•Diana's Pov
"...la gente vuole noi perché il dolore è interessante
Volevo solo essere il migliore in questa merda
il rapper più malato che sia nato sulla terra
e finchè non mi ammazzano o mi mettono in prigione
per questi succhia cazzi non c'è competizione
Io non so se sto rincorrendo un sogno
o scappando da un incubo
sai, so solo che ne ho bisogno
se questo sia il senso di ogni cosa
o una bugia meravigliosa
so solo che mi ha cambiato, come questa strofa
innamorato del dolore
l'ho inseguito in ogni dove
mi ha promesso protezione
poi mi ha tradito e rapito il cuore
non ho più le forze, dico soltanto che non ce la faccio
anestetizzo qualsiasi emozione, la depressione mi ha preso in ostaggio
e non penso voglia lasciarmi, c'è qualcosa dentro che mi sbrana
la realtà mi sta lontana
mi sento perso, cerco me stesso dentro gli altri
poi il tempo passa
ma ad un certo punto ho detto "adesso basta" che così si muore
devo fare qualcosa per cambiare
quindi ho ripreso le forze ed ho scritto questa canzone
finchè avrò questa penna fra le dita
sarò io a decidere di scrivere quando è finita
non mi paralizzo, riscrivo il mio destino
dall'inizio fino all'ultima riga
la competizione che mi tiene in vita
sono ancora qua ed i miei occhi nel buio
sono come quelle stelle delle più belle notti di giugno..." e mentre LowLow riempiva il bagno con la sua voce e le sue canzoni dai significati meravigliosi io me stavo tranquilla, nella doccia sotto il getto caldo dell'acqua.
La doccia era da sempre stato il motivo per cui passavo le ore in bagno. Sì perché lo scorrere dell'acqua sulla mia pelle pallida e nuda era come se portasse via, lavasse via da me le cose sbagliate.
Solo che puntualmente queste tornavano e io dal canto mio ritornavo sotto la doccia a rilavarle via. Era un ciclo continuo. Infinito.
Bussarono alla porta.
"É occupato, sono sotto la doccia.." urlai per farmi sentire. Poi tornai ad insaponarmi i capelli, non sentendo più alcun rumore. Presi la spugna e la passai sotto l'acqua, ad un certo punto però le porte della doccia si aprirono e io spaventata cercai di coprirmi alla bell'e meglio.
"Hey tranquilla, sono solo io.." disse Edward. Beh, ma fosse stata anche mia madre, cavolo lo spavento me l'ero presa comunque.
Lui tutto tranquillo mi baciò e morse le mie labbra di poco e poi con una mossa di sedere, mi fece spostare per passare lui sotto il getto d'acqua. Rimasi allibita per alcuni istanti poi scossi la testa e tornai a guardarlo truce. Rise.
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{•Only together•}
Conto-"Ma io l'ho vista sai? Gli occhi di una sedicenne e lo sguardo di una cinquantenne..troppo dolore,troppe cose per una piccola creatura come lei."- -"Quegli occhi blu,come il mare...hai mai pensato a quante volte,la dentro ci é potuta annegare?"- -"...