Mi sveglio con i raggi del sole mi accarezzo stendo le braccia sulla testa per poi ristenderle un sorriso mi spunta pensando a ciro, in questi giorni ha fatto il bravo e spero continui cosi.
I miei pensieri si interrompono quando in stanza entra paola
<<ehi giù sbrigati io sto gia andando e porto io jordan >>
Annuisco e vado a fare colazione. Dopo la colazione faccio una bella doccia, mi lavo i denti e mi trucco leggermente con addosso ancora l'asciugamano. Appena finisco metto l'intimo e apro l'armadio optando per:Scendo in salone e non vedo nessuno così controllo l'orario e sono le 9. Decido di fare una passeggiata fino all'ipm alla fine dista solo 20 minuti. Sto camminando tranquillamente quando mi sento prendere e sbattere al muro vedo un ragazzo non riesco a capire chi sia considerando che ha il passa montagna mi butta a terra e inizia a toccarmi ovunque, lo stesso incubo che pensavo di non vivere lo sto rivivendo a distanza di anni, mi viene il disgusto perchè non sono le mani di Ciro , mi dimeno nella speranza che mi lasci stare, mi abbassa il pantalone,non so come riesco a dargli una ginocchiata e mentre si contorce dal dolore mi alzo velocemente alzando il pantalone prendo la borsa e mi dirigo all IPMtremando mi faccio aprire da gennaro. Appena mi vede mi scruta preoccupato << dov'è ciro?>> mi indica il campo e io annuisco impaurita. Tremante mi avvio.
<<ciuciu>> giro lo sguardo e lo vedo che mi guarda strano. viene verso di me insieme agli altri quando è abbastanza vicino mi allontano leggermente <<pccrè non ti facciamo niente>> dice edoardo <<amò c è succies?>> non riesco a parlare e lui mi abbraccia, alle sue mani su di me mi rilassano un pò <<m vuo ricr c e success?>> mi chiede duro <<giulia ti prego parlami >> mi alzo il viso e lo guardo <<non qui>> fa andare via i ragazzi e mi porta in laboratorio. appena dentro io mi appoggio ad un banco e lui è di fronte a me che mi tocca la guancia
<<ora mi dici cosa è successo t preg >> io annuisco << hanno provato a violentarmi ci >> dico abbassando la testa lo vedo allontanarsi non riesco a capire i suoi sentimenti
<< non l'hai visto in faccia?>>
<<aveva il passamontagna >> inizia a buttare tutto a terra facendo un rumore assordante io lo guardo spaventata, quando vede la mia paura si calma e mi si avvicina
<<ij o accir nisciun t'adda tucca>> ha il respiro affannato e sta appoggianto al tavolo difronte dandomi le spalle mi avvicino e lo stringo a me lui si gira senza staccarmi e mi prende facendomi sedere si mette tre le gambe e mi riempie di baci sul collo
<<non ti ho protetta abbastanza >>mi dice mentre gli accarezzo la nuca e gli faccio alzare lo sguardo e lo vedo con gli occhi lucidi
<<no amore non è colpa tua.. Guardami mentre mi toccava ho provato ad immaginare le tue mani ma non è la stessa cosa sei tu l'uomo che può toccarmi ho provato a togliermelo ma era più forte ma ce lho fatta non so per quale miracolo >>lo guardo negli occhi
<<voglio baciarti >>mi dice titubante
<<se sono solo baci si>> annuisce ci baciamo dolcemente
Provo a portare le mani sulle cosce
<<no ci non ci riesco scusa>>
<<nun fa nient >gli sorrido e mi abbraccia
<<ti darò protezione li fuori>>
<<come? Io solo all'idea di uscire da quel portone ho paura>> mi accarezza la guancia e mi guarda
<<c song ij uccido per te lo sai>> mi prendo e lo bacio sono sicura che non mi toccherebbe mai lo stringo a me senza staccarlo.
Dopo poco sentiamo la porta aprirsi e vediamo massimo e lino
<<in mensa.... Tutto bene? >>annuiamo e ancora abbracciata a lui andiamo in mensa mi obbliga a stargli vicino edoardo mi prende il vassoio io gioco con il cibo e nessuno parla.
<<potete parlare eh >> li guardo
<<Giulia qualunque cosa sia noi ci siamo>>sorrido a cardiotrap.
<<comunque Ciru amma vist a Mugler del comandante è troppa bell>>dice pirucchio
<<aspe c sta il programma suo>>cardiotrap accende la tv e vedo una donna con top nero e una specie di gonna che dice il meteo, sposto lo sguardo su ciro e lo vedo sbavare.
<<a capit o comandant c femmn c tien a cas>>rimango in silenzio guardandolo Male continua facendo complimenti finché non arriva al limite
<<na chiavat m la facess >>sposto la sedia facendo rumore e facendo girare tutti compreso Ciro
<<me ne vado >>incazzata me ne vado
<<aspiett ciuciu>> mi rincorre Ciro
Ho perso nostro figlio e se ne esce con ste frasi del cazzo,non se è fregato un cazzo che potessi stare ancora male se ne è fregato che stavano per violentarmi invece di starmi accanto ha pensato a quella io non ci credo. Mi sento bloccare il polso
<<c vuo eh? Vuoi mancarmi di rispetto, sai che c'è hai ragione è più bella di me e sicuramente più responsabile di me ma cazzo dovevi farmi sentire una merda davanti a tutti e dici anche che te la scoperesti. Vai scopatela divertiti.. Tu parli tanto di rispetto ma sei il primo a non darlo e ne ho avuto la conferma. >>
<<t preg mi dispiace, non pensavo >>>
<<non pensavi cosa? Che potessi stare ancora male per aver perso nostra figlia be si sto male ancora e oggi mi stavano per violentare, non sai che si prova aver paura di essere toccata ma tu non hai fatto niente sei stato li a riempirla di complimenti mentre io li come una scema ad aspettare che ti rendessi conto della cazzata che stavi facendo ma no tu sei ciro ricci a te tutto e permesso>>finalmente mi sfogo e gli do le spalle e troppo calmo
<<ora che hai finito fammi parlare,lo sai che faccio così davanti agli altri, ma ti prego perdonami lo sai che ti amo >>lo guardo cercando di capire la verità <<se fai così quando ci sono io non voglio immaginare quando io non ci sono ....se mi manchi di rispetto tu non esci vivo da qua dentro>> lui mi prende il viso tra le mani e mi guarda
<<sij tutt a vita mij nun o facc maij cchiu>> sospiro e mi bacia <<fatt tuccà>> mi dice staccandosi.
<<ora no, sono ancora incazzata con te>> mi guarda e inizia a farmi il solletico <<okok ora torna di là,non vorrei mai che il boss perdesse il rispetto e la dignità comportandosi come un bambino >> mi volto ma prima di andarmene mi da una sculacciata e sorrido andandomene.
É ormai pomeriggio Ciro anche se a distanza mi ha guardata di continuo e ogni volta che lo becco mi fa un occhiolino e io sorrido alzando gli occhi al cielo e giro lo sguardo. Sono quasi le 18 finchè non vedo entrare ciro in sala colloqui io sono a lato di con la spalla sinistra verso le sbarre della guardia che sto aiutando con gli appuntamenti e sento due mani appoggiarsi sulle spalle,alzo lo sguardo e lo vedo più bello che mai
<< amò c sta patm>>dice severo e subito il mio sorriso si spegne
<<ok,ci vediamo dopo >> taglio corto non lo guardo neanche mi ha ferita è comunque un argomento delicato e che mi fa incazzare
<<vieni con me>> mi sussurra <<no,ciro so che è tuo padre ma finchè non ricevo delle scuse e un minimo di rispetto rimango qui ,io rispetto te e la tua famiglia ma anch'io da donna voglio essere rispettata>> sospira
<<vabene amò nun t preoccupà>> mi da un bacio sulla fronte e va . Sono abbastanza incazzata non vedo l'ora di uscire da questa stanza del cazzo. dopo mezz'ora mi sento chiamare da ciro <<ciuciu vien nu mument>> mi scuso e lo raggiungo
<<dimmi tutto>> mi fa cenno di sedermi lo guardo ed è incazzato nero ,
<<tutto bene giulia?>> mi chiede Don Salvatore "sul serio?ce dopo quello che mi ha detto fa finta di niente?" rispondo bene e sposto lo sguardo su ciro che lo vedo bollire dalla rabbia gli appoggio una mano sulla gamba per calmarlo ma non funziona.
<<pa nun adda ricr nient? >>parla ciro
<<non fa niente ci lass sta>>mi guarda male
<<nenne >>mi rimprovera
<<non volevo mancarti di rispetto è stato un momento di rabbia >>mi dice Don Salvatore guardandomi dritta negli occhi capisco che è tutto ciò che posso avere da un boss
<<va tutto bene, ora devo tornare a lavoro scusate>>mi alzo senza aspettare risposta, ritorno a fare quello di prima e poco dopo passa ciro e usciamo insieme per andare verso la mensa.
Sono seduta ad un tavolo con massimo di fronte e peppe affianco e io ho una stanchezza addosso assurda tra il tentato stupro, la perdita di mio figlio le parole taglienti di don salvatore e poi sono anche a digiuno da stamattina ho la testa tra le mani e gli occhi chiusi
<<giulia stai bene? >>mi chiede Peppe alzo la testa
<<eh? Si... Scusa tutto bene sono solo stanca>>inizio a tirare su con il naso e mi siede affianco
<<Giulia mi dispiace posso fare qualcosa? >>
<<non è solo per il bambina e che stamattina hanno cercato di violentarmi >>vedo che sta per parlare ma lo interrompo
<<non commentate vi prego >> mi accarezza la schiena per confortarmi
<<sarà difficile ma passerà tutto te lo prometto >>
<<sono giorni infernali pensavo di essere forte ma non ce la faccio non voglio più svegliarmi la mattina >>
<<non lo dire neanche per scherzo pensa a ciro, a paola alle ragazze e a noi sorveglianti che ti vogliamo bene, qui dentro tutti ti vogliono bene e ti stimiamo, grazie a te ciro non sta facendo casino, non sei sola bambina>>mi parla in modo dolce come un padre gli sorrido. Sento una mano sulla spalla mi volto
<<amore tutto bene? >>annuisco e peppe si alza
<<ora andiamo, ciro stalle vicino ha bisogno di te>> ci lascia soli.
Mi prende per mano e mi porta dagli altri facendo mettere le mie gambe sulle sue e io mi appoggio a lui. Parliamo del più e del meno sto bene con edoardo e gli altri mi fanno sentire a mio agio senza essere invadenti e poco dopo mi dimentico di tutto il resto. vedo che quando provano a scherzare con me guardano prima ciro sembra la mia guardia del corpo
<<dovresti lasciarli liberi di scherzare con me sono i tuoi cagnolini e poi sanno cosa succede agli infami no? >>annuisce e appena totò guarda ciro e chiede il permesso
<<wagliu potete scherzare senza chiedermi il consenso ma non esagerate>> tutti annuiscono.
Dopo poco accompagno io i ragazzi in cella l'ultimo è ciro lo lascio entrare
<<buonanotte boss>>dico prendendo il suo viso tra le mie mani baciandolo
<<non andartene piccola, teng paur nun fa strunzat>>mi tiene dai fianchi in modo morboso ci baciamo per poco e poi siamo costretti a dividerci rimanendo fronte contro fronte.
<<non posso amore ci vediamo domani, nun t preoccupa >>esco e chiudo la cella
<<nun m sta in pnzier scrivi quando arrivi>>annuisco e me ne vado con paola faccio finta di niente e appena arrivo in camera mia chiamo ciro e ci parlo un po. Dopo esserci dati la buonanotte mi addormento.
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amore criminale
Чиклитpremessa: Ho mia madre metà napoletana ma vivendo in puglia non so scriverlo so solo quello che sento tramite le canzoni e i film. Quindi scusatemi in anticipo vi lascio alla storia. Giulia , 18 anni appena fatti con 2 anni di domiciliari alle spa...