Francesca e Alessia due ragazze qualunque che amano alla follia gli One Direction finalmente hanno la possibilità di andare ad un loro concerto,cosa succederà quando gli occhi dell'irlandese si imbatteranno in quelli di Francesca?
Stavo correndo verso casa sempre con la sensazione di essere seguita. ":finalmente" feci un sospiro di sollievo appena mi chiusi la porta di casa alle spalle. Sgranai gli occhi. ":tu cosa ci fai qui? Come sei entrato?" chiesi tra un misto di paura e rabbia. ":tranquilla piccola" disse. ":esci immediatamente di qui" urlai. ":ma no,voglio divertirmi" continuò lui avvicinandosi a me iniziando a darmi baci sul collo,lo allontanai subito. ":di cosa ti sei fatto?" chiesi. ":anzi non voglio saperlo,esci di qui" aggiunsi spingendolo verso la porta. ":no,voglio restare qui,voglio te" continuò barcollando su di me. ":vattene a fanculo Nick" dissi mollandogli uno spintone. Aprii la porta e lo spinsi fuori. Richiusi immediatamente. Le lacrime iniziarono a scendere sul mio viso. ":apri Francesca!" Continuava a dire. ":ho detto apri!" cominciò ad urlare e a bussare forte alla porta. ":vattene Nick" dissi debolmente. ":non me ne vado finché non ti ho!" Continuava ad urlare. Non sapevo cosa fare così presi il telefono e senza pensarci chiamai Niall. ":pronto?" lo sentii dire. ":N-Niall" dissi con voce tremante. ":Francesca che succede?" Iniziò a preoccuparsi. ":c'è Nick fuori la porta" continuai. ":lui lui vuole entrare,ho paura" dissi alla fine. ":shh,tranquilla chiudi tutto a chiave e chiama la polizia" suggerì. ":non voglio che arrivi la polizia" dissi. "non voglio ingigantire la situazione,posso,posso gestirla" continuai tra un singhiozzo e l'altro. ":Francesca la situazione è già grande,so che puoi gestirla ma per sicurezza avvisa la polizia" continuò a suggerire il biondo. ":APRI QUESTA CAZZO DI PORTA!" urlò più forte il ragazzo. Non risposi,continuai a piangere. ":shh,tranquilla ci sono io" disse Niall dall'altra parte del telefono,il cuore iniziò a calmarsi e a riprendere un battito regolare. ":adesso vai in camera,chiuditi dentro e resta a parlare con me" feci quello che disse il biondo. In effetti una volta chiusa dentro la mia stanza con Niall al telefono mi sentivo più al sicuro,le grida di Nick erano più basse e quasi non le sentivo. Il ragazzo in chiamata cominciò a cantare per tranquillizzarmi e mi lasciai andare dalla sua voce angelica. Erano circa dieci minuti che non sentivo più urla provenire da sotto,così presi coraggio e pensando che finalmente se ne fosse andato scesi le scale. Mi avvicinai allo spioncino e non vidi nessuno. ":se ne è andato?" mi chiese il biondino. ":sembra di sì" dissi tirando un sospiro di sollievo. Decisi di andare in cucina per bere un bicchiere di acqua. Lasciai cadere il telefono dalle mani. E iniziai a indietreggiare,ero terrorizzata e non riuscivo a controllare le mie gambe,non reagivano al mio impulso di farmi allontanare. ":dove cerchi di scappare?" chiese con voce maligna. ":come hai fatto a rientrare?" cercai di chiedere. ":nello stesso modo in cui sono entrato prima" detto questo cacciò un mazzo di chiavi dalla tasca e riconobbi che erano di mia sorella. ":come fai ad averle?" chiesi spaventata. E se le avesse fatto del male? Mille ansie iniziarono ad affollarmi la mente. ":è un'ingenua" rise. ":mi é bastato dirle che volessi farti una sorpresa e subito mi ha lasciato le sue chiavi" continuò. Cercai di indietreggiare ancora ma mi scontrai con la parete. Si avvicinò velocemente e cercai di scansarmi,mi afferrò il polso e mi tenne attaccata al muro. Iniziò a lasciarmi dei baci dappertutto,provai a scansarlo ma non sentivo più i muscoli delle braccia. ":Francesca che succede?" sentii la voce del biondo ancora in chiamata. ":ti prego aiutami" dissi appena il ragazzo staccò le sue labbra dalle mie. Subito le riappoggiò e iniziò a muovere le mani su tutto il mio corpo. Le scansai e lui le rimise. ":Francesca che cazzo ti sta facendo?" continuava a chiedere il biondo dall'altra parte del telefono. ":fallo stare zitto" disse Nick riferendosi al telefono. Poi mi prese e mi tirò per un braccio fino alla mia stanza. Cercai di correre verso la porta per uscire ma fui bloccata da lui che mi spinse sul letto,si mise a cavalcioni su di me e ricominciò a baciarmi,sentii le sue mani andare sotto la mia maglia,mentre cercava di slacciare il reggiseno. Chiusi un attimo gli occhi e ripensai a tutti i bei momenti passati con i ragazzi,poi mi rivennero in mente le parole di Niall,la scena di quella sera in cui venni picchiata. Sentii la rabbia assalirmi e finalmente i miei muscoli reagivano ai miei comandi. Mollai uno schiaffo al ragazzo e mi alzai immediatamente per andare verso la porta. Subito mi riafferrò il braccio e mi diede a sua volta uno schiaffo in pieno viso,le lacrime ricominciarono a scendere più veloce di prima. ":lasciami nick" lo pregai. Mi mise una mano al collo. ":no,ti voglio" detto questo riposò le labbra sulle mie e cominciò a baciarle violentemente. Provai a dargli un calcio,ma non facevano per niente male. Mollai un secondo schiaffo,provai a correre di sotto. Scesi il più veloce possibile le scale,mi stava seguendo. ":dai vieni,voglio divertirmi" continuava a ripetere. Arrivata in cucina mi chinai per riprendere il telefono. ":Francesca,ci sei? Cosa ti ha fatto?" Niall era ancora in chiamata. Senza rispondergli riattaccai. Ero separata da Nick dalla penisola che c'era in cucina. Iniziò ad avvicinarsi e io andai dal lato opposto. ":vuoi giocare?" chiese maligno. ":Nick vattene,non voglio fare nulla" dissi. ":io si,e non me ne andrò finché non avrò ottenuto ciò che voglio" rispose. Continuò ad avvicinarsi e io ad andare sempre più lontana. Ad un certo punto corsi verso la porta ed uscii immediatamente,cominciai a correre per strada senza scarpe,in quel momento non mi importava niente,non sapevo dove stessi andando. Non sarei potuta andare da Alessia,sennò l'avrei messa in questo casino,forse Nick sarebbe andato anche da lei. Continuavo a correre. La gente mi guardava male e vedendomi correre con un ragazzo dietro nemmeno chiamavano la polizia. Insomma tutti i giorni si vede una ragazza scalza correre per le strade inseguita da un ragazzo con la camicia sbottonata e la zip dei pantaloni abbassata. Cercai di correre il più veloce possibile e quando ero a una distanza discreta da lui svoltai in qualche vicolo a caso cercando di seminarlo. ":Ei tutto bene? Aspetta,Francesca?" fui bloccata da chuck. ":chuck per favore fammi andare via" lo supplicai. ":seguimi" disse prendendomi una mano e iniziando a correre. Lo seguii senza esitare e dopo una decina di minuti si fermò. Cacciò un mazzo di chiavi dalla tasca dei pantaloni e aprì la porta davanti a noi. ":entra" feci quello che disse. Mi accomodai sul divano cercando di riprendere fiato,avevo dolori dappertutto. ":allora vuoi spiegarmi cosa sta succedendo?" mi chiese gentilmente il barman porgendomi un bicchiere d'acqua. Dopo essermi calmata e aver bevuto l'intero bicchiere cominciai a raccontargli tutto. ":perché non hai chiamato subito la polizia?" chiese una volta finito di parlare. ":non lo so,é stato il mio migliore amico per 16 anni,non potrei fargli un torto simile" dissi. ":ma sei pazza? So che magari eravate legati ma ti ha quasi stuprata!" Non lo avevo mai sentito alzare la voce e in quel momento capii che avesse ragione. Guardai il telefono e mi ricordai subito della chiamata con Niall,ricomposi immediatamente il numero. ":Francesca,ci sei? Come stai? Cosa ti ha fatto? Dove sei? Con chi sei?" iniziò a riempirmi di domande. ":sto bene" risposi. ":sto tornando" disse.
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