•Capitolo 12

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•Diana's Pov

"...la gente vuole noi perché il dolore è interessante

Volevo solo essere il migliore in questa merda

il rapper più malato che sia nato sulla terra

e finchè non mi ammazzano o mi mettono in prigione

per questi succhia cazzi non c'è competizione

Io non so se sto rincorrendo un sogno

o scappando da un incubo

sai, so solo che ne ho bisogno

se questo sia il senso di ogni cosa

o una bugia meravigliosa

so solo che mi ha cambiato, come questa strofa

innamorato del dolore

l'ho inseguito in ogni dove

mi ha promesso protezione

poi mi ha tradito e rapito il cuore

non ho più le forze, dico soltanto che non ce la faccio

anestetizzo qualsiasi emozione, la depressione mi ha preso in ostaggio

e non penso voglia lasciarmi, c'è qualcosa dentro che mi sbrana

la realtà mi sta lontana

mi sento perso, cerco me stesso dentro gli altri

poi il tempo passa

ma ad un certo punto ho detto "adesso basta" che così si muore

devo fare qualcosa per cambiare

quindi ho ripreso le forze ed ho scritto questa canzone

finchè avrò questa penna fra le dita

sarò io a decidere di scrivere quando è finita

non mi paralizzo, riscrivo il mio destino

dall'inizio fino all'ultima riga

la competizione che mi tiene in vita

sono ancora qua ed i miei occhi nel buio

sono come quelle stelle delle più belle notti di giugno..." e mentre LowLow riempiva il bagno con la sua voce e le sue canzoni dai significati meravigliosi io me stavo tranquilla, nella doccia sotto il getto caldo dell'acqua.

La doccia era da sempre stato il motivo per cui passavo le ore in bagno. Sì perché lo scorrere dell'acqua sulla mia pelle pallida e nuda era come se portasse via, lavasse via da me le cose sbagliate.

Solo che puntualmente queste tornavano e io dal canto mio ritornavo sotto la doccia a rilavarle via. Era un ciclo continuo. Infinito.

Bussarono alla porta.

"É occupato, sono sotto la doccia.." urlai per farmi sentire. Poi tornai ad insaponarmi i capelli, non sentendo più alcun rumore. Presi la spugna e la passai sotto l'acqua, ad un certo punto però le porte della doccia si aprirono e io spaventata cercai di coprirmi alla bell'e meglio.

"Hey tranquilla, sono solo io.." disse Edward. Beh, ma fosse stata anche mia madre, cavolo lo spavento me l'ero presa comunque.

Lui tutto tranquillo mi baciò e morse le mie labbra di poco e poi con una mossa di sedere, mi fece spostare per passare lui sotto il getto d'acqua. Rimasi allibita per alcuni istanti poi scossi la testa e tornai a guardarlo truce. Rise.

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