Quando il pranzo finì tornammo a casa Esposito, era pomeriggio presto, la sera saremmo dovuti andare a compiere quella "missione", non potevo ancora crederci.
Io non avrei mai immaginato la mia vita stravolgersi così tanto.
Inizialmente nemmeno ci volevo entrare nel giro ma quando mia mamma morì e mia sorella non aiutava per niente mio padre all'inizio, mi sentii quasi in dovere di aiutarlo e non lasciarlo solo nei casini.
Ma mai mi sarei immaginata di lasciare la mia città, Salerno, per venire nella mia città natale e sposarmi a sedici anni con un ragazzo a me praticamente sconosciuto.Dovevo ammettere che Salvatore era un ragazzo bellissimo, che fino ad ora si era comportato bene con me, a parte qualche bisticcio, ma non volevo sposarmi con lui, io non lo amavo.
E poi mi ci ritrovavo anche ad essere una sorta di coppia criminale, soci in affari che si paravano le spalle a vicenda.
Mi piaceva quest'ultima cosa ma odiavo l'idea di essere costretta a stare con lui, forse se l'avessi conosciuto in un altro modo e contesto me ne sarei invaghita, non innamorata, ripeto innamorarsi è una grande parola e io non sapevo ancora nulla di lui.
Sentii qualcuno bussare alla porta e vidi entrare mio padre.
"Piccola non volevo disturbarti ma devi venire con me di là, complicazioni."
disse mio padre prima di uscire e io sbuffai.
Tolsi il vestito che avevo ancora indosso e infilai un pantalone di pelle nero con una maglia del medesimo colore.
Mi struccai anche del trucco che avevo messo per andare a mangiare fuori, avevo le ciglia lunghe e le labbra abbastanza carnose a forma di cuoricino, e le mie guance erano perennemente più colorate dando l'effetto del fard, quindi sostanzialmente non avevo bisogno del trucco.Infilai le mie nike jordan rosse e uscii dalla camera andando verso il soggiorno dove trovai mio padre, il boss di Napoli e Salvatore, avevano delle facce piuttosto arrabbiate.
Salvatore appena mi vide mi squadrò dalla testa ai piedi e lo vidi leccarsi le labbra. Cercai di non avvampare e mi sedetti a tavola con loro, facendo finta che quella sensazione di calore sulla mia pelle non si stesse facendo evidente.
"Allora? Che succede?"
chiesi con tono di voce calmo e pacato anche se ero nervosa e scocciata, ma non potevo lamentarmi, di solito le donne non venivano messe negli affari, quindi era già tanto che me ne stavano parlando.
"Perché Anna deve entrare sempre in queste cose?"
stavolta fu Salvatore a fare la domanda a mio padre che lo guardò male ma non disse nulla, forse per rispetto del padre.
"Anna non è una scema Sa'.. te ne accorgerai."
gli rispose mio padre e poi portarono lo sguardo su di me mentre il ragazzo sbuffò come se fosse infastidito ancor di più.
"Anna i piani di stasera sono cambiati."
disse il padre del ragazzo guardandomi serio mentre giocherellava con la sua pistola.
Mi accigliai guardandolo e poi mi girai verso il ragazzo.Se pensava di tenermi fuori non saremo andati d'accordo, per niente.
"E quali sarebbero mo?"
appoggiai le mani sul tavolo guardandoli male.
"Non fare questa faccia piccola, tu e Salvatore non andrete insieme, andrai con alcuni dei nostri uomini a prendere la droga al molo."
disse mio padre stavolta e all'idea di dover andare con uomini più grandi che non conoscevo mi dava fastidio.
Si Salvatore non lo conoscevo per fidarmi, ma era un ragazzino come me e poi era di famiglia, aldilà di quello stupido matrimonio programmato.
STAI LEGGENDO
SEI PAZZA COME ME!
ChickLit(ATTENZIONE, IL LIBRO HA SUBITO UN CAMBIO DI COPERTINA E QUALCHE TRATTO DELLA STORIA, QUESTA È LA VERSIONE UFFICIALE. LA STORIA È STATA PRIMA MOLTE VOLTE) Cosa succede quando si unisce il fuoco con la benzina? Cosa succede se si mette un fiammifero...