Il cuore batteva all'impazzata, il fiato corto le impediva di respirare bene e con gli occhi analizzava la situazione per capire come intervenire. Tralasciando il fatto che fosse mezza nuda di fronte a due uomini decise di affrontare la situazione
"Kol lasciatelo! Lasciatelo subito!" urlò avvicinandosi ai due "Lasciatelo" ripetè una volta vicino con tono più calmo e poggiando una mano sopra il braccio con cui teneva appeso Klaus alla parete, il minore la guardò confuso ma poi capì e il suo sguardo cambiò, lei lesse delusione
"Voi lo volevate... Volevate andare a letto con lui?" la voce gli si spezzò in gola, fu in quel momento che Jennifer si rese conto di quanto aveva sbagliato, chiuse gli occhi e abbassò lo sguardo colpevole.
Un attimo dopo il ragazzo aveva lasciato la presa sul fratello ed era fuori dalla porta
"KOL!" disse lei seguendolo d'istinto, dimenticandosi che era ancora svestita riuscì a raggiungerlo a metà corridoio "Kol aspettate..."
"Cosa? Cosa devo aspettare? Un'ora fa piangevate per me e adesso vi trovo mezza nuda in camera di mio fratello!" sbraitò su tutte le furie
"Perché ve la prendete così tanto? Io ero vostra Kol ma avete deciso di allontanarmi senza darmi una spiegazione! Magari ho sbagliato nei modi e mi dispiace ma almeno vostro fratello non mi considera troppo poco per lui"
"Mio Dio Jennifer! Ma davvero non capite? Io muoio per voi! Avrei voluto essere io in quella stanza con voi al posto di Niklaus, voi siete l'unica cosa che voglio veramente in questo momento!" la guardò dritta negli occhi
"M-ma voi m-mi avete..." era confusa, fece una pausa per radunare i pensieri "Allora perché vi comportate così? Perché non mi avete dato una spiegazione?" Kol scosse la testa
"Se vi dicessi il perché non posso avvicinarmi a voi sarete voi a scappare da me" il suo sguardo intenso la fece sobbalzare, lei gli portò una mano al viso
"Lasciate che sia io a guidicare, potrei sorprendervi" gli sorrise. Kol era diverso dal resto del mondo per lei, non si era mai preoccupata che qualcuno la proteggesse, non ne aveva mai avuto bisogno ma il modo in cui lui la guardava come se fosse l'unica sua ragione di sopravvivenza la faceva sentire importante. Certo, il profondo desiderio che sentiva per Kluas era una sensazione inspiegabile e molto allettante ma in Kol c'era qualcosa di diverso, di giusto e non poteva farne a meno.
"Mi dispiace per quello che è successo, non avrei dovuto farlo... Ho sbagliato" ammise lei abbassando il volto fino a sguardarsi i piedi
"Beh un po' me lo sono meritato, io vi ho spezzato il cuore più di una volta" disse lui tirandole su il mento con due dita fino a far rincontrare i loro volti
"Quindi mi direte tutto?" chiese lei con gli occhi pieni di speranza
"Sì, ma non qui e non adesso, ci incontreremo alle 16 in biblioteca" lei annuì e Kol la lasciò con un bacio sulla fronte.
Lei sorrise e respiro profondamente, ritornando nella camera di Klaus ma non lo trovò però sentì del movimento dalla stanza accanto, quando entrò lo vide seduto alla scrivania intento a disegnare con un carboncino
"Nik..." disse lei attirando la sua attenzione, lui alzò lo sguardo dal foglio "Mi dispiace" lui gli sorrise appena "State bene?" continuò
"Sto bene" disse quasi seccato tornando a disegnare
"Io lo volevo" ammise lei parlado di quello che era appena successo tra loro "Ma se fossimo andati fino in fondo avremo commesso un errore" lui annuì soltanto, lei serrò le labbra a disagio per poi avviarsi nella camera per recuperare la parte del vestito mancante
"Per me non sarebbe stato un errore Jenny" disse lui appoggiato allo stipite della porta mentre lei finiva di agganciarsi i bottoncini, lei lo guardò e sorrise avvicinandosi
"Ma gli avremo fatto del male, siete suo fratello"
"E' tutta la vita che ci facciamo del male, una volta in più non avrebbe cambiato nulla" ammise
"Ma io non voglio fargli del male, mi dispiace Nik" disse lei allontanandosi e uscendo dalla stanza lasciandolo solo.Mentre si preparava per incontrare Kol quel pomeriggio pensava a quante cose erano successe nelle ultime settimane, si era cacciata in un brutto guaio, si era messa nel mezzo tra due fratelli e prima o poi avrebbe dovuto decidere: Kol era il primo ed erano legati profondamente lo sentiva, sentiva quanto stava bene con lui si sentiva al posto giusto accanto a lui, era vero e proprio amore niente di più niente di meno. Mentre Klaus era tutta un'altra storia, non era sicura del tipo di rapporto che aveva con lui ma la sfidava, la stuzzicava e la desiderava, la faceva rimanere senza fiato, un qualcosa di vischerale e quasi animalesco, ma non era amore era consapevole che nella testa di Klaus non c'era posto per l'amore, era solo desiderio.
Avvolta nei suoi pensieri uscì dalla camera diretta in biblioteca, quando entrò era sola, Kol non era ancora arrivato così si mise a sedere su una poltroncina guardandosi intorno.
Improvvisamente sentì un rumore e vide una delle librerie muoversi e aprirsi come una porta, dall'apertura uscì Kol che le sorrise
"Camera mia è qui accanto e ho fatto mettere questa scorciatoia per non passare dal corridoio" spiegò facendola ridere
"E' una soluzione interessante" commentò lei continuando a ridere, poi dopo silenzio ma qualche minuto più tardi Kol lo spezzò
"E' il momento della verità" disse respirando profondamente, lei gli fece cenno di sedersi ma scosse la testa così fu lei ad alzarsi ed avvicinarsi a lui "Siete pronta?" lei annuì
"Qualunque cosa mi direte non cambierà la mia opinione su di voi" disse con forse un po' troppa sicurezza
"Bene... Ehm, avete presente quando ci siamo incontrati la prima volta? Stavo leggendo quel libro sulle creature sovrannaturali?" lei annuì non capendo dove voleva arrivare "Ecco, io non ridevo perché era un argomento ridicolo ma perché tutte quelle creature sono... reali. Vampiri, lupi mannari, streghe esistono veramente, io e la mia famiglia siamo vampiri" Jennifer non sapeva come reagire avrebbe voluto ridere per assicurarsi che fosse uno scherzo ma lo sguardo del ragazzo davanti a lei era troppo sicuro di quello che diceva
"C-cosa?" fu l'unica parola che riuscì a dire, si sedette su una poltrona guardando il vuoto, Kol si avvicinò ma lei scattò indietro
"Non voglio farti del male, non ho mai voluto" disse con lo sguardo dispiaciuto.
I due furono interrotti da tre figure che entrarono nella stanza
"Kol non ti azzardare..." disse Elijah appena mise piede dentro ma si accorse che era troppo tardi
"Siamo arrivati tardi fratello" commentò in modo ovvio Klaus, Jennifer li guardò impaurita
"Nessuno ti farà del male Jennifer" disse Kol avvicinandosi
"Nessuno lo farà se manterrà il segreto" lo corresse Rebekah
"Rebekah, per favore" lei deglutì a disagio e si avvicinò al minore dei fratelli prendendo la sua mano
"Voglio vedere..." disse lei "I d-denti" il ragazzo annuì e si concentrò, così le vene intorno ai suoi occhi iniziarono a ingrossarsi e scurirsi insieme agli occhi e i canini a crescere in modo innaturale, lei continuò a guardarlo incuriosita, lo trovò un po' strano ma non la spaventò.
Prese il viso di Kol tra le mani mentre riassumeva una forma umana e gli sorrise, per quanto fosse inquietante il fatto che fosse una creatura sovrannaturale lei aveva conosciuto la sua parte umana e continuava a vederla nonostante sapesse tutta la verità. Immersa nei suoi pensieri e nello sguardo intenso di Kol non si accorse neanche che i tre ragazzi uscirono dalla stanza lasciandoli nuovamente soli
"Va tutto bene" gli disse continuando ad accarezzargli il viso, gli occhi di Kol di illuminarono
"Mio Dio Jennifer, siete così... magnifica" commentò lui circondandogli la vita con le braccia avvicinadola a sé mentre arrossiva per il complimento
"Adesso dovete raccontarmi tutto, ho un sacco di domande" lui le sorrise divertito poggiando finalmente le labbra sulle sue, scatenando un turbinio reazioni tra i due che finirono sdraiati sul divanetto nel centro della biblioteca, lei sorrise mentre Kol le baciava il collo
"Perdonatemi milord, ma dovremmo parlare di... Oh cielo!" gemette quando Kol mordicchiò il lobo del suo orecchio facendolo ridere, lei arrossì vistosamente
"Adesso possiamo parlare" disse assumento una posizione più comoda, lei deglutì non più sicura di voler parlare ma si sedette accanto a lui. Parlarono per ore, Kol le raccontò tutto senza tralasciare dettagli nel bene e nel male sicura che non lo avrebbe giudicato.SPAZIO AUTRICE
Eccolooo!!!
Nuovo capitolo che risconvolge tutto ahah
Non c'è molto da dire, fatemi sapere che ne pensate e vi ringrazio tantissimo perché le visualizzazioni stanno crescendo a dismisura sono super contenta!!
Un bacio grande,Sara
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Jennifer Davon || The Originals
Fanfiction1603 Jennifer è una normalissima ragazza costretta dal padre a stravolgere la sua vita dopo aver conosciuto la famiglia Mikaelson. Lo farà per proteggere la sua casa e la sua gente, ma quello che non sa è che contro ogni pronostico troverà qualcosa...