Ho trascorso il tempo navigando su Internet dal mio portatile, ascoltando le due addormentate russare.
Quando sono entrata, le ho viste su tutti e due i letti sdraiate a casaccio: Emma era a pancia in giù con le braccia sotto il cuscino, una gamba piegata e l’altra dritta; Taylor era sdraiata sul suo fianco destro, con un braccio sotto il cuscino e l’altro davanti a lei e le gambe piegate.
Nel corso della notte una delle due ha iniziato a russare, disturbando il mio silenzio, quindi ho preso le cuffie e le ho messe alle orecchie per ascoltare qualche canzone.
Mentre ho gli occhi sul mio libro di letteratura cercando di studiare, sento qualcuno mugolare dietro di me. Mi giro e vedo che Taylor si sta strofinando gli occhi.
Torno a guardare le parole scritte sulla pagina, in cerca della mia concentrazione, che viene nuovamente interrotta dopo qualche minuto.
“Fel,” chiama.
“Dimmi,” rispondo, fredda.
“Cos’è successo?” mi chiede.
La sua domanda mi porta a pensare alla serata passata, facendomi ricordare tutte le parole di Harry e il dolore che ho provato.
“Allora?” insiste.
Ma lei cosa mi sta chiedendo esattamente? A cosa si riferisce?
Mi alzo dalla sedia per raggiungere la sua altezza.
“Eravate ubriache e siete arrivate qui con Harry, ma vi siete subito buttate sui letti. Niente di particolare, Taylor,” rispondo, non sapendo quale reazione aspettarmi.
Aggrotta le sopracciglia e si porta la mano alla testa. “C’era qualcosa di strano quando siamo entrate, ma non ricordo cosa. Dio, la mia testa,” si lamenta, massaggiandosi le tempie.
“Vuoi che ti vada a prendere un’aspirina?” le chiedo, cercando di essere gentile. Non so come comportarmi, in realtà.
“Dovrei averne una nella borsa… Puoi darmi un bicchiere d’acqua?”
Annuisco velocemente, prima di prendere la bottiglia d’acqua e versare un po’ di essa nel bicchiere di plastica.
Quando glielo porgo, mi ringrazia e butta la compressa all’interno, aspettando che si sciolga.
“Sicura che non c’è altro da dirmi?” continua a chiedere.
“Taylor, cos’altro dovrebbe esserci? Non c’era nessuno strano particolare. Credimi.” Non so da dove trovi il coraggio di mentirle, ma alla fin fine, non so a cosa si riferisca precisamente.
“Non ti credo. Non posso mai crederti,” sputa, facendomi male, ma so che ha ragione.
“Magari questa volta potresti.”
“Credo che lo chiederò ad Harry,” dice con un ghigno.
Rispondo, cercando di restare indifferente, “Cosa ti fa pensare che Harry te lo dica? Non penserai sul serio di avere un qualche potere su di lui.”
Perché non riesco a frenare le mie crudeli parole? Perché non riesco ad avere un tono dolce?
“Sei sempre così scontrosa, hai rotto. E la cosa peggiore è che io mi preoccupo per te.” Sembra calma mentre lo dice, anche se so che non lo è.
“Mi dispiace. Proprio non riesco a cambiare, pur provandoci.” Dopo averlo detto, i suoi occhi si addolciscono.
“Oh, Fel.” Posa il bicchiere sulla scrivania e mette le sue braccia attorno a me.
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End Up Again - DIANA || H.S.
Fanfiction"Felicity" è una persona fredda e distaccata, ha solo una persona al suo fianco, l'unica che conosce i 'pochi' dettagli della sua vita; qualcuno la sconvolgerà con uno sguardo casuale per strada, continuando a farlo nei giorni con dei gesti molto pa...