Buio e sfumature di verde circondano la stanza, confondendo il mio cervello. Il buio è al centro ora, intorno c’è il verde. Delle linee si intrufolano tra il verde, che inizia a girare in senso orario, poi antiorario e di nuovo orario.
Che diamine?!
Mi sveglio, pensando ancora alla confusione del sogno. Perché la mia mente mi fa questo?
Erano… erano iridi, vero? Iridi verdi. Harry. Perché?
Sposto il lenzuolo dal mio corpo e scendo dal letto. La mia coinquilina sta ancora dormendo. Chiedendomi che ore sono, guardo l’orario nel mio telefono: 05.24. Dio, è troppo presto.
Consapevole del fatto che non riuscirò a prendere sonno di nuovo, inizio a preparare l’intimo e i vestiti per andare a fare la doccia.
Quando torno in camera non so che fare. Prendo il telefono e navigo un po’ su internet, ma non c’è niente di che.
Sento un mugolio.
“Mm… buon giorno.” Mi saluta Emma con la voce impastata di sonno.
“Buon giorno.” Le sorrido.
Alza la testa per guardarmi, ma la rigetta subito dopo sul cuscino.
“Puoi ancora dormire sicuramente, oggi non hai lezioni, giusto?” le chiedo.
“No, ma devo andare a comprare delle cose.”
Annuisco e, accorgendomi che sono già le 8.20, mi affretto ad uscire e andare a lezione.
“Ho fatto un fottuto orrendo sogno, Tay!” esclamo verso la mia migliore amica. È sorpresa dal mio tono.
“Cioè?”
“Fottute iridi verdi che giravano in senso orario o antiorario, non ricordo.”
Ride alla mia risposta e inizio ad innervosirmi.
“Fel, dai un’opportunità a quel ragazzo. È evidente che vuole conoscerti, magari ne varrà la pena!”
“Non vale la pena conoscere nessuno, Taylor. Sul serio, non è quello che mi serve proprio ora.”
“È quello che ti serve per guarire da questi sogni.”
Scuoto la testa, mentre ci incamminiamo verso l’aula.
Finite le prime tre ore, incontriamo Emma in un certo punto del campus, come d’accordo. Appena la vediamo, le andiamo incontro, prendendo poi le direzioni verso la mensa.
Fortunatamente, oggi troviamo un tavolo vuoto. Non è durata molto: Harry arriva con tre dei suoi amici, tra cui Zayn.
“Oggi tocca a noi.” Ghigna.
“Oh, che felicità.” Alzo gli occhi al cielo.
“Non ci presenti questa bella ragazza?” mi chiede, guardando la mia coinquilina. La guardo anch’io, è persa nei suoi occhi. Fottuti occhi.
“Sono Emma.” Sorride timidamente mentre si presenta.
“Sono Harry, loro tre sono Zayn, Niall e Louis.” Dice, indicando rispettivamente i tre ragazzi.
Se continuo ad osservare questa scena, non finisco il mio pranzo, quindi mi concentro su di esso. Sento di nuovo lo sguardo di Harry addosso a me.
Lo guardo e mi rendo conto che le mie sensazioni non sbagliano. Cerco di vedere qualcosa girare, ma non c’è. Sono così ridicola e squallida per me stessa che mi esce un risolino, seguito dalla mia testa che si muove a destra e a sinistra, prima di abbassarla di nuovo sul vassoio.
“Cosa c’è di divertente? Vorrei ridere anch’io.” Dice.
“Sei così irritante.”
“Ha parlato colei che non rivolge la parola a nessuno che non sia alla sua altezza.”
Alzo gli occhi su di lui.
“Non è assolutamente così.” Rispondo, quasi offesa. Forse senza ‘quasi’.
“Allora cosa? Pensi anco-”
“Siete fatti l’uno per l’altra voi due.” Lo interrompe Taylor, senza farlo apposta. Sono sicura che voleva iniziare la frase prima che parlasse lui.
Ma lui cosa stava dicendo? La guardo male, anche se non lo merita davvero.
“Scusa, non l’ho fatto apposta.” Gli dice.
“Non fa nulla.” Sorride.
Il discorso non viene ripreso, tutti mangiano in silenzio. Cos’è successo? Mi sento all’oscuro di qualcosa, ma nel frattempo, so che non è così. È qualcosa che riguarda solo Harry.

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End Up Again - DIANA || H.S.
Fiksi Penggemar"Felicity" è una persona fredda e distaccata, ha solo una persona al suo fianco, l'unica che conosce i 'pochi' dettagli della sua vita; qualcuno la sconvolgerà con uno sguardo casuale per strada, continuando a farlo nei giorni con dei gesti molto pa...