13. TUTTO SECONDO I PIANI

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Questo pomeriggio dopo il college sono stato chiamato dal set per i vari aggiornamenti della nuova campagna

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Questo pomeriggio dopo il college sono stato chiamato dal set per i vari aggiornamenti della nuova campagna.

Sono riuscito a finire il tutto in due orette.
Visto che mi rimane qualche ora libera, decido di andare a correre.
Devo scaricare tutti questi pensieri, tutti rivolti a quello che è successo oggi.

Non posso credere al fatto che con Beatrice sia sempre tutto al punto di partenza.

Quando cerco di avvicinarmi a lei sembra che qualcosa non mi permetta di farlo.

Sono fottutamente arrabbiato perché non mi ha lasciato spiegare.
È stato abbastanza infantile il suo comportamento, ma devo andare avanti.

Che vada a fanculo.

Da quando conosco questa ragazza la mia vita è stata stravolta completamente, nonostante cerchi di evitarla.

Forse perché essendo amica di Elise, sono costretto a vederla ogni volta che la invita ad una festa o semplicemente a casa mia.

Ma lei non può avere comando su di me.

Devo inventarmi qualcosa.

Dopo aver corso per quasi un chilometro decido di tornare al set dove ho lasciato la macchina prima che faccia buio.

Per la festa di Demon decido di chiamare una persona che credo possa aiutarmi.

Arrivato al set raggiungo la macchina, prima di partire decido di fare una telefonata.
Cerco il suo numero nella rubrica sperando che non l'abbia cambiato.

《Pronto?》domanda e dalla voce vedo che nulla è cambiato, nemmeno lei.

《Ciao Kristen sono Edward Rich.》dico mentre una strana sensazione mi trafigge la mente.

《Quell'Edward? Proprio quello che ha provato a corteggiarmi ma non ci è riuscito perché sono troppo bella?》afferma lei ridendo.

Kristen è una mia vecchia collega di lavoro, abbiamo fatto diverse campagne ma da diversi anni è stata mandata a Hollywood in un altro set.
Da poco ho saputo che è ritornata qui nei paraggi.

《Che ne dici se stasera ti passo a prendere e andiamo ad una festa? Sai da Demon.》propongo sperando che accettasse.

《Certo, ricordo Demon! Mi farebbe tanto piacere.》

《Alle nove sono lì.》

-

Dopo essere arrivato a casa, una volta entrato vedo mia sorella in salotto.
Fortunatamente è impegnata a telefono quindi vado direttamente a farmi una doccia.
Decido di indossare una camicia bianca che aderisce perfettamente sopra i miei pettorali abbinata a un paio di jeans neri, anch'essi stretti nei punti giusti.
I capelli li lascio il più spettinati possibile.

Una volta finito, scendo giù ed esco di casa, recuperando le chiavi della macchina.

Metto subito in moto e mi avvio verso la casa di Kristen, facendo affidamento ad alcuni punti di riferimento che avevo per raggiungerla.

Arrivo davanti casa sua dopo venti minuti esatti e la chiamo direttamente tramite il cellulare.

Dopo pochi minuti la vedo uscire e mi accorgo che dopo tutti questi anni non è cambiato nemmeno una virgola in lei.

Ha sempre il corpo slanciato e i suoi capelli rossi sono sempre più lunghi.

《Edward Rich, quale onore!》esclama prendendosi gioco di me mentre sale in macchina.

《Ehi Kristen, vedo che non sei cambiata》affermo notandola meglio da vicino.

《Beh sai, questo lavoro non ti permette grandi cambiamenti.》

《Ne so qualcosa in merito. Da quando lavoro con Gustavo ho cercato di migliorare la mia immagine, ma posso assicurarti che cambia anche il tuo modo di pensare.》ammetto mettendo in moto la mia macchina.

《Mi sorprende il fatto che dopo tutto questo tempo qui sia tutto uguale. Ad Hollywood ho imparato a gestire nuovi lati di me che nemmeno sapevo di avere. E dimmi, come va con Greta?》domanda con fin troppo entusiasmo.

Loro si conoscevano già da tanto tempo, eravamo tutti una squadra, ma che poi si sgretolò come una fottuta polvere.

**
《Dai! Dacci dentro con quella cazzo di palla!》

Siamo nel bel mezzo di un campo sportivo, a Boston, dove si presenta il più grande stabilimento sportivo.
Io, James ed il resto del gruppo stiamo giocando una partita a basket.
Sin da bambini avevamo una passione nascosta, ma che tenevamo solo per noi.
Greta e Kristen stanno facendo il tifo per noi, anche se in realtà, lo fanno solo per puro compiacimento.

《Vai Ed! Sei il migliore!》ammicca Greta regalandomi un sorriso.

E nell'esatto momento in cui la guardo, una pallonata mi colpisce in pieno volto.
Cado a terra per il forte schianto e sento il viso completamente in fiamme, sotto le risate che provengono alle mie spalle.

Sei un perdente Rich!》elogia James beffardo.

《Devi guardarti alle spalle, non puoi distrarti!》afferma Francisco dandogli una pacca sulla spalla.

《Edward! Cazzo. Stai bene? Ti sei fatto male?》domanda Kristen avvicinandosi alla mia presenza.

Greta sembra impassibile, come se niente fosse.
Il suo sguardo è freddo, pieno di compassione.
In quel momento non provavo nessun dolore, nessuna emozione che potesse pareggiare con quello che stavo vedendo.

Finché Greta non sfiorò delicatamente il viso di James.

**

Al ricordo di quel giorno, una crepa dentro di me diventa sempre più grande, sempre più dolente.
Quel suo tocco destabilì ogni mia certezza, ogni mia fiducia in lei.
Nel nostro rapporto.

《Greta non fa più parte della mia vita. Ci sono ferite che non possono essere curate dallo stesso male.》

E dopo un silenzio che esprime la fine del nostro discorso, ci dirigiamo presso la villa di Demon.

𝘗𝘌𝘙 𝘚𝘌𝘔𝘗𝘙𝘌 𝘊𝘖𝘕 𝘔𝘌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora