Una volta uscito dal college, raggiungo il parcheggio nel retro.
Incrocio a pochi metri la presenza di Lenny appoggiato alla sua Tesla rossa.Nonostante tutto lui è sempre stato presente.
Ci conosciamo da così tanto tempo.
Avevamo entrambi dieci anni, frequentavamo la stessa scuola e da allora ci siamo sempre stati l'uno per l'altro.《Scusami per l'altra sera. Ma sai che tengo a mia sorella più di ogni altra persona.》ammetto mettendo le mani dentro le tasche dei jeans e avvicinandomi a poca distanza.
《È tutto a posto.》asserisce con un tono rassicurante.
《Stasera darò una festa nella mia villa in spiaggia, ci sarai? Elise mi ha informato che ci sarà anche Beatrice.》mi informa poi malizioso.
《 Sei proprio un coglione.》gli do una pacca sulla spalla ridacchiando.
Dopodiché saliamo nelle nostre macchine e sfrecciamo come pazzi.-
Arrivato a casa, parcheggio la mia Mercedes nel garage e dopo essere entrato mi dirigo dritto in camera mia.
Accendo il cellulare e migliaia di notifiche compaiono sullo schermo, tra cui un messaggio dal set."Abbiamo la vincitrice del provino. Beatrice Milton."
Leggo diecimila volte il messaggio assicurandomi di aver letto bene.
Hanno scelto lei, hanno scelto Beatrice.Cazzo.
Mi sono sentito come se avessi vinto un biglietto alla lotteria.
Ringrazio mentalmente mia sorella per averla convinta a partecipare.
So che lei non l'avrebbe mai fatto.
La mia testa inizia a farsi mille film mentali.Non riesco a smettere di pensarci.
Hanno anche comunicato che domani dobbiamo farci trovare insieme al set per vedere tutti i dettagli. Ma adesso che ci penso, non ho il suo numero. Devo trovare un modo per averlo. Chiamo Elise.《Ciao sorellina.》
《Ciao Ed, a cosa devo la tua chiamata?》ricambia il saluto con tono interrogatorio.
《Perché sei la sorella più bella e buona che io conosca??》le rispondo sarcastico.
《Quando ti comporti così, vuol dire che vuoi qualcosa da me. Dai sputa il rospo.》dice ridacchiando.
《Mi serve il numero di Beatrice.》dico senza girarci troppo intorno.
Lei sembra scioccata da questa mia richiesta.
《A che ti serve?? Vuoi dichiararti eh??》domanda con tono malizioso.
《Devo dirle una cosa importante.》
《Okay, te lo invio tramite messaggio.》e poi attacca.
Non appena mi invia il numero, avvio la chiamata.
Attendo qualche secondo e poi sento una piccola voce angelica.《Ehi Milton.》la saluto trattenendo ogni emozione.
《Edward?? Come hai fatto da avere il mio numero??》domanda lei totalmente imbarazzata.
《Ho le mie risorse, comunque domani passo a prenderti per le quattro per quanto riguarda il set.》la informo.
《Va bene, sono disponibