End Up Again - DIANA || H.S.

Sette.

Ogni mattina, si aggiunge un dettaglio diverso ai sogni che faccio. Stanotte ho sognato le stesse iridi, ma nello sfondo c’erano altri movimenti di uno strano bianco, forse avorio. In più, sentivo delle voci. Più cose so, più dettagli si aggiungono ad ogni sogno.

Mi alzo dal letto e vedo Emma seduta sul bordo del suo con il portatile sulle gambe incrociate.

“Buon gior-” si interrompe a causa di qualcuno che bussa alla porta, che vado ad aprire.

Taylor ci saluta e mi dà un veloce abbraccio. Non so se dirle di ieri sera. So che dovrei, ma non me la sento.

È noiosa la vita qui, non abbiamo niente da fare. Beh, potremmo uscire con la macchina di Tay, ma a me non va mai.

Sto per raccontare a Taylor della serata fuori, ma Emma parla prima di me, non lasciandomi la possibilità. Sarà un segno del destino?

“Harry è così carino!” esclama.

Non è ciò che mi aspettavo dicesse.

“Sì, è vero. Felicity non ne vuole sapere, però.” Le risponde Tay.

“Oh, in che senso?” chiede, sorpresa, prima di alzare lo sguardo su di me, “C’è qualcosa tra voi? Non pensavo che-”

“Non c’è niente tra noi. Non mi interessa di lui.” Proprio mentre lo dico, qualcosa si agita nel mio petto.

“A lui interessa di te, e si vede.”

Io e la mia coinquilina ci giriamo verso la mia migliore amica, che ha la testa abbassata verso il telefono. Si intravede un piccolo sorriso sulle sue labbra.

“Basta che non interessi a me di lui. Di cosa ridi? Cosa ci nascondi?”

Alza la testa e mi guarda con espressione colpevole, alla quale sorrido.

“O me lo dici o ti tolgo il telefono dalle mani con la forza.” La minaccio.

“È… è Zayn. Lo so di non avertelo detto, ma fa niente. Non prendertela.”

Decido di darle ascolto, dato che anche io le sto nascondendo qualcosa.

“Hai qualcosa di particolare da raccontare?” le chiedo.

“No, però mi ha chiesto di andare alla festa a casa di Harry, ma non so dove sia.”

“Idiota, ti verrebbe a prendere lui. Vai a divertirti.”

“Oh, non andrei da sola. Voi due verrete con me.”

“Io non verrò assolutamente, ma credo che ad Emma farebbe piacere.”

“Tu verrai, mia cara Felicity. Non cercare di vincermi.” Si intromette la mia coinquilina.

“Perché diamine sei finita in questa stanza?!” chiedo, ma non sono seria. In fondo, ho un tono scherzoso.

Ho capito che questa ragazza più piccola di me di un anno ha le idee ben chiare ed è determinata e mi piace. Non fino al punto da fidarmi ciecamente di lei, questo è ovvio, ma mi piace.

“E va bene, per una volta va bene. Proviamo ad uscire da questo buco.” Sorrido, dandogliela vinta.

“Oh, sapevo ne sarei uscita vittoriosa!” esclama, soddisfatta.

“Non prenderla così bene, è solo per una volta. Prendilo come un regalo di benvenuto.”

Si lamenta emettendo un suono strano, al quale ridiamo tutte e tre, lei compresa.