Capitolo 47

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Stava finendo anche quell'anno, la scuola.
Si esauriva il soffio del vento di quella primavera, a poco a poco, le lezioni, i giorni che precedevano gli esami erano agli sgoccioli, ma più di tutto, ció che scorreva tra le dita di Draco Malfoy incessantemente era la sabbia dorata di una clessidra: era specialmente il tempo a sua disposizione che stava finendo.

In quei giorni, caldi, troppo afosi per la fine di Maggio nel Nord della Gran Bretagna, tutto andava a rilento quando il sole si fissava, immobile ed incontrastato nel cielo azzurrissimo e del tutto terso: gli esami non finivano mai, le natiche di centinaia di studenti costrette sulle sedie di legno più scomode della Terra si facevano doloranti più in fretta del solito, ma i professori, invece che accelerare, sembrava parlassero più piano che mai, allungando le sillabe di ogni parola come fossero state brodo troppo annacquato. Soltanto l'inchiostro di cui s'imbevevano le loro piume, invece che durare di più, si seccava soltanto più in fretta in quell'aria bollente e, con gesti nervosi e fastidiosamente frequenti, quelle centinaia di studenti raschiavano il fondo delle loro boccette d'inchiostro di continuo, tornando poi a graffiare le loro pergamene morbosamente.

Fu con uno svirgolo elegantissimo e piuttosto ispirato che il Principe delle Serpi concluse la risposta all'ultima domanda del suo scritto di Aritmanzia e, con rigore consegnò la pergamena, congedandosi in fretta. Tutta quella lentezza, l'ammorbante fiacchezza di quegli ultimi giorni di esami che lo circondava, lo rendevano, per contrasto, irrequieto.
Forse era quello, sì, ma di certo non era a causa degli esami se avrebbe tanto voluto darsela a gambe quel giorno: scappare da Hogwarts, darsi alla macchia e preservare la sicurezza di quelle mura che, quelle centinaia di studenti e tutti i loro professori erano tanto convinti fossero inespugnabili, sicure.

Eppure lui la falla nella guardia l'aveva trovata e, mentre camminava a passo spedito in un corridoio reso lugubre dalle ultime luci di un tramonto violaceo dietro le nere montagne, si costringeva a meditare sugli ultimi dettagli di quel suo piano così impeccabile. Oh, quanto ne sarebbe andato fiero di quello che aveva fatto, se solo non avesse mai venduto la sua lealtà per il calore di un respiro sul suo viso in una tormenta di neve.
E adesso invece, alla penombra di quel crepuscolo estivo, temeva l'allungarsi della sua stessa ombra alle sue spalle, il modo in cui le candele la facevano tremolare e si chiedeva se avesse dovuto temerla, se uno sguardo sanguigno avrebbe finito per scovare in lui il seme del tradimento o, perfino, se non l'avesse già fatto. Dopotutto lo sapevano tutti ormai: gli amici di Potter, Blaise, Pansy, Piton e perfino quella pestifera di Cassidy Yaxley.

Ciò che aveva dell'incredibile era, semmai, come invece Astoria non ne avesse idea.
Dovevano essere stati proprio Blaise e Pansy ad essersene occupati, nei giorni successivi a quello scontro davanti alla Sala Grande. Gli avevano salvato la vita così facendo, ma questo non significava che sarebbero mai riusciti ad accettare del tutto quel suo unico sbaglio.
Draco ricordava le espressioni sui loro volti quando, quella sera, l'avevano costretto a vuotare il sacco, in privata e silenziata sede.

"Prima eri uno sciocco, adesso sei un uomo morto, Draco"

Il sussurro di Blaise mentre si sedeva lentamente sul bordo del proprio letto, dandogli le spalle mentre lui chiudeva la porta, fece serrare la mascella a Draco, un pesante nodo gli si formò in gola. Era vero.
Seguì un sospiro flebile, quando il biondo si girò il suo migliore amico aveva i gomiti appoggiati sulle ginocchia si stava sfregando l'attaccatura del naso, con gli occhi chiusi, la fronte aggrottata e la schiena leggermente curva. Fu strano, ma parve a Draco che fosse stanco o rassegnato, più che deluso o arrabbiato.
Pansy era in piedi, poco lontano, anche lei teneva lo sguardo basso e, per una volta, era lei ad essere tra le tre Serpi la più indecifrabile.

"La sistemiamo noi la piccoletta Yaxley. Astoria sarà anche sempre stata la tua copertura, ma adesso è più essenziale che mai: non sognarti di farla saltare solo perchè io e Blaise ti abbiamo scoperto."

Knights Who'd Give You Anything //Drarry (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora