noi di fronte al camino per raccontarci dei suoi sogni futuri? Quella che ci ripeteva di non avere paura di nulla, perché ci avrebbe protette in ogni momento...quella che trascorreva intere notti a piangere, di nascosto, per la malattia di Anita..." – decisa a riportare l'ex ispettrice alla sua vera natura, Tatiana preme su un tasto dolente, una ferita mai rimarginata, e un passato che la mente di Alicia ha volutamente offuscare.

Cosciente di aver colpito laddove utile, la ladra attende una reazione della ex ispettrice.

È pronta a rincarare la dose se necessario...tutto pur di aprirle gli occhi.

La nemica del Professore si trattiene, fin quando, un tragitto familiare e una casa di campagna, isolata dalla città, la insospettisce.

"Io qui sono già stata! Dove cazzo mi stai portando?" - anche il tono di voce si altera con facilità.... Rabbia già alimentata da quanto udito pochi secondi prima...

"Vuoi cambiare discorso? ok! Allora, se proprio non vuoi un confronto con te stessa e con un passato che hai distorto per colpa del tuo dolore, ti condurrò dalle persone a cui devi delle scuse e che presto diventeranno tuoi alleati, che tu lo voglia o meno" – le parole di Tatiana hanno l'aria di una minaccia; così, quest'ultima, dopo aver legato la parente con estrema maestria, certa che una volta scoperti i Dalì, avrebbe agito sconsideratamente, chiede aiuto ai suoi scagnozzi per condurla fuori dal veicolo.

Un epilogo diversoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora