Capitolo XII

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Kol era in piedi in mezzo alla sala, il sangue gli grondava da ogni punto scoperto e si mescolava alle poche lacrime che sporadicamente gli scendevano dagli occhi, quelle che non riusciva a trattenere.
La stanza era piena di cadaveri tra cui anche il suo, erano rimasti in piedi solo loro così decise di prenderla in braccio e uscire dall'edificio per raggiungere la carrozza seguito dai fratelli.
Durante il viaggio nessuno fiatò, lui continuava a tenerla tra le braccia accarezzandole di tanto in tanto il viso sentendo ancora il tepore della pelle sotto le dita, Klaus spostava lo sguardo di continuo dal cadavere a qualsiasi altro punto della carrozza perché non riusciva a sopportare tutto quello che stava succedendo mentre Elijah teneva la mano di Rebekah per incoraggiarla.

Tu-tum, tu-tum.

I quattro si guardarono confusi dallo strano rumore che era arrivato alle loro orecchie

Tu-tum, tu-tum.

Quel rumore di nuovo, continuarono a guardarsi dopo che ne identificarono la provenienza.
Gli occhi di Jennifer si spalancarono e tirò su il busto riniziando a respirare, poi si girò confusa verso i ragazzi con cui divideva il mezzo di trasporto
"Cosa mi è successo?" nella sua testa la confusione fu sostituita dallo spavento
"Il mio sangue" disse Kol ricordandosi l'episodio del giardino e portandosi un mano al viso
"Aveva bevuto il tuo sangue?" chiese Elijah sgranando il occhi
"Nel giardino, dopo che sono caduta... La mia caviglia faceva male e Kol mi ha guarita" spiegò lei "Oh cielo! Quindi adesso sono un vampiro?" si spaventò ancora di più
"Non ancora, entro ventiquattro ore devi bere del sangue umano per poter completare la trasformazione" specificò Klaus, lei sembrò rilassarsi per un attimo ma poi si irrigidì di nuovo
"E se non volessi farlo?" chiese
"Morirai" la faccia di Kol si indurì dopo aver pronunciato quella parola, lei respirò e non disse nulla immersa nei suoi pensieri.
Il silenzio ripiombò nella vettura dopo quella piccola scenetta, Jennifer non riusciva a credere di essere ancora viva si guardava intorno per capire cosa fare, diventare un vampiro era quello che voleva veramente? Diventare una creatura sovrannaturale immortale le sembrava una delle scelte peggiori che potesse prendere ma tutto quello che era successo le avrebbe potuto dare quello che bramava nel profondo, una vita insieme a Kol con il lieto fine.

Arrivati di nuovo a casa scesero tutti e continuando il lungo silenzio si avviarono all'interno.
Quando rimasero finalmente soli Kol la prese per mano per farla girare verso lui, fissandola intensamente negli occhi come se fosse una visione
"Credevo che mi avessi lasciato per sempre" la voce gli si spezzò in gola, lei lo guardò prendendogli il viso tra le mani scuotendo la testa e mordendosi il labbro inferiore
"Sono qui adesso" quelle tre parole fecero scattare in avanti Kol quasi travolgendola e posando le labbra sulle sue con prepotenza, come se fosse l'unica cosa di cui avesse bisogno, le loro labbra si cullavano in una lenta danza piena di desiderio. Le mani di lui l'afferrarono per la vita e la spinsero contro il muro facendola sussultare mentre le sue labbra si spostavano sul suo collo baciandone ogni millimetro, lei si morse di nuovo il labbro per non far uscire suoni dalla sua bocca
"Kol" sussurrò per attirare l'attenzione del ragazzo "Perchè non ci spostiamo in un altro posto più... privato" disse l'ultima parola arrossendo, il ragazzo sorrise e annuì stampandole un veloce bacio, poi prese la sua mano e le fece strada fino alla porta della sua camera. La ragazza tirò fuori la chiave sicura che Ginny non sarebbe rientrata, avendole dato la giornata libera, e aprì la porta per poi far accomodare Kol che la richiuse
"Così nessuno ci disturberà" disse il ragazzo sulla punta delle sue labbra prima di premerle con ardore contro le proprie.
Le mani di Kol scivolarono velocemente sui fianchi della ragazza per poi addentrarsi sulla schiena iniziando ad allentare il corpetto del vestito, lei di rimando prese coraggio e gli sbottonò la giacca costringendolo a toglierla. Si tolse gli stivali con estrema maestria per poi posizionarsi alle spalle di Jennifer per finire di sganciare il corpetto che cadde a terra e sciolse il fiocco della gonna facendole fare la stessa fine, lasciando la ragazza in sottoveste. Mentre tornava davanti a lei si tolse la camicia sotto i suoi occhi attenti che analizzavano ogni suo movimento per poi baciarla appassionatamente. Le mani del ragazzo si posarono sotto il suo sedere e la tirarono su di peso per appoggiarla dolcemente sul letto continuando a baciarla, scendendo sul collo e ancora sul decolté, le dita si infilarono sotto i laccetti della sottoveste per trascinarli in basso permetterndogli di liberarle il seno, ne catturò uno con una mano giocando con il capezzolo ormai turgido e posò le labbra sull'altro divertendosi un po' con la lingua. Jennifer sentiva la pelle andargli a fuoco bacio dopo bacio, tocco dopo tocco
"Oh cielo Kol" gemette lei stringendo con forza il lenzuolo sotto le sue mani, continuò ad ansimare finchè le labbra di lui non si posarono di nuovo sulle sue, gli passò le mani tra i capelli catturandoli nel palmi e tirandoli leggermente.
Non aveva mai provato una sensazione del genere, c'era puro piacere nelle sue vene e le scorreva a velocità estrema in tutto il corpo volendone sempre di più. Mentre lei si godeva la sensazione di benessere il ragazzo finì di sfilarle la sottoveste portandosi dietro anche la biancheria intima lasciandola del tutto nuda
"Mio Dio Jennifer, sei perfetta" commentò guardandola, stranamente non arrossì voleva solo che lui non si fermasse così alzò leggermente il busto per baciarlo, lui si allontanò di nuovo "Sei vuoi che mi fermi dimmelo adesso, sennò non riuscirò più a farlo" l'avvisò, lei lo guardò seria
"Non voglio che ti fermi" lui sorrise
"Bene" si alzò da sopra di lei sbottonandosi i pantaloni per poi toglierseli rimanendo anche lui nudo
"O mio dio" commentò la ragazza portandosi una mano alla bocca, lui rise leggermente prima di ridistendersi sopra di lei continuando a baciarla con desiderio.
Le sue mani si posarono sulle sue cosce aprendole lentamente, per poi finirci in mezzo lasciando sull'internocoscia baci umidi, lei chiuse gli occhi gemendo nuovamente, una volta finito Kol posizionò i fianchi tra le sue gambe tenendole aperte con le mani
"Sei pronta?" le chiese dolcemente sulla punta delle labbra "Cercherò di non farti male, andrò piano piano, se non ce la fai ci fermeremo" lei annuì
