Capitolo 50

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"Hermione! Harry hai visto Hermione?"

Era Ron che urlava per tutta Grimmauld Place, battendo i piedi sulle scale con la sua consueta grazia da pachiderma. Harry fece capolino dal soggiorno scrollando le spalle.

"No, onestamente no, da ieri sera non la vedo."

"Come? Harry non va bene! Vuol dire che è uscita, da sola, con tutti i Mangiamorte che saccheggiano Londra per trovarci! Dobbiamo cercarla."

"Calmati Ron, rischieremmo di metterla solo maggiormente in pericolo facendoci notare in giro. Lei è più scaltra di noi... sono certo sia quella con più possibilità di passare inosservata se vuole farlo. Sono preoccupato anch'io, ma cerchiamo di fidarci, va bene?"

Il moro aveva appena finito di pronunciare quelle parole, appoggiato con una spalla allo stipite della porta del soggiorno mentre si asciugava le mani con uno straccio, che sia lui che Ron sentirono distintamente girare una chiave nella serratura, scattarono con le mani alle bacchette, puntandole verso l'ingresso, almeno finchè la porta non si aprì rivelando la presenza della loro amica, inzuppata da capo a piedi dalla torrenziale pioggia londinese di quei primi giorni di Settembre.

"Hermione!"

Sbottò Ron, come a dar voce a un potente sospiro di sollievo. Solo per imbarazzo, al timido sorriso colpevole che gli rivolse la strega come risposta, il rosso si ricordò fosse opportuno imbronciarsi e iniziare ad inveire contro il comportamento sprovveduto della ragazza.

"Sei pazza? Dico sei uscita di testa?! Nemmeno hai avvisato, si può sapere che fac-"

"Hermione... è tutto okay?"

S'intromise Harry, e solo allora anche Ron si accorse che qualcosa sul volto della Granger non andava. In tutta risposta lei trattenne il respiro, cercò di sorridere, ma quel tentativo fallì, storpiandole il viso in una smorfia che precedette di un solo istante il momento in cui un rumoroso singhiozzo lasciò i suoi denti stretti e le sue guance bagnate di pioggia furono scaldate da un fiume di lacrime.

"Oh Godric"

Balbettò Ron, correndole incontro completamente sconvolto e cercando di sostenerla nel momento in cui lei cadde in ginocchio sul pavimento, ma finendo con il seguirla, trovandosi faccia a faccia con la strega più in gamba di sempre che si copriva il viso con le mani in preda a un pianto disperato e non sembrava avere nemmeno la forza di reggersi in piedi.

"Ti è successo qualcosa? Ti hanno ferita, trovata, inseguita?"

Lei scuoteva la testa freneticamente e si aggrappò al maglione di Ron, alzò lo sguardo verso di lui e nonostante le tremasse la mascella e i singhiozzi la stessero scuotendo da capo a piedi, cercò di formulare una frase di senso compiuto. Lui, in preda al panico, pendeva dalle sue labbra, cercando di interpretare quella strana ombra che opprimeva gli occhi di solito così castani e brillanti di Hermione.

"Non è successo niente, n-non mi hanno trovata, devo solo... solo sfogarmi."

E quell'ammissione portò la crisi della castana a farsi ancora più disperata, al punto da portarla a stringersi con forza contro il petto di Ron nel tentativo di smettere di singhiozzare e sobbalzare fuori controllo. Lui dapprima ne rimase interdetto, poi, timidamente, la avvolse tra le sue braccia.

"Ma che succede?"

Sussurrò piano, come se quell'abbraccio scomposto avesse portato più compostezza a lui che alla ragazza. Lei ancora non rispose e il rosso si voltò verso Harry, ancora in piedi poco distante, i due non poterono far altro che scambiarsi un'occhiata allarmata e un po' confusa e poi aspettare, aspettare che Hermione smettesse di tremare come una foglia, che arrivasse a tirare discretamente su con il naso, nascosta nella stretta del Weasley.
Quell'abbraccio, Hermione non avrebbe mai smesso di cercare parole per descriverlo: dopo quello che aveva fatto quella mattina, assecondando un pensiero ossessivo che le aveva reso impossibile trovare riposo per tutta la notte, trovava finalmente conforto, un calore adorabilmente soffocante che le asciugava di dosso la pioggia, il rimorso e l'avvolgeva completamente, in un'insperata e confortante illusione di oblio: nulla di male poteva raggiungerla nei limiti di quella stretta. Per questa ragione, dunque, arrivò a credere di poter dare voce alla realtà dei fatti senza che questa potesse farle del male.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 18 ⏰

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Knights Who'd Give You Anything //Drarry (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora