•Capitolo 8

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•Diana's  Pov

Era passata una settimana ormai, ma i Thompson ancora non davano segni del mio disturbo e Natale era alle porte.

Erano le cinque, ma io non avevo sonno..non più da un paio di giorni.

Ogni tanto mi chiedevo se i miei sarebbero tornati, ma in cuor mio sapevo già la risposta..no!

Con quella poca forza che avevo in corpo, mi diressi in bagno e feci scorrere l'acqua in attesa di far scendere quella calda.

Mi spogliai completamente nuda e osservai il mio riflesso nello specchio.

Non riuscivo a vedere anche solo una cosa che fosse bella sul mio corpo. Mi misi le mani sugli occhi e iniziai a singhiozzare.

Qualcuno da dietro mi fece girare e mi strinse forte a se. Divenni tutta rossa, mentre quel buonissimo profumo che aveva a che fare con la cannella mi invase i polmoni.

Tolsi le mani e lo guardai negli occhi.

"Che succede Diana?" chiese preoccupato.

"Non voglio che tu veda la mia bruttezza..i lividi che ho addosso, le cicatric.." non mi fece nemmeno finire di parlare che si fiondò sulle mie labbra.

"Non dire cazzate, che per me sei bellissima indipendentemente dai lividi o dalle cicatrici.." disse mordendosi l'interno della guancia.

"Ma io ora sono nuda.. " dissi cercando di sdrammatizzare.

"Beh, se ci fai caso...pure io.. " disse ridendo.

D'istinto abbassai lo sguardo sulla sua figura soffermandomi ad 'ammirare' la bellezza della parte bassa del suo corpo.

Mi portai una mano alla bocca strabuzzando gli occhi. Era fottutamente grande cazzo...enorme.

E tu mio caro Edward vorresti armeggiare nel mio piccolo buchino con quella sottospecie di anaconda?

Ahahahahahahahahahhahahahahahahahaha.

NO.

Lo sentii ridere di gusto, al che alzai lo sguardo per incastonarlo al suo.

"C-che c'é?"chiesi distogliendo lo sguardo dal suo amichetto.

"C'é che sei bellissima Diana, e che l'acqua finisce se non ci sbrighiamo...".

Annuii semplicemente. Mi prese in braccio e mi trascinò dentro la cabina con lui. Iniziò a lavarmi con cura, al che divenni più rossa del bordeaux.

Sembrava quasi che fossi una bambina tra le sue braccia. Finito tutto mi avvolse nell'asciugamano. Mi riprese in braccio e mi portò sul letto. Era sabato e per mio grandissimo culo, non avevo scuola.

"Che ne dici se stasera usciamo, che ne so...tipo in discoteca?" chiese per poi fare labbruccio. A vederlo in quel modo mi scappo un sorriso e lui me lo studiò da tutte le angolazioni.

"Sì, va bene" dissi in un sospiro.

Iniziò a dimenarsi sul letto come un bambino, al che inarcai un sopracciglio e mi misi a ridere. Mi baciò, mentre ancora stavo ridendo richiamando la mia attenzione..

"Aspettami, che torno subito." disse in un sussurro sul mio collo.

Brividi.

Annuii.

Mentre era ancora di sotto, mi alzai e gironzolai per la camera.

Mi avvicinai  al suo armadio e lo aprii. Chi cerca trova..mi diceva sempre quella buona donna di mia nonna ed infatti io trovai un enorme felpone grigio con su scritto 'nirvana'.

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