POV di Diana
Lo guardo, sperando che non dia importanza alle mie parole e che si avvicini a me per accogliermi di nuovo tra le sue braccia.
Sono stata crudele, ma non riesco ancora ad abituarmi ad essere gentile e dolce. So che lo sa e so che sta riflettendo su cosa fare.
Infine, prende la sua decisione: lascia la stanza, lasciando un vuoto incolmabile dentro me. Proprio dopo quello che è successo, lui mi ha lasciata ancora una volta da sola, a combattere i miei sentimenti. Proprio dopo averli fatti riemergere, li distrugge, buttandoli via.
Dopo tutte queste informazioni, sento la mia testa pesante, un peso che appesantisce anche il mio petto.
Mi piego sulle mie stesse ginocchia, permettendo al dolore di schiacciarmi.
Anche se ci spero, so che non è di me che è innamorato, ma della vecchia me. Io non sono una ragazza da amare. Non merito l’amore di nessuno.
Mi lascio sorprendere dal continuo riversamento delle lacrime sulle mie guance. Sembrano non riuscire a smettere di uscire.
Mentre sono inginocchiata a terra, desidero essere ancora a quella festa e prendere qualcos’altro da bere, fino a ubriacarmi e stare male, fino a non ricordarmi più niente, neanche chi sono.
Sono contenta di aver saputo tutto finalmente, ma forse il ragionamento di mia madre era giusto: non farmi andare da lei per non farmi ricordare niente. E, probabilmente, anche se sapesse che adesso sono a conoscenza di quell’evento, non mi vorrebbe lo stesso lì. Avrebbe paura che ricordi ogni singolo dettaglio, facendomi andare sotto terra.
In realtà, non mi fregherebbe molto. Sto già male, quei dettagli completerebbero solamente il disastro, e forse sarebbe la cosa migliore. Sento che distruggermi completamente è quello che merito, dopo aver trattato male persone come Taylor ed Harry.
Vorrei parlare con qualcuno, ma non ce la farei, e comunque sono sola, adesso.
Taylor ha sicuramente smesso di provare dell’affetto per me: non l’ho mai trattata come merita e, inoltre, adesso c’è Emma. Si comprendono a vicenda, amano la moda molto più di me e hanno altri vari gusti in comune.
Beh, posso dire che Emma mi ha rubato due delle persone più importanti della mia vita. Le uniche due, se non esistesse mia madre.
So di aver mentito ad Emma tutte le volte che mi ha chiesto se la loro relazione o qualsiasi cosa sia mi desse fastidio, ma speravo capisse da sé.
Mi sento soffocare, nella speranza che Harry cambi idea e torni qui.
Che tale idiota sono, come posso sperare che torni? Sicuramente starà andando da lei.
Se solo mi fossi accorta di come mi volesse, di come mi amasse. Se solo avessi ascoltato la sua voce e avessi acconsentito ad andarcene da quel posto… non sarei ridotta a questo. La mia vita sarebbe stata normale, lui sarebbe stato l’amore della mia vita, quello che hai sempre al tuo fianco, quello che ti sostiene in ogni scelta, ogni decisione, ogni momento.
Lui avrebbe reso felice me per tutti questi anni e io avrei reso felice lui. Forse non tutti questi anni, forse avremmo rotto già da un po’, ma avremmo provato a stare insieme.
Sono tentata dall’alzarmi e corrergli dietro, ma non mi sento la forza, né fisica, né morale. Ho paura di un altro rifiuto da parte sua: non saprei come comportarmi.
Non voglio mi veda in lacrime, ma lo voglio.
Incoerente.
Stupida.
Le lacrime non smettono di bagnare le mie guance e la testa continua a farmi male, anche peggio.
Potrei andare a letto, ma non chiuderò occhio. È un’agonia.
Taylor ed Emma entrano nella stanza, barcollando e ridendo. Sono ubriache.
Cerco la forza di alzarmi, che trovo dopo un po’, e sto per togliermi il top, proprio quando entra Harry con un sorriso sul volto. Spalanco la bocca, non può essere vero.
Non può essere la realtà, tutto questo deve essere un incubo e, per confermarlo, mi pizzico il braccio. Sfortunatamente, non succede niente, a parte un leggero dolore nel punto che ho stretto tra le dita.
Quando mi guarda, la curva della sua bocca torna alla normalità, dandogli un’espressione seria e dura, con il contributo dello sguardo nei suoi occhi.
“Come mai sei ancora sveglia?” mi chiede Tay, ridendo.
Ignoro tutti e tre e faccio per uscire dalla stanza passando accanto ad Harry, quando lui afferra il mio polso. Mi giro verso di lui, ma sta guardando di fronte a sé.
“Lasciami andare, ora,” gli ordino, dura, ma lui stringe di più la presa, facendomi male e, quindi, facendomi mugugnare per il dolore.
“Scusa,” dice, lasciandomi.
Esco dalla stanza, sbattendo il più forte possibile la porta dietro di me. Non me ne frega niente delle persone che stanno dormendo.
Non so dove sto andando, sto girando a vuoto per i corridoi. Voglio solo andare lontano da loro, ma mi ritrovo davanti alla mia stanza e lascio che il mio corpo scivoli contro la parete di fronte ad essa.
Poco dopo, ne esce Harry, che si stupisce quando mi vede lì.
*****
Bene, eccomi qui anche oggi. Ho deciso di aggiornare soprattutto per una ragazza che mi ha convinta in poco tempo a farlo, complimentando la storia e rendendomi così contenta. :3
Non c'è molto da dire su questo capitolo... è superato.
Spero solo vi sia piaciuto.
Baci,
powerfulinpeace. xx

STAI LEGGENDO
End Up Again - DIANA || H.S.
Fanfiction"Felicity" è una persona fredda e distaccata, ha solo una persona al suo fianco, l'unica che conosce i 'pochi' dettagli della sua vita; qualcuno la sconvolgerà con uno sguardo casuale per strada, continuando a farlo nei giorni con dei gesti molto pa...