•Capitolo 10

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•Diana's Pov

Mi prese in braccio e cominciò a salire piano le scale. Aprì la porta con il gomito e la richiuse con un calcio. Mi adagiò dolcemente sul letto.

"Ti amo Diana e ti prometto che qualsiasi cosa accada, non me ne andrò, io resto che non c'é posto più bello di te." disse corrugando la fronte, era sincero...ma al tempo stesso preoccupato quasi.

Era nervoso, lo si capiva bene.

"Edward.." cercai di dire qualcosa, ma le parole mi morirono in gola. L'agitazione si faceva sentire, le mani iniziavano a bagnarsi e il cuore aumentava di battiti.

"Che succede?" chiese con voce preoccupata al che io sorrisi. Era così tenero.

"Dammi amore." dissi soltanto.

Mi si avvicinò lentamente, una lentezza al quanto straziante, tant'é che mi avvicinai io più in fretta, eliminando del tutto la distanza tra di noi e assaporando quelle labbra di cui avevo tanto bisogno.

Quelle labbra che per anni avevo sognato, studiato e osservato in ogni particolare. Sapevano di fragola..fragola e Marlboro. Mi aiutò ad alzarmi.

Cominciò a baciarmi e riuscivo quasi a sentire tutto l'amore e il desiderio che nascondevano le sue labbra. Scese coi baci fino al collo al che io lasciai la testa cadere all'indietro.

Gli misi le mani tra i capelli, erano piacevoli al tatto, profumavano di mango e papaia. Piano iniziò a far salire le mani dalle coscie fino ai fianchi poi in seguito fino al seno.

Prese i bordi della maglietta e iniziò a tirarla sù. Mi distese sul letto e continuò la sua marcia di baci, dalla bocca alla mascella, dalla mascella fino al collo, dal collo fino al seno, dal seno fino all'ombelico.

Infilò i pollici nei pantaloncini e io inarcando la schiena e alzando il sedere gli permisi di togliermeli.

Il fatto era che io ero solo in intimo mentre lui era ancora vestito. Tornò a baciarmi, le nostre lingue sembravano combattere l'una contro l'altra..o forse semplicemente combattevano sullo stesso fronte, forse l'una per l'altra.

Gli intrecciai le dita tra i capelli. L'unico suono udibile, quello dei nostri sospiri, quello dei nostri sussurri.

Mi sfilò il reggiseno, e i miei seni furono accolti dal calore delle sue mani grandi, da riuscire a nasconderli. Avvicinò la bocca ad uno di essi e io nascosi il viso con la mano.

Iniziò a mordere e a tirare il capezzolo ed io dal canto mio non smisi per un secondo di ansimare, di stringere la presa stretta dei suoi capelli nei miei pugni.

Prese le mie mani e le appoggiò sul suo torace. "Spogliami.." sussuro sulla mia bocca e vi giuro, avrei voluto mordergli le labbra per quanto potesse essere bello il suo respiro che sbatteva sulla mia pelle.

Incapace di intendere e di volere, per qualche secondo mi beai della vista mozzafiato che avevo davanti gli occhi.

Poi presi coraggio e gli tolsi la maglietta. Gli accarezzai il petto nudo, tracciando il contorno, ben marcato, di ogni quadratino, inclinando la testo di lato ogni qualvolta sentivo la sua pelle scottare.

Mi accarezzò la guancia col pollice, poi mi si avvicinò e mi baciò con foga..tanta..troppa.

Sentivo le gambe leggere, senza sostegno, ma le sue mani mi stringevano e anche se fossi caduta, il pavimento non l'avrei di certo toccato.

Non volevo più aspettare, così gli misi le mani sul bordo dei pantaloni. Cominciai a sbottonarli e dopo aver abbassato anche la zip, essi vennerò giù aiutati dalle mie mani.

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