22. PATATE AL FORNO

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Una volta terminato lo shopping, Elise si è offerta di darmi un passaggio verso casa

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Una volta terminato lo shopping, Elise si è offerta di darmi un passaggio verso casa.
Le avevo detto che potevo benissimo tornare da sola, ma non mi ha lasciato nemmeno il tempo di ribattere.
La prima cosa che farò una volta terminata l'estate sarà prendermi la patente.
Non l'ho presa a Manhattan perché c'erano in corso altre spese, come ad esempio coprire gli studi e pagare il college.

Mi sono addirittura trovata un piccolo lavoro per poter essere più indipendente.
Non ho mai domandato soldi ai miei.
Nonostante fossi figlia unica, non mi sono mai approfittata di questa cosa.
Non mi piace proprio.

Durante il tragitto in macchina non riesco a smettere di pensare a tutto quello che è successo in così poco tempo con Edward.
Eppure mi è sembrata un'eternità.

Ogni volta che i nostri sguardi si incrociano in me sento una sorta di scintilla, un'attrazione che mi coinvolge totalmente.
Il tempo sembra fermarsi, non penso più a niente.
Mi cambia in poche parole.

Questo ragazzo sta entrando pian piano nella mia vita e questa cosa mi fa paura.

E come se non bastasse, mi sono iscritta a quel provino.
Non potevo mica farmi prendere per una stupida, e poi proprio da Edward.
Non gliela do vinta cosi facilmente.

Ma non potevo rimanere a casa a mangiare schifezze?
Mi sarei risparmiata tutta questa situazione così imbarazzante.
Mi maledico mentalmente.

《Eccoci arrivate Bea》mi forma Elise facendomi notare che siamo arrivate di fronte casa mia.
Mi ero persa nei miei pensieri come sempre.

《Grazie mille per il passaggio, ci vediamo!》la saluto dopodiché scendo dalla macchina e mi dirigo ad aprire la porta.

Una volta entrata, poggio le buste nel salotto, sento un buonissimo odore di patate al forno.
Mi viene subito l'acquolina in bocca.
Quelle che fa mia madre sono davvero una delizia!!

《Ehi, come è andata la giornata?》domanda mia madre mentre prepara da mangiare.

《Tutto bene》dico soltanto mentre di nascosto rubo una patatina dalla teglia.

《Guarda che ti ho vista, mangiona che non sei altro!!》precisa mia madre ridacchiando.

《Mmh sono così buone!!》dico meravigliata.

《Ho visto che in questi giorni il tuo umore è cambiato, non è che c'è qualche ragazzo in mezzo?》chiede facendomi un sorriso malizioso.

Quasi mi strozzavo con la mia stessa saliva.

《No, mi dispiace deluderti, ma non c'è nessun ragazzo.》ammetto cercando non far trasparire la mia tensione.

Rifletto mentalmente su ciò che ho detto.

È davvero così??

《Mmh fingo di crederci 》dice assottigliando gli occhi per poi prestare attenzione alla cena.

Dopo questo lungo momento di imbarazzo decido di dileguarmi e mi chiudo in camera mia.

Non posso credere che mia madre sospetti qualcosa proprio su questo.
Infondo Edward mi ha accompagnato si e no due volte.
Non vorrei che facesse strane idee.
Ci manca solo questa.

Faccio una lunga doccia per smettere di pensare a tutto ciò e dopo aver cenato, mi sdraio sul mio letto fissando quelle numerose luci che illuminano la città.
Dopo pochi minuti, cado in un sonno profondo.

-

Una raggio di sole mi pizzica gli occhi facendomi svegliare.
Dopo essermi stiracchiata per bene guardo verso il comodino per vedere che ore sono.

08:15

Stranamente mi sono svegliata prima della sveglia.
Fra quindici minuti dovrei essere già pronta per una nuova giornata di college, ma da non voglio lasciare questo letto.
Sbuffo dopodiché mi alzo.

Anche perché mia madre fra poco mi griderà:
"La colazione è pronta!"
"Non fare tardi"
"Se salgo sono cavoli "

Decido di risparmiare queste parole e vado subito a prepararmi.
Una volta pronta scendo giù in cucina.
Vedo mio padre seduto sul bancone che sorseggia una spremuta.
Dopo avermi notata mi fa un cenno con la mano di unirmi a fare colazione.
Ora che ci penso...mi è venuta fame!

《Buongiorno Beatrice.》mi saluta dandomi un bacio sulla tempia.

《Buongiorno papà.》dico mostrando un sorriso.

《Uuh a cosa si deve tutta questa dolcezza mattutina??》chiede mia madre mettendo entrambe le mani sui fianchi.

《Tua madre è gelosa di te》mi bisbiglia all'orecchio.

《Guarda che anche ad un metro di distanza ti sento!!》

Io e mio padre scoppiamo dalle risate.
Dopo aver finito la colazione, prendo il mio zaino e mi dirigo verso la porta.

《Hai bisogno di un passaggio?? Se vuoi ti accompagno.》domanda poi mio padre infilandosi la giacca.

《Va bene, ti aspetto.》

Dopodiché salgo in macchina e dopo che mio padre mi raggiunge, ci dirigiamo verso il college.

Durante il viaggio non preferisco parola.
D'altro canto è solo mattina e di solito sono di poche parole.

《Allora che mi racconti?? Ti stai ambientando qui a Los Angeles?》chiede mio padre mantenendo l'attenzione sulla strada.

《Non è poi così male. Però devo ammettere che mi manca Manattanh.》 pronuncio con una punta di amarezza.

《Ci torneremo presto.》afferma 《Magari per le vacanze》aggiunge poi.

Nel frattempo arriviamo davanti il college, scendo dalla macchina e dopo aver salutato mio padre mi incammino verso l'entrata.
Poco prima di entrate una mano mi afferra il polso e mi ritrovo due occhi azzurri davanti ai miei.

È lui.

𝘗𝘌𝘙 𝘚𝘌𝘔𝘗𝘙𝘌 𝘊𝘖𝘕 𝘔𝘌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora