POV SALVATORE:
Ancora una volta si era allontanata da me a causa dei miei comportamenti violenti, ero andato a occuparmi degli affari ma alla fine avevo ceduto allo sniffare anche la cocaina.
Avevo ripreso a farlo, di nascosto da Anna, ne ero dipendente non potevo fare nulla, ma quando la sniffavo mi sentivo più cattivo, e non era solo una sensazione purtroppo ma lo ero ancheMi ero comportato come un perfetto uomo di merda ma non ero in me, e lei non capiva che non può uscire perché ha una minaccia addosso, non vuole capire che la famiglia americana la voleva morta.
La paura e la rabbia giocavano brutti scherzi per me e ora mi ritrovavo a camminare per le strade di Napoli sfrecciando con la macchina, per trovare la mia piccola donna, per farmi anche perdonare.
Non mi rispondeva né ai messaggi e nemmeno alle chiamate, erano ore che non la sentivo e il buio stava iniziando a calare sulla città.
Ero tornato anche a casa per vedere se fosse tornata ma nessuna traccia di lei, stavo dando di matto. Quando un messaggio di speranza mi fece aprire gli occhi e correre a destinazione.
Era Francesco, mi aveva avvisato di aver visto Anna con Angela e un'altra ragazza più grande di loro, forse quella famosa amica, e che stavano in un bar sul lungomare.
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-POV ANNA:
Dopo la litigata con Salvatore ero andata a casa della zia di Roberta e avevo chiamato anche Angela, la ragazza di Francesco, mi stava simpatica e volevo venisse anche lei per la scelta dell'abito. Si, avevo litigato con quello stupido, ma avremo fatto i conti dopo, anche se sapevo che dopo aver passato tante ore senza farmi sentire mi avrebbe uccisa davvero.
Erano ore che cercavamo l'abito giusto quando uno in particolare attirò la mia attenzione.
Lo indossai con l'aiuto della commessa e uscii dal camerino, dove mi aspettavano Angela e Roberta."Ma sei fantastica amo."
disse Roberta con gli occhi lucidi, mentre io mi guardavo allo specchio.
"Sembri una principessa."
commentò Angela regalandomi un sorriso e mi girai verso loro convinta della mia scelta, infatti se ne accorsero e annuirono entrambe.
"Prendo questo."
dissi alla commessa che mi fece un sorriso e tornai nel camerino per togliere l'abito e indossare i miei vestiti.
"Sono troppo felice per te."
Roberta mi venne incontro abbracciandomi, quando uscii di nuovo dal camerino, e con lei anche Angela.
"Mancano ancora due mesi."
dissi quando ci staccammo e ci asciugavamo le lacrime di gioia. Strano come improvvisamente quel matrimonio non mi pesasse più, anzi mi emozionavo.
"Non doveva essere tra poche settimane?"
chiese Angela non sapendo che la data fosse stata spostata, a causa di contrattempi.
"È stata spostata ad agosto al momento abbiamo troppi problemi."
andai a pagare e una volta preso il grande bustone uscimmo fuori dal grande atelier che si trovava tra piazza Dante e via Toledo.
Iniziammo la nostra lunga passeggiata, comprando qualcosa tra i vari negozi, o meglio, loro comprarono vestiti ecc.., io mi limitai solo ad un paio di scarpe nike viola e gialle dato che avevo già un enorme peso da portarmi dietro.
"Andiamo in un bar voglio un caffè?"
chiese Angela quando uscimmo da Victoria Secret, dove comprai dell'intimo nuovo, si avevo ceduto, lo shopping era più forte di me.
"So già dove andare."
dissi tirandole con me e continuammo a camminare, fin quando non ci trovammo sul lungomare di Mergellina.
Angela e Roberta subito andarono d'accordo e stando quelle ore con lei mi avevano solo portata a confermare che lei non fosse uguale a quelle persone con la puzza sotto al naso, ma anzi si adeguava a tutto e andava d'accordo con tutti.
Avevamo tutte e tre gli stessi gusti, a parte in ambito ragazzi e si poteva notare, ma meglio così.
"Ci fermiamo qui?"
chiese Roberta sfinita della lunga camminata fermandosi davanti ad un bar presente sul lungomare, proprio dove volevo andare io.
"Entriamo."
dissi entrando con loro e ci andammo a sedere ad un tavolo, erano le otto di sera, orario di cena, e la fame iniziava a sentirsi dato che non avevo nemmeno pranzato.
Ordinammo degli stuzzichini mentre rifiutavo ancora le chiamate continue di Salvatore.
Doveva capire che non poteva trattarmi come una bambola, non ero il suo giocattolo ma la sua ragazza e l'avrebbe capito con le cattive dato che con le buone non ci riusciva."Anna, perché non lo rispondi? Almeno gli dici che stai bene."
disse Angela addentando una piccola pizzetta.
Lei era troppo brava e Francesco la trattava come una principessa, a detta sua non litigavano quasi mai se non per stupidaggini e principalmente non le aveva mai messo una mano addosso."No Angela, se lo può scordare, se vuole si gira tutta Napoli."
iniziai a mangiare, avevo molta fame ma qualche secondo dopo sentii un senso di nausea salire, che però repressi.
"Oh ma tutto bene, che hai?"
chiese Roberta spegnendo la sigaretta che stava fumando nel piccolo posacenere rosso.
Annuii pulendo le labbra e facendo qualche sorso d'acqua, pensando di sentirmi meglio.Quando sentimmo la porta del bar aprirsi mi girai e sgranai gli occhi vedendo Salvatore, accompagnato da Francesco e tutta la nostra famiglia, tranne Sara e Andrea.
Aveva smosso due città per cercarmi? Davvero?
In quel momento la nausea si fece più aggressiva scatenando anche un forte mal di testa.
Mi alzai velocemente da tavola e corsi nel bagno femminile, senza dar retta a nessuno di loro, mi accasciai davanti al water e rigettai tutto quello che avevo ingerito qualche attimo prima.
"Piccola."
la sua voce mi fece sentire solo più in imbarazzo, non lo volevo vicino a me in quel momento così delicato.
Uno, perché non volevo stare con lui ero arrabbiata per come mi aveva trattata, due, perché ero in uno stato pietoso, era decisamente imbarazzante.Si avvicinò a me e mi aiutò a stare alzata mentre scaricai il water e provai a sciacquare il mio viso.
"Vattene."
mormorai debole ma non lo scostai, non avevo nemmeno le forze per parlare.
"Non me ne vado. Devo stare qua, mi hai fatto preoccupare la prossima volta non fare così, avresti potuto rispondere almeno lo sai?"
mi tolse delle ciocche di capelli davanti al viso, e mi venne da ridere alle sue parole.
"Tu impara a non alzarmi le mani."
lo guardai male appoggiando le mani sul suo petto per allontanarlo.
Ma poi.. che ci faceva nel bagno delle donne?!"Scusa, ti prego scusami non lo faccio più Anna, stavolta no."
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SEI PAZZA COME ME!
ChickLit(ATTENZIONE, IL LIBRO HA SUBITO UN CAMBIO DI COPERTINA E QUALCHE TRATTO DELLA STORIA, QUESTA È LA VERSIONE UFFICIALE. LA STORIA È STATA PRIMA MOLTE VOLTE) Cosa succede quando si unisce il fuoco con la benzina? Cosa succede se si mette un fiammifero...