Capitolo 18

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"Non posso crederci che l'abbia fatto davvero!"

Esclamò Ginny Weasley e Harry scrollò le spalle, si fingeva disinteressato, ma dalla lezione di quella mattina di Difesa Contro le Arti Oscure, il Grifondoro aveva fatto una gran fatica a contenere la sua rabbia e frustrazione.

"Quella donna è fuori di testa"

Asserì Ron, seduto sul divano dietro di loro, poi sbadigliò rumorosamente e scivolò a sdraiarsi, allungando le gambe davanti a sè, dove tuttavia Hermione stava tranquillamente leggendo un libro. Il gesto del rosso la interruppe e lei si riaffacciò alla realtà, chiudendo il libro e girandosi a guardare male Ron, ma lasciando comunque che si appoggiasse a lei.

"Harry è quasi l'ora"

Ricordò Hermione al suo amico, seduto sul tappeto con Ginny e il riccio lanciò un'occhiata al grande orologio sopra il caminetto. Sbuffò sonoramente e si lasciò cadere all'indietro, finendo con l'appoggiare esasperato la testa sulle ginocchia di Hermione.

"Devo proprio?"

Lei, che aveva appena riaperto il suo libro, sospirò esasperata e lo chiuse nuovamente, questa volta senza nemmeno preoccuparsi di tenere il segno.

"Sì, Harry, devi, altrimenti sarà solo peggio."

Il moro fece una smorfia, un po' per quanto Hermione aveva detto e un po' perchè, nella posizione in cui si trovava, era molto vicino ai calzini di Ron, il che non era mai il massimo.

"Ron ti puzzano i piedi"

Commentò apertamente Harry e si aggiustò gli occhiali, poi chiuse gli occhi come se la sua intenzione, invece di andare a scontare la sua punizione nell'ufficio della Umbridge, fosse di schiacciare un pisolino sulle ginocchia di Hermione.

"Grazie amico"

Rispose il rosso distrattamente, senza ironia, piuttosto preso ad osservare il soffitto sopra la sua testa, dove una curiosissima lucina fluttuava, cambiava colore e intensità ed emetteva dei sottili raggi colorati ogni tanto.

"Che strano..."

Pensò poi il rosso a voce alta e Harry aprì un occhio, girandosi verso di lui vagamente divertito.

"No non molto, puzzano quasi sempre"

"Non dicevo quello"

Lo guardò male Ron, ma prima che lui avesse occasione di replicare, Hermione emise un suono esasperato a labbra strette, poi, stizzita, colpì con il libro chiuso prima Harry, che si spostò con un versetto ferito tenendosi la montatura degli occhiali e poi Ron, che peró fermò in tempo il braccio della ragazza e le rubò il libro.

"No, Ronald basta, ridammelo! Tu Harry vai dalla Umbridge e piantala di perdere tempo- Ron no!"

Ron aveva allontanato il braccio oltre la propria testa, Hermione si era lanciata in quella direzione, seppur consapevole dell'inutilità della cosa poichè conosceva la limitata portata del proprio braccio se paragonata a quella del rosso.

"Beh prendilo, mica te lo sto nascondendo"

Rise il ragazzo malignamente, senza lasciare la presa sul polso della strega e insieme assicurandosi che il libro fosse ben lontano dalla sua portata.

"Dai smettila Ron, faceva ridere al primo anno, adesso basta"

Implorò Hermione, ma nel tentativo ostinato di raggiungere l'oggetto della contesa, si sbilanciò, cadendo addosso a Ron e piantandogli una gomitata in faccia.

"AH! Godric!"

Lui gemette di dolore e si coprì il viso con le mani, lasciando cadere il libro di Hermione e facendo inorridire la ragazza al solo pensiero di quante pagine dovessero essersi spiegazzate.

Knights Who'd Give You Anything //Drarry (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora