POV di Felicity
Dopo aver fatto colazione, sono andata in bagno a lavarmi e vestirmi. Ho deciso di uscire un po’, anche se mia madre non è molto d’accordo. Ha paura dei miei ricordi.
Mi affretto a scendere le scale.
“Diana, per favore, stai attenta e chiamami se succede qualcosa,” mi raccomanda mia madre per l’ennesima volta, quando passo davanti la porta della cucina.
“Va bene! Ciao!” urlo per farmi sentire, uscendo dalla porta principale.
Non ricordo bene dove andare, quindi cammino senza una meta ben precisa per le stradine poco trafficate. Adoro questo posto, mi sento a casa.
Seduta al parco che ho visto ieri con Taylor, continuo a ricordare le stesse scene: questa era la panchina dove stavano le nostre mamme a guardarci giocare da piccoli. Poi, è diventata la nostra panchina.
Seduta qui, percorro la scena. Harry mi rincorre, i miei riccioli svolazzano col vento. Rallento per la stanchezza ed Harry trova vantaggio, atterrandomi. Non mi faccio molto male, lui ha messo un braccio sotto di me e l’erba è morbida. Ridiamo entrambi; lui si gira, prima di girarsi di nuovo verso di me per darmi un fiore giallo. Sorrido.
Scuoto la mia testa, sorridendo, e decido di fare una passeggiata.
Mentre cammino, incontro una ragazza che mi guarda attentamente, come per trovare qualcosa in me. Mi blocco sui miei passi e lei fa lo stesso.
È un po’ più bassa di me, ha i capelli corti e rossicci e occhi castani, con un po’ di lentiggini sotto ad essi. Ha il piercing sul naso.
“Sei Diana? Diana Moore?” chiede, sgranando gli occhi.
“Sono io…” rispondo, incerta.
“Oh mio Dio!” esclama, prima di saltarmi addosso.
Non ricambio il suo abbraccio, ho le mani lungo i fianchi. Non so chi sia, ma voglio saperlo, ovviamente. Mugolo per la sua forte stretta.
“Oh, scusa. Sono anni che non ti vedo!” esclama. “Cos’è successo? Dove sei sparita?”
Sono quasi sotto shock, la guardo senza darle alcuna risposta.
“Che… che succede?” balbetta. “Oh, non ti ricordi di me? Sono Hailey!”
Cerco nella mia mente il suo nome, cercando di ricordare qualcuno.
“Mi dispiace, non ricordo,” le riferisco, distorcendo le labbra da un lato.
Le sue spalle si curvano per la delusione.
“Eravamo insieme al corso di danza,” dice, cercando di farmi ricordare di lei, di nuovo speranzosa.
Danza? Facevo danza?
“Mm… ricordo vagamente,” dico, sinceramente. Provo a sforzarmi, ma i ricordi sono lontani.
“Va bene. Come va con Harry?”
“C-come?!” chiedo, spalancando immediatamente gli occhi. Mi chiedo cosa voglia dire.
“Diamine, sono un disastro. Non lo so, non so cosa chiederti prima. È da un sacco che non ti vedo. Come stai?”
“Sto bene,” mento, rispondendo con la risposta che danno tutti, sapendo che l’ha chiesto perché è usuale chiederlo, non per vero e proprio interesse. Quello lo riceverei da parte di Taylor. “Ma dimmi, cosa sai di me ed Harry?”
“Non è che sappia molto, in realtà. Pensavo che steste insieme quando avevamo quattordici anni e che magari vi continuaste a vedere, non si vede più neanche lui qui in giro.”
“Stavamo insieme?” chiedo, allargando gli occhi.
“Lo chiedi a me?” sbuffa una risata. “Avevate un legame così stretto da sembrare una coppia.” Sorride.
“Non stavamo insieme. Non siamo mai stati insieme,” rinforzo.
“Beh, scusa. Ti va di passare un po’ di tempo insieme? Magari posso raccontarti qualcosa e cercare di farti ricordare.” Sorride.
Prendo il telefono e guardo l’orologio, accorgendomi che è ora di pranzo.
“Uhm, in realtà dovrei tornare a casa, mia madre avrà già preparato da mangiare,” rifiuto la sua offerta. Non ho detto niente di falso, ma non mi va di passare del tempo con una persona di cui non ricordo di quale parte del mio passato faccia parte.
“Oh, già. È già ora di pranzo per voi Moore.” Continua a sorridere. “Allora, credo ci vedremo in giro, no?”
“Immagino di sì. Ciao, Hailey.”
Alza la mano scuotendola, in cenno di saluto.
Dopo pranzo, mi ritrovo distesa sul divano con lo stomaco dolorante a causa del troppo cibo. Credo di averne mangiato per due giorni.
Mentre prendevo un altro pezzo di carne affumicata, dissi del mio breve incontro con Hailey. Guardavo mia madre per sapere quale fosse la sua reazione al nome della ragazza, che mi confuse. Sgranò gli occhi, ma scacciò subito quell’espressione dal suo viso.
Disse che era vero che frequentavamo lo stesso corso di danza, ma che non c’era nient’altro da sapere, se non per le poche volte in cui la ospitammo a casa nostra per pranzo o per cena.
Il resto del pomeriggio l’ho passato a guardare la tv, fin quando mia mamma non mi raggiunge nel salotto con degli album fotografici tra le mani.
*****
Ciaociaociao U.U
So che è corto, mi dispiace. :c
Comunque, ecco a voi la new entry che vi ho accennato nello scorso capitolo, Hailey!
Farà solo una comparsa, cioè questa, almeno in questo "libro". lolololololololol. ovolollo.
Anche nel prossimo capitolo c'è una nuova persona, mi pare. Non ricordo bene e mi secca controllare adesso, sorry.
Sono malatissima, sono raffreddata fino al midollo, ho una voce schifosa, a tratti mi sento la febbre e mi fa male la testa. Quindi domani niente scuola per me! Ullallà.
Però non mi piace sentirmi così. Soprattutto quando non riesco a respirare. Diamine.Non ve ne frega una ceppa... ok.
Baci,
powerfulinpeace. xx

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End Up Again - DIANA || H.S.
Фанфик"Felicity" è una persona fredda e distaccata, ha solo una persona al suo fianco, l'unica che conosce i 'pochi' dettagli della sua vita; qualcuno la sconvolgerà con uno sguardo casuale per strada, continuando a farlo nei giorni con dei gesti molto pa...