Capitolo I

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Jennifer entrò nella sue stanze molto più turbata di quanto si aspettasse, eppure sapeva che quel momento sarebbe arrivato prima o poi
"Mia signora, da dove volete che inizi con i bagagli?" chiese Ginny, la sua serva, risvegliandola dai suoi pensieri, Jennifer scosse leggermente la testa per riconcentrarsi e la guardò sorridendo
"Prepara il minimo indispensabile Ginny, così magari mio padre capirà che non voglio tutto questo"
"Ma mia signora, suo padre..." esitò la serva
"Quello che dice mio padre non importa, fa quello che ti dico!" la interruppe bruscamente lasciando Ginny senza parole, si rese conto del tono troppo autoritario della sua voce e abbassò lo sguardo continuando "scusami, metti via una decina di abiti e qualche sottoveste, le scarpe mettile in un altro baule, pensa anche alla biancheria per la notte per favore" la ragazza annuì e si mise subito a lavoro.
Jennifer mi mise a sedere sul letto e fissando un punto nel vuoto allungò le gambe, le vennero in mente le parole del messaggero arrivato al castello poche ore prima
"Le terre del vostro alleato sono state conquistate da stranieri, è stato un massacro!" dopo queste parole il padre aveva deciso di spedire una lettera ai nuovi occupanti per chiedere udienza, voleva stringere una nuova alleanza e quale miglior merce di scambio della sua unica  figlia che aveva superato l'età da marito?
La ragazza sbuffò innervosita lanciando via il cuscino che aveva accanto. Doveva immaginarselo da suo padre, non voleva altro che se ne andasse da quella casa e non pensare più al suo sostentamento.
"Andrà tutto bene, siete una ragazza intelligente riuscirete a cavarvela alla grande, e poi non sarete da sola mia signora" disse Ginny raccogliendo sorridendo il cuscino a risistemandolo sul letto insieme agli altri, Jennifer le sorrise in risposta
"Non sono brava gente Ginny, hai sentito il garzone che ha portato il messaggio? Hanno sterminato metà villaggio! Che se ne faranno di due ragazze come noi..." rispose lei abbassando lo sguardo e incrociando le braccia al petto, in quel momento qualcuno bussò alla porta
"Avanti" un ragazzo si affacciò alla porta esitando
"Scusate il disturbo milady, suo padre vuole vederla urgentemente" lei annuì facendo un cenno al ragazzo che chiuse la porta, sbuffò subito dopo e si alzò sistemandosi il vestito, fece un respiro profondo e uscì dalla camera diretta nelle stanze del padre.
"Mio signore vosta figlia è qui" l'annunciò, le aprì la porta e la ragazza vide il padre seduto comodamente alla sua scrivania cosparsa di fogli e pergamene
"Jennifer siediti" le disse con un tono che si avvicinava all'autoritario, lei eseguì senza fiatare "So quello che stai pensando riguardo alla mia decisione, ma devi capire che lo sto facendo per la nostra gente bambina mia, se ci attaccassero li ucciderebbero tutti!"
"Si va bene padre però in cambio avreste potuto dargli qualsiasi cosa: soldi, gioelli, terre ma no invece, ho così poco valore per voi da concedermi in sposa al primo che cerca di attaccare le vostre terre?" chiese
"Attenta a come parli ragazzina!" la voce dell'amante del padre, Johanna, le perforò i timpani come una freccia, finalmente il suo più grande desiderio si stava per avverare... Liberarsi della stupida fanciulla che si metteva tra lei e i soldi del padre.
"Nessuno ti ha interpellato, è un discorso tra me e mio padre" la guardò in cagnesco "Lei deve stare per forza qui mentre parliamo?" domandò al padre alzandosi dalla sedia e appoggiandosi alla scrivania con le braccia
"Johanna per favore..." l'uomo le indicò la porta e lei se ne andò stizzita, Jennifer sorrise d'istinto "mi dispiace che la pensi copsi Jenny, io non voglio liberarmi di te, sto solo cercando di fare quello che è meglio per il villaggio contano su di noi e poi ormai hai quasi 21 anni è ora che ti sposi hai aspettato fin troppo!" continuò, la ragazza cadde sulla sedia rassegnata e sbuffò con lo sguardo triste
"Non voglio tutto questo"
"Neanche io vorrei farti fare una cosa del genere, ma a volte purtroppo dobbiamo sacrificarci per ciò che è giusto"
Per te ciò che è giusto è stare finalmente in pace con quell'arpia pensò ma rimase zitta
"Torna in camera tua e prepara i bagagli, appena ci arriverà la risposta partirtemo" Jennifer annuì in silenzio e uscì.
Fuori dalla porta trovò Johanna appoggiata al muro con uno stupido sorriso stampato in faccia, la ragazza la guardò e cambiò direzione andando verso la sua camera rassegnata all'idea che avrebbe sposato qualcuno che non avrebbe mai amato, e probabilmente non avrebbe neanche avuto il tempo di farlo perchè l'avrebbero uccisa appena avesse messo piede in quella casa.
Rientrò nella sua stanza appoggiandosi alla porta, Ginny la guardò
"Prepara tutto, voglio andarmene di qui... Non deve rimanere niente di mio qui dentro" le ordinò
"Ma mia signora..."
"Niente ma, non so quale sarà il mio futuro ma voglio stare lontano da questo posto!" la serva annuì e andò a prendere altri bauli. Jennifer si avvicinò al letto e si appoggiò a una colonna del baldacchino che cincondava il materasso, fece un respiro profondo e prese coraggio
Posso farcela, posso farcela, posso farcela si ripeteva nella sua mente ma senza ricavarne molto, prese un altro respiro e strinse i pugni.
La paura che l'attanagliava diminuì ma non di molto, sua madre le aveva sempre detto che le donne avevano sempre avuto il compito di prendere decisioni difficili per quanto riguardava la loro vita e per questo doveva essere coraggiosa. Prese l'ultimo respiro e aprì gli occhi
Sono pronta pensò, le sue mani si rilassarono e toccò il ciondolo che aveva al collo: era una classica pietra rosa (probabilmente topazio ma non ne era sicura) incastonata in una montatura d'oro, l'unica cosa che aveva ancora della madre, non se ne separava mai.
Ginny rientro nella stanza con altri due bauli e riniziò a preparare le sue cose
"Ci aspetta una bella avventura Ginny" la ragazza le sorrise in risposta e annuì convinta, subito dopo riprese in suo lavoro e entrambe rimasero in silenzio.

SPAZIO AUTRICE

Ciao a tutti! Premetto che non scrivo una storia da anni, quindi se c'è qualche errore vi prego gentilmente di commentare così provvederò a correggerlo.
Altra cosa, la storia non è legata prettamente agli anni in cui si svolge quindi se qualche riferimento che faccio non combacia al periodo storico è una cosa voluta perchè é legato alla trama.
L'inizio del rapporto con i Mikaelson inizierà dal prossimo capitolo, questo é solo un'introduzione al personaggio di Jennifer e alla sua storia prima di conoscerli.
Grazie per l'ascolto e mi raccomando fatemi sapere se vi piace!!

Sara

Jennifer Davon || The OriginalsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora