Non so cosa mettermi, guardo nel mio armadio e sono sempre più tentata di indossare jeans e t-shirt, come al mio solito. Non voglio avere un look appariscente.
La mia coinquilina non me lo permette, dice che devo mettere un suo vestitino ed è scioccata per il fatto che io non ne abbia neanche uno.
Protesto ancora una volta, “No! Non metterò quel vestito. È dannatamente corto.”
“Secondo regalo di benvenuto, no?” fa gli occhi da cucciola. Quasi mi convince, ma non sa che sono più forte di lei in questo.
Chiudo gli occhi e scuoto la testa, in segno di superiorità.
Alla fine, concordiamo su un paio di jeans stretti e chiari, un top nero pieno di paillettes e dei tacchi a spillo nero, per slanciare il sedere. Ovviamente, sotto consiglio della mia nuova stilista improvvisata, dopo averli presi dal suo guardaroba.
Penso di essere pronta, quando lei viene da me con in mano una matita. “Chiudi gli occhi.” Mi ordina ed io eseguo. Toglie il tappo e sento una leggera pressione sulla palpebra. Poi, passa all’altra, eseguendo le stesse mosse.
Posa la matita e prende qualcos’altro, che riesco a interpretare come mascara. Mi ordina di guardare in alto e, quando lo faccio, passa la spazzola sulle mie ciglia, rendendole più lunghe e voluminose. Sembro un’altra persona, il mio sguardo è diverso.
Per finire, mi mette del rossetto rosso. Quando mi guardo allo specchio, mi sento qualcuno che non sono.
“Ma sembra che stia andando a prostituirmi. Non devo scopare con nessuno!” mi sento mancare quando pronuncio l’ultima frase.
“Non esagerare. Sei solo una ragazza collegiale che sta andando ad una festa. È un aspetto normale.” Mi incoraggia.
“Non so come arrivare a casa di Harry.” Parla dopo un sacco di tempo Taylor.
“Io lo so…” dico. “Non chiedermi niente, okay? Non ora.”
Annuisce, prima di uscire dalla mia stanza per raggiungere la sua macchina.
Quando entriamo nel garage, dopo essere scese dalla macchina, è pieno di gente oscillante e bicchieri contenenti non so quale liquido in mano.
Harry e gli altri cantano su un palco che hanno montato per stasera, presumo. Quando mi vede, spalanca gli occhi e si blocca. Ci guardiamo intensamente, ma per sua fortuna, ricorda che deve cantare e distoglie lo sguardo da me.
Quando finisce la canzone, corre verso me. “Che ci fai qui?”
“Il tuo amico ha invitato la mia amica che non voleva venire sola, quindi eccomi qui. Non farmi sentire più in imbarazzo di quanto già non sia.”
“Sei… sei così…” balbetta.
“Ciao, Harry!” lo saluta anche troppo allegramente Emma, intromettendosi nella nostra conversazione.
“Ciao, Emma.” Ricambia lui, con molta meno allegria.
Li lascio parlare, mentre mi allontano. Non so dove andare, non so con chi stare. Vedo un divano libero, quindi mi ci siedo.
Scorgo la mia migliore amica tra le tante persone, lei non è a disagio come me. Sta parlando con qualcuno, ma decido di raggiungerla, mentre sento la canzone finire una base più movimentata. Quando guardo verso il palco, nessuno è su di esso, il che mi fa capire che è una base registrata.
“Fel! Loro sono Jared, Walter e Jenna.” Taylor mi presenta i suoi amici, indicando ognuno con un dito. Mi accorgo subito che Jared è il barista del bar fuori dal campus.
“Oh, ciao!” mi dice, entusiasta.
“Ehi.”
“Vi conoscete?” chiede Taylor, curiosa.
“Sì, beh…” inizio a parlare proprio quando Jared dice: “Sì, ci siamo conosciuti ieri sera al bar dove lavoro.”
Entro nel panico, so che Taylor se la prenderà per non averglielo detto. La guardo e le faccio un sorriso tenero alzando le spalle. Lei annuisce.
Guardo le persone attorno a me e mi sento sempre più a disagio. Tutti bevono o ballano.
Le scarpe stanno distruggendo i miei piedi e questi jeans così stretti iniziano ad infastidirmi. Le paillettes del top mi graffiano la pelle e sento tutti questi inconvenienti ancora di più quando vedo Harry ed Emma a bere e ridere insieme.
Cosa c’è che non va in me?
Li guardo per qualche minuto, prima di andare in bagno solo per sbottonare i jeans e sentirmi più libera.
Dov’è il bagno?
Ci sono troppe persone che coprono una qualsiasi entrata e non so a chi chiedere. È difficile trovare qualcuno qui. Mi arrendo, proprio quando vedo Liam. Provo a raggiungerlo, ma si dissolve nella massa e lo perdo di vista.
Inizio a sentirmi male, il respiro diventa più pesante e chiudo gli occhi. Cosa succede? Sento una mano sul mio braccio, ma mi lascio trasportare dalla sua forza che cerca di trascinarmi fuori dalla folla.
Sono finalmente fuori quando riesco a respirare normalmente. Noto che Zayn è accanto a me.
“Stai meglio?” mi chiede.
Annuisco solamente.
“Chiamo Harry.”
“Perché dovresti…?” ho la forza di chiedere.
Sbuffa ed entra dentro, lasciandomi sola.
Dopo qualche minuto o dopo mezz’ora, non lo so esattamente, torna con il tipo dagli occhi verdi, che si avvicina a me rivolgendomi la stessa domanda che mi ha fatto Zayn. Gli rispondo di sì, ma mi fa male la testa.
“Ho… ho bisogno di andare al bagno. Non so dov’è.” Dico.
“Ti accompagno in quello di sopra, quello del garage sarà sporchissimo.”
Annuisco mentre mi prende la mano, per assicurarsi che lo segua. Zayn torna dentro lasciandoci soli. Quando siamo di fronte alla porta principale della casa, prende una chiave e la infila nella serratura, che si apre dopo averla girata verso sinistra.
L’ambiente all’interno è piccolo, ma carino. Appena entro, alla mia destra c’è un divano e di fronte un tavolo rotondo in legno. Alla mia sinistra vedo il frigo, seguito dalla cucina. C’è un bancone ad angolo e continua fino ad un certo punto del corridoio. Dietro il tavolo ci sono delle scale in legno, che rendono l’ambiente rustico.
“Il bagno è a sinistra in fondo al corridoio.” Mi insegna.
Annuisco e lo guardo sedersi, mentre mi dirigo verso il bagno.
Cerco l’interruttore della luce che trovo, alla fine, alla mia destra un po’ più sotto dell’asciugamano, premendolo. L’ambiente è piccolo e buio, se non per un soffuso bagliore della lampada in alto. Sorpasso la tenda della doccia, per poi sorpassare quella per arrivare al water.
Alzo la tavola e, finalmente, slaccio i jeans. Mi sento libera.

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End Up Again - DIANA || H.S.
Fanfiction"Felicity" è una persona fredda e distaccata, ha solo una persona al suo fianco, l'unica che conosce i 'pochi' dettagli della sua vita; qualcuno la sconvolgerà con uno sguardo casuale per strada, continuando a farlo nei giorni con dei gesti molto pa...