8. CON AFFETTO, JOY MILLER

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Da quella sera non ho rivolto più una sola parola ad Edward

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Da quella sera non ho rivolto più una sola parola ad Edward.
L'ho visto qualche volta di sfuggita tra i corridoi ed ovviamente, in classe durante le lezioni.
Elise ha notato la situazione abbastanza silenziosa che c'è tra di noi, tanto che non credevo fosse possibile.
Mi ha chiesto cosa fosse successo per essere così scontrosa, ma ho cercato di inventarmi qualcosa.
Sono un'illusa nel poter pensare che Edward Rich possa preoccuparsi per qualcuna.
Caccio via questi pensieri e non appena allungo lo sguardo verso il corridoio, intravedo Elise a poca distanza dal mio armadietto.

《Ehi, ho visto che a lezione eri del tutto assente, qualcosa non va?》 mi chiede e dal suo sguardo vedo che è veramente preoccupata.

《Sto bene Elise. Non preoccuparti. Tu come stai?》

《Bea ascoltami, sappi che per qualsiasi cosa io sono pronta ad ascoltarti. Accetto il fatto che non vuoi parlarne, ma non esitare a farlo quando vuoi.》 mi dice per poi regalarmi un caloroso abbraccio.

《Va bene, lo farò. 》 le sussurro mentre ricambio anch'io.

È incredibilmente come così in pochissimo tempo riesce a capire il mio umore.
Non è facile comprendere uno stato d'animo o un modo di essere.
Ma lei ha questo potere davvero speciale.

-

Dopo la scuola decido di prendere un taxi per tornare a casa.
Elise mi aveva proposto un passaggio ma non voglio incontrare Edward.
Arrivata a casa noto una lettera vicino al portone.

"Di chi sarà??" mi domando mentalmente mentre salgo le scale che conducono nella mia camera.

Mi adagio sopra il mio letto con le gambe piegate sul petto e non appena focalizzo la mia attenzione sulla busta, una frase scritta a mano mi lascia senza parole.

"Per la ragazza più bella del mondo"

Senza perdere tempo l'apro.

"Cara Beatrice, sembra strano anche a me scriverti una lettera dopo tutto questo tempo...
Ho da dirti tante cose, ma la prima che mi viene in mente è dirti che sei davvero importante per me.
Ricordo quando alle superiori passavamo insieme tutte le pause pranzo mangiando le tue ciambelle, oppure le lunghe passeggiate lungo la Beach Street.
Spero di vederti presto, ho una cosa importante da dirti.
Con affetto, Joy Miller."

Ed improvvisamente sento l'ansia impossassarsi di me.

Joy Miller??
Dopo tutto questo tempo??

Cosa vorrà dirmi di così importante?
Non può essere innamorato di me, non dopo tutto quello che è successo.
Joy è stato il primo ragazzo con cui ho avuto una piccola cotta adolescenziale.
Uscivamo qualche volta come facevano i "fidanzatini" ma poi ci siamo allontanati per via di nuove strade che abbiamo intrapreso nel corso degli anni.
Lo vedevo come un amico, una persona di cui mi potevo fidare.
Ma l'amore è altro.
Mi domando come abbia fatto ad avere il mio nuovo indirizzo.
Smetto per un momento di pensarci, dopodiché mi dedico a terminare la mia lunga lista di compiti.

𝘗𝘌𝘙 𝘚𝘌𝘔𝘗𝘙𝘌 𝘊𝘖𝘕 𝘔𝘌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora