Capitolo 21

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Per quelle vacanze Draco non aveva in programma di tornare al Manor.
Nelle sue ultime lettere per il padre aveva fatto di tutto per accennargli in modo sempre accuratamente velato che sarebbe stata sua intenzione rimanere ad Hogwarts e aveva usato come pretesto i suoi voti insoddisfacenti in Pozioni che lo "vincolavano ad un serio ed irrimandabile programma di approfondimento in vista dei G.U.F.O." Di fronte ad una tale presa di posizione responsabile Draco immaginava che Lucius non avrebbe mai potuto trovare nulla da ridire.

Ovviamente era una bugia, in Pozioni Draco era il migliore della classe quasi sempre e quando non lo era, la colpa era di quella maniaca perfezionista della Granger. Ma il biondo non la invidiava affatto, poteva anche fare degli infusi più precisi dei suoi una volta ogni tanto, ma era evidente che non avesse la stoffa, nè la passione. Il suo modo di trattare gli ingredienti, amalgamarli, mescolarli, era tremendo, meccanico a tratti amatoriale.
Dunque, nulla a che vedere con la sua cura e la sua inventiva: Draco era sempre stato convinto che per distillare una pozione perfetta non bisognasse soltanto saperla preparare, bisognava capirla, percepirla, essere consapevoli dell'effetto di ogni granello di polvere presente nel composto come se fosse stato componente del proprio stesso sangue.

In ogni caso, non si è mai abbastanza perfetti quando di cognome si fa "Malfoy". Infatti, esattamente come Draco si aspettava, suo padre gli consigliò caldamente di dedicarsi allo studio prima che alle vacanze e quella nuova aria responsabile che il figlio doveva avergli riconfermato con quella sua scelta, portò Lucius Malfoy ad addolcirsi al punto da mandare a Draco un biglietto di Buon Natale insieme al solito sostanzioso finanziamento monetario che avrebbe dovuto rappresentare il suo regalo.

Quel biglietto, Draco avrebbe voluto non riceverlo mai, ma questo l'avrebbe elaborato in seguito, quando sarebbe arrivato a considerarlo l'inizio di un lungo percorso senza vie d'uscita. Quando lo lesse la prima volta, invece, si limitò a ritenersi infastidito, poichè suo padre gli stava chiedendo di trascorrere almeno il Capodanno a casa poichè "c'era una discussione importante che la famiglia doveva affrontare"
Dal momento che una solenne riunione famigliare era qualcosa molto nelle corde di Lucius Malfoy, il giovane Serpeverde non si era caricato di aspettative nè allarmato particolarmente, ma quando varcò la soglia di casa e trovò il salone principale affollato di figure scure, svettanti e spaventose, coi volti coperti e avvolte da lunghi mantelli neri, il ragazzo capì che non si trattava di una routine formalizzata in modo forzato, nè di un capriccio di Lucius: questa volta doveva essere successo qualcosa di davvero grave e dal modo in cui tutti quei volti mascherati si girarono a guardarlo simultaneamente e da quella posizione non si mossero più, Draco intuì che stavano tutti aspettando solo lui.

Cosa poteva essere successo? Sua madre era morta? Quella era una sorta di veglia? O forse si trattava di un parente minore, magari la prozia Octavia, ma in tal caso sarebbe stata necessaria tutta questa solennità? Insomma era solo questione di giorni nel suo caso, nulla per cui rammaricarsi troppo.
O forse no, forse era la pista sbagliata completamente. Draco fin dal primo momento in cui aveva messo piede al Manor quella sera era stato assalito da una semplice paura, l'aveva data per stupida, folle, priva di fondamento, ma se non fosse stata priva di fondamento? Se suo padre fosse venuto a sapere della sua cotta per Harry Potter?
Dopotutto non sarebbe stato così sorprendente scoprire che tutta quella gente incappucciata nel suo salotto appartenesse a una qualche setta di rieducazione profumatamente pagata da suo padre per prenderlo in custodia e farlo sparire dalla faccia della terra.

Draco deglutì a fatica, le sue mani iniziavano a sudare freddo per il nervoso e tutte quelle maschere non volevano saperne di volgere altrove il loro ghigno metallico. Ma andava tutto bene, il ragazzo se lo ripetè un paio di volte mentre, togliendosi il mantello e lasciandolo in mano al nuovo elfo domestico, si preparava ad affrontare anche la più spaventosa delle possibilità. Andava bene perchè a lungo si era preparato a quell'eventualità, poteva negare e giustificare ogni cosa, era inattaccabile.
Rese ferma la sua voce, imponendosi la calma regalità che aveva ben appreso a simulare nel corso di quell'estate e parlò apertamente.

Knights Who'd Give You Anything //Drarry (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora