Francesca e Alessia due ragazze qualunque che amano alla follia gli One Direction finalmente hanno la possibilità di andare ad un loro concerto,cosa succederà quando gli occhi dell'irlandese si imbatteranno in quelli di Francesca?
Quella sera a cena mancavano sia Niall che Zayn. Dal moro ancora avevo ricevuto spiegazioni,mentre con il biondo non era cambiato nulla rispetto a ieri. ":che hai?" mi domandò Liam vedendomi fissare il vuoto. ":oh,sono stanca. Oggi sono successe molte cose" risposi accennando un sorriso per non farlo preoccupare. ":vieni a mangiare,ti sentirai meglio" disse prendendomi per mano e guidandomi verso un tavolo. Dopo cena mi sentivo davvero meglio,non stavo pensando a niente,ero semplicemente lì a divertirmi con i miei amici. ":stasera dormo in camera di Harry" mi disse Alessia dopo cena prendendomi un momento in disparte. ":oh,si capisco" le risposi tirandole una gomitata. Ridendo andò ad aggrapparsi al braccio del ragazzo e proseguirono la loro strada verso la camera. Mi voltai verso la porta della mia stanza,inserii la chiave e vi entrai. Andai subito a farmi una doccia per rilassarmi. Una volta pulita,mi avvolsi un asciugamano sui capelli e ritornai nella camera da letto. ":cosa ci fai qui?" chiesi spaventata,non aspettandomi nessuna visita. ":c'è qualcosa che non va" rispose Liam. ":no,no sto bene" dissi rassicurando il riccio davanti a me. ":ho visto le foto con Zayn" mi disse mostrandomi le immagini sul suo telefono. Iniziai a scorrere le infinite foto che ritraevano le mie labbra a contatto con quelle del ragazzo,non so per quale motivo ma in quel momento non mi importava nulla di quello che fosse successo con Zayn quel pomeriggio,bensì mi interessava parlare con Niall riguardo alla sua reazione alla vista di quella scena. Riposi il telefono del mio amico tra le sue mani e andai a buttarmi sul letto. Ero confusa. Il bacio con Zayn non mi era dispiaciuto. Ma nemmeno avrei voluto succedesse. O almeno non in questo modo,davanti a tantissime persone,davanti alle fotocamere,davanti a Niall. Eppure continuavo a ripetermi di andare avanti,lasciarlo stare. Ormai aveva una ragazza,e amava questa ragazza. Forse Zayn sarebbe stata la chiave giusta per andare avanti e lasciarmi il biondo alle spalle. Ma ero così sicura di voler andare avanti? Lasciarmi alle spalle tutto il nostro rapporto? Tutte le risate,i sorrisi,gli abbracci,le chiacchierate fino a tardi. Non ero pronta. Decisamente no. Liam si venne a sedere di fianco a me e portò il suo braccio dietro la mia spalla e così posai il viso nell'incavo tra il mento e la spalla. Riuscivo a sentire il suo battito,regolare,calmo. Restammo in silenzio per un po',l'unica cosa che si sentiva era appunto il suo e il mio battito a ritmo. ":dovresti parlarci" disse ad un certo punto. Alzai lo sguardo confusa e lo fissai. ":con Niall" si spiegò "prima o poi dovrete riparlare" proseguì il suo discorso. ":lo penso anche io,ma è come se il destino ci stesse dando chiari segni di dover dividere le nostre strade. Ogni volta che provo a parlarci non lo trovo, o almeno non da solo" spiegai e cominciai a sentire i miei occhi riempirsi di lacrime. ":non piangere" mi tranquillizzò passando un pollice sulla guancia per impedire alle lacrime di continuare a rigarmi il viso. Gli sorrisi e mi lasciò un tenero bacio sulla fronte. Quello che amavo di Liam era la capacità di ascoltare le persone. Sapeva quando era meglio non inoltrare la conversazione,quando non fare domande. E apprezzai davvero molto che restò in silenzio in quel momento. Continuare a parlare di Niall non mi avrebbe aiutata a dimenticarlo. Andai di nuovo a posare il viso sulla sua spalla e dopo qualche minuto mi lasciai andare in un sonno profondo. ————————————————————————————————————————————— Quella mattina quando mi risvegliai notai la figura di Liam distesa di fianco a me. Era ancora nel mondo dei sogni e lentamente mi alzai cercando di non svegliarlo. Riuscii nella mia impresa ed uscii dalla stanza per andare a prendere una tazzina di caffè. Presi posto su una sedia nell'angolo della stanza e aspettai la mia ordinazione. ":chi si rivede" sentii una voce dietro di me e mi pietrificai sul posto. Non mi voltai,speravo di scomparire sul momento. Ma non poteva essere possibile. ":non fare la scostumata,sto parlando con te" disse alzando la voce quanto servisse per farsi notare dall'intero ristorante. Lentamente mi voltai. ":che cosa vuoi Nick?" chiesi sentendo la rabbia ribollire alla sola vista della sua faccia. ":questo è tutto quello che riesci a dire? Ad un tuo caro amico nemmeno un abbraccio dai?" chiese aprendo le braccia. ":che cazzo ti aspetti? Come fai a definirti ancora mio amico dopo tutto quello che hai fatto?" ribattei infuriata. ":va bene,ho capito. Volevo solo dirti che sono qui per dirti che sono cambiato" quelle parole mi scombussolarono. ":non credo sia possibile cambiare da un giorno all'altro,sopratutto in certi casi" risposi immediatamente. ":no.Per davvero" disse sedendosi vicino a me. Aveva uno sguardo molto dispiaciuto,forse era cambiato davvero. Fece per prendermi delicatamente le mani poste sul tavolo ma subito lo scansai. ":non mi fido" risposi con voce ferma continuando a guardarlo negli occhi senza distaccare lo sguardo. ":potremmo provare a riuscire così vedrai che sono cambiato per davvero" propose. ":no,sai di solito non esco con degli stupratori" risposi con voce forse un po' troppo alta infatti qualche persona si girò nella nostra direzione. ": per favore. Dammi una seconda possibilità. Non ti chiedo altro,solo un'uscita tra amici" continuò a chiedere. ": Noi.Non.Siamo.Amici." dissi lentamente per scandire meglio ogni singola parola. ":allora una semplice uscita tra sconosciuti" rispose a quel punto mettendo le virgolette con le mani alla parola sconosciuti. Roteai gli occhi e gli dissi che avrei dovuto pensarci. ":fammi uno squillo quando hai scelto" detto questo si allontanò. La mia tazza di caffè era arrivata e rimasi seduta a fissare il vuoto per elaborare l'accaduto lasciando raffreddare la bevanda. ": ei,è libero qui?" sentii Liam avvicinarsi a me. ":certo" risposi facendogli segno di sedersi. ":allora,cos'hai?" chiese preoccupato notando il mio sguardo assente. ":oh,no nulla. Ho solo bisogno di liberare un po' la mente" dissi. ":allora so proprio quello che ci vuole" disse sorridendo. Non risposi,lo continuai a guardare aspettando che mi dicesse la sua idea. ":stasera io te,Alessia e i ragazzi andiamo in discoteca e non accetto un no come risposta" completò riempendosi di energia. ": in effetti non mi farebbe male ballare un po',sai tutto il mio talento da ballerina non può essere sprecato." dissi sarcastica.
Quel pomeriggio io e Alessia uscimmo per andare a comprare qualche abito da indossare quella sera,non ci eravamo portate vestiti molto adatti. Non conoscendo Verona ci siamo perse ma fortunatamente dopo aver attivato il navigatore abbiamo ritrovato la strada per il negozio. ":come mi sta?" mi chiese la mia amica uscendo dal camerino con l'ennesimo vestito. ":una favola" risposi ammirando quanto le stesse effettivamente bene. ":questo pomeriggio sei molto silenziosa,cosa ti succede?" mi domandò una volta dopo aver pagato il vestito e aver ripreso a camminare verso il centesimo negozio. ":sai oggi ho parlato con Nick" dissi continuando a camminare. ":cosa? E perché mai l'avresti fatto?" mi chiese con tono sorpreso. ":mi ha detto che gli è dispiaciuto e che è cambiato" spiegai,ma dal suo volto potevo capire che non credesse molto a quel che il ragazzo mi aveva riferito quella mattina. Neanche io ne ero pienamente convinta,ma sono così gentile da dare a tutti una seconda possibilità. ":e quindi mi ha chiesto di uscire,da AMICI" dissi sottolineando l'ultima parola. ":secondo me è una trappola" mi rispose come se stesse organizzando un grande piano. ":potrei invitarlo stasera in disco così non potrà farmi nulla se ci sono anche i ragazzi" pensai. ":ok,non é una cattiva idea" una volta che la mia amica approvò presi il telefono e composi il suo numero. Dopo qualche squillo rispose. ":sapevo che avresti chiamato" disse. ":non montarti la testa,usciamo stasera. Andiamo in discoteca" e dopo esserci organizzati riagganciai la chiamata e continuai a camminare verso i negozi. ":prendi questo." insistette la mia amica vedendomi con un vestito a tubino azzurro. Una volta preso tutto tornammo in albergo per prepararci.
":allora andiamo?" ci chiese Liam in modo galante porgendoci il braccio. Entrammo in macchina e ci avviammo verso il locale. Niall e Miriam erano in macchina con noi, così appiccicosi che sentivo lo stomaco contorcersi. E poi la sua risata,quella sua bellissima risata. Mi era mancata. Ma in quel momento mi urtava. Mi dava fastidio sentire la sua voce mischiata con quella di Miriam,un'oca stridula. Non vi badai molto e continuai a cantare le canzoni che passavano in radio con Harry.
Ero felice e incosciente di quello che sarebbe successo da lì a qualche ora.
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Francesca che prende per il culo la risata di Miriam.🦆