"Sono pronta" disse decisa, lui la baciò intensamente e quando il corpo si lei si rilassò portò in avanti i fianchi penetrandola leggermente, dalla sua bocca uscì un piccolo gemito a quel punto Kol la guardò in pensiero ma lei annuì sorridendo cercando di tranquillizzarlo, così lui spostò ancora un po' di fianchi andando più a fondo portando le mani di Jennifer a stringere ancora di più il lenzuolo. Piano piano Kol riuscì ad infilare tutto il suo sesso in lei gemendo
"Jen sei così calda" rimase fermo in quella posizione per un po' in modo tale che lei si abituasse alla sua presenza "Ti ho fatto male?" le chiese preoccupato, lei scosse la testa sorridendo lasciandogli un leggero bacio sulle labbra
"Sei stato perfetto" commentò facendolo sorridere, poi sul viso di lei si formò una smorfia dubbiosa "Abbiamo già finito?" chiese imbarazzata provocando una risata a Kol
"Oh no, ora arriva il meglio" disse lui ammicando, poi mosse il fianchi indietro e avanti lentamente facendo irrigidire il corpo della donna sotto di lui, continuò ad oscillare sentendo il suo fiato farsi più corto e ansimante, quella donna lo faceva impazzire, ogni singola cosa di lei lo eccitava e finalmente era sua. Aumentò la velocità facendo uscire da tutte e due le bocche un gemito di piacere, lei iniziò ad assecondare i suoi movimenti con i fianchi provocando ancora più piacere ad entrambi, lui afferrò uno dei due seni iniziando a leccarne il capezzolo e poi l'areola facendo curvare la schiena della donna. Sentì il fiato di Jennifer farsi quasi inesistente continuando ad ansimare e gemere di piacere, capì che era quasi al culmine quando i suoi muscoli si irrigidirono così decise di aumentare ancora la velocità facendo diventare i suoi gemiti più marcati e frequenti
"Dio mio... KOL" raggiunse l'apice del piacere dicendo il suo nome per poi crollare sfinita e sudata sul letto, Kol dette le ultime spinte concentrando tutto il desiderio che aveva venendo in lei e sdraiandosi al suo fianco senza fiato. Lei si avvicinò al suo petto appoggiandoci sopra la testa
"Dovremmo rifarlo" disse lui guardando il soffitto godendosi a pieno ogni secondo, lei non rispose ma Kol la sentì contorcersi accanto a lui, così si tirò su puntellandosi con i gomiti "Qualcosa non va?" le chiese, lei sorrise
"E' tutto perfetto" non riusciva a capire se gli stesse mentendo, poi all'improvviso capì alzandosi velocemente dal letto sotto lo sguardo confuso di lei
"Tu hai voluto tutto questo perché vuoi lasciarmi, non vuoi completare la trasformazione giusto?" serrò le labbra furioso, lo sguardo di Jennifer si addolcì
"Mi dispiace" abbassò lo sguardo colpevole, lui scosse la testa deluso recuperando i pantaloni dal pavimento "Kol aspetta.. Ti prego, capiscimi ok? Io non voglio vivere così, non posso"
"Ma se ti trasformerai potremmo stare insieme per molto tempo" le permise di avvicinarsi e poggiò una mano sul suo viso mentre diceva quelle parole
"Credi che non ci abbia pensato? E' la cosa che vorrei di più al mondo, vivere il nostro amore per sempre, ma non posso farlo a queste condizioni, non voglio diventare un..."
"Mostro" la interruppe completando la frase fissandola intensamente negli occhi allontanando la mano dalla sua guancia e mettendo spazio tra i loro corpi
"Non era quello che intendevo! Non mettermi parole in bocca che non ho detto, Kol per favore" si rinfilò la sottoveste velocemente e si riavvcinò a lui "Mi dispiace" Kol distolse lo sguardo, si infilò la camicia e gli stivali per poi uscire dalla stanza senza dire una parola. Una volta chiusa la porta lei si appoggiò al letto portandosi le mani al viso e sdrainadosi sul materasso, un urlo di frustrazione si liberò dalle sue labbra. Cosa avrebbe fatto adesso?

SPAZIO AUTRICE
Tadaaaaaaan!!
Lei si è risvegliata ovviamente ma penso che tutte lo avevate capito ahah
E da adesso inizia il bello!! Non vedo l'ora si potervi pubblicare il continuo, ci sto gia lavorando ma per dargli un filo logico devo sistemarlo un po'.
Intanto leggete questo e fatemi sapere che ne pensate :)
Un abbraccio,

Sara

Jennifer Davon || The OriginalsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora