Capitolo 12

307 18 10
                                    

Harry lasciò la Gufiera e correva nella neve con i capelli ancora umidi per il bagno nel lago, ma piú scarmigliati del solito. Appena l'aria gelida s'infilò sotto i suoi vestiti, lui rabbrividì, ma il suo corpo ancora bruciava per quanto successo fino a poco prima.

A tratti Harry aveva creduto che non si sarebbero mai riusciti a fermare, che avrebbero seriamente finito per fare sesso sul pavimento della Gufiera. Per qualche momento era stato talmente accecato dalla frenesia da convincersi che non sarebbe nemmeno stato poi tanto male.

Era stata Cho la prima a mettere un freno a quella situazione, scostandosi dall'abbraccio di Cedric ed Harry e allontanandosi di un passo da loro quando si ritrovò ad essere senza fiato. Si era messa le mani tra i capelli ed era scoppiata a ridere, coprendosi allora la bocca con le mani.

"Cosa c'è?"

Aveva chiesto Harry, sollevando un sopracciglio confuso, ma ancora visibilmente accaldato.
Lei aveva scosso la testa e guardato entrambi i ragazzi con meraviglia.

"Nulla, mi chiedevo se fosse successo davvero e mi è parso assurdo"

"In effetti non capita tutti i giorni... come ti è venuto in mente?"

Chiese Harry a Cedric e lui scrollò le spalle.

"Non è che mi sia venuto in mente dal nulla... era piuttosto evidente che qualsiasi coppia si fosse formata tra noi tre avrebbe fatto soffrire chi ne fosse stato escluso. Ho pensato che non dovevamo perderci per forza..."

Harry e Cho si scambiarono uno sguardo strabiliato e ridacchiarono contemporaneamente.

"Ha un po' senso"

Convenne il moro con un'alzata di spalle e il cuore molto più leggero, leggero abbastanza dacchè potesse dirsi felice.

"Sì, ma cosa significa?"

Domandò subito dopo Cho, guardando entrambi i maghi davanti a lei, che si guardarono tra di loro, poi Harry abbozzò la prima risposta che gli passò per la testa.

"Che non faremo sacrifici, che se siamo più felici in tre, staremo in tre. E di cosa pensano gli altri per me possiamo anche infischiarcene."

"Tipico"

Commentò Cedric con una risatina e Harry mise le mani in tasca e deviò lo sguardo, temendo di essere stato troppo avventato.

"Ma sensato"

Borbottò in sua stessa difesa.

"Se lo era quello che ha detto Cedric, anche questo lo è per semplice concatenazione causale."

Lo sostenne Cho, raccogliendo l'asciugamano che aveva fatto cadere a terra e rigettandoselo sulle spalle, ci si strinse incrociando le braccia al petto.

"Freddo?"

Domandò il moro, lei annuì.

"Faremmo meglio a tornare, tra poco è ora di pranzo e rischiereste di prendevi qualcosa se non vi asciugate."

S'inserì il Tassorosso con fare preoccupato, quasi paternalistico.
Nuovamente Harry e Cho si guardarono, la ragazza storse il naso in una smorfia, il moro invece parlò.

"Rischiereste? Com'è che ti autoescludi? Sei troppo perfetto per un raffreddore, Ced?"

Il castano arrossì lievemente e scosse la testa.

"N-no è solo che... non vorrei che voi ve lo prendiate"

"Dolce"

Asserì il Grifondoro e la Corvonero lo seguì a ruota.

Knights Who'd Give You Anything //Drarry (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora