61. A TUTTO C'È UNA FINE

1.9K 37 46
                                    

"Non permettere ai mostri del passato di renderti debole e ovattato dalla sofferenza

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Non permettere ai mostri del passato di renderti debole e ovattato dalla sofferenza.

Abbi il coraggio di sfidare i tuoi ostacoli e solo allora riuscirai a vedere la luce che attraversa la vita."

Ho trascorso l'intera notte senza  chiudere occhio.
Non ho fatto altro che pensare, riflettere su come esista ancora la crudeltà di un cuore afflitto dalle ombre del destino.

Ho vegliato su Beatrice che finalmente si è addormentata, con il viso poggiato dolcemente sulle mie gambe.

Con tutta la leggerezza del mondo, sfioro alcune ciocche dei suoi capelli dorati che le ricadono sul viso.

Nonostante i suoi lineamenti sono contratti, riesco a percepire la sua pace sapendomi vicino.

E devo ammetterlo, lo sono anche io.

Le ore sembrano interminabili, quasi opprimenti trovandomi rinchiuso in una stanza che puzza di orgoglio.

Mi trovo sempre più immerso nei miei pensieri, dentro questo vortice che porta con sé tutti i ricordi vissuti in questo luogo tanto sconosciuto quanto importante.

***

Sono riuscito a trovare l'indirizzo pensando alla famosa frase di James che disse durante l'unica chiamata che mi rese accecato da ogni visione.

Ho chiamato Lenny chiedendogli di stare dalla mia parte e di farmi stampare falsamente la somma esatta di quella che mi aveva chiesto e riporla in una valigetta.
Sto cercando di mettere da parte tutta quella paura nell'affrontare quei mostri che m'impediscono di vivere il presente, di creare nuove emozioni lontane dall'odio e dalla sofferenza.

Avrei potuto spiegare tutto ai miei genitori, sarebbe stato più facile chiamare la polizia, ma loro non mi avrebbero dato ascolto e probabilmente con l'arrivo dell'autorità, avrebbero davvero fatto del male a Beatrice.

Questo non me lo sarei mai perdonato.

Sono riuscito ad entrare dall'ingresso sul retro, vedendo il solito gruppo costituito da Lucas, Morgan e Paul che fumavano come se nulla fosse.

Stessi occhi da criminali, stessi atteggiamenti di cinque anni fa.
Non appena uno di loro notò la mia presenza, il resto fece lo stesso avvicinandosi con passi decisi come se fossi una preda da catturare.

Non c'era traccia di James.

Lui è il capobranco, si muove attraverso i loro corpi e le loro menti.

𝘗𝘌𝘙 𝘚𝘌𝘔𝘗𝘙𝘌 𝘊𝘖𝘕 𝘔𝘌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora