Capitolo 11

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Il piano di Draco Malfoy funzionò alla perfezione.
Non appena Cho Chang venne a sapere di non essere stata la sola a nutrire dei sospetti sullo strano rapporto che condividevano Harry e Cedric, la ragazza non si fece problemi a litigare pubblicamente con il Tassorosso e, in meno di un pomeriggio, tutta la scuola si era fatta un'idea della situazione.

La stessa Gazzetta del Profeta, tramite inspiegabili mezzi che portarono la notizia fino alla subdola penna prendiappunti di  Rita Skeeter, fece in modo di pubblicare un articolo a riguardo già nell'edizione della mattina successiva, il giorno stesso della Seconda Prova.

Harry, dalla sera prima, aveva disperatamente cercato Ron ed Hermione, ma non era stato in grado di trovarli da nessuna parte. Perfino Cho era sparita e il moro aveva una pessima sensazione, forse perchè quanto di buono fosse riuscito a costruire in quell'anno scolastico tremendo e pure senza Quidditch, stava andando irrimediabilmente a rotoli davanti ai suoi occhi.

La mattina della prova era in pessime condizioni, Dobby e la sua Alagabranchia dell'ultimo secondo furono la sua salvezza, sempre che partecipare a quella prova potesse dirsi di per sè qualcosa di diverso da un tentativo di farsi ammazzare.
Perfino al momento di tuffarsi, aveva talmente tanti pensieri in testa che temeva che questa potesse pesare tanto da tirarlo a fondo. A dire il vero, tutti quanti si erano accorti di quanto il Grifondoro fosse poco preparato per quella prova, lo videro solo ingerire una strana alga prima di tuffarsi maldestramente nel lago.

Draco Malfoy sedeva sulla riva circondato dal suo gruppo di amici come un principe circondato dalla sua corte adorante, si guardava intorno con aria soddisfatta e raccoglieva i frutti di discordia che lui stesso aveva piantato: Harry e Cedric erano sulla bocca di tutti, Potter era pubblicamente umiliato e lo stesso Tassorosso ci stava facendo una pessima figura, quella era senza dubbio una giornata stupenda.

A circa mezz'ora dall'inizio della prova, Pansy tirò fuori dalla borsa due sandwich e ne porse uno a Draco, che lo accettò, ancora di ottimo umore, benchè, già largamente in anticipo rispetto allo scadere del tempo, iniziava a sentirsi nervoso, a chiedersi se Potter, dopo quel tuffo tremendo, non avesse sbattuto la testa contro una roccia e fosse morto sul colpo.

"Galleggerebbe in tal caso"

Blaise, seduto sulla riva appena sotto Draco e anch'egli con un sandwich in mano, aveva parlato, ma senza nemmeno girarsi.

"Come prego?"

Domandò il biondo, per un momento disorientato dall'intervento del mulatto che l'aveva distolto dai suoi pensieri.

"Potter dico. Se fosse morto lo vedremmo galleggiare in superficie. Non fingere di non essere agitato, non mi serve nemmeno girarmi per capirlo."

"Dai segni di follia, Zabini."

Sibilò Draco, stringendo la presa sul proprio panino fino a lasciarvi l'impronta delle dita. Come si permetteva Blaise di ridicolizzarlo in quel modo di fronte a tutti? Se non fossero stati in pubblico il biondo l'avrebbe probabilmente affatturato in qualche modo spiacevole, ma aveva una maschera da mantenere e, di certo, non si sarebbe indossata da sola.

Eppure, con il lento e inesorabile passare dei minuti senza che nulla cambiasse sulla piatta e immobile superficie del lago, restare calmo si faceva davvero impegnativo.

Fleur Delacour fu la prima a riemergere, ansante, in lacrime, si trascinò a riva evidentemente sconvolta e vi si rannicchiò tremante.
Fu assalita dai responsabili e dai cronisti, le furono dati degli asciugamani mentre lei cercava di balbettare risposte sconnesse alle domande assilanti degli inviati della Gazzetta. Tutti gli occhi erano su di lei, anche quelli di Malfoy, ma i suoi guizzavano di continuo sul lago, in sempre più angosciante attesa.

Knights Who'd Give You Anything //Drarry (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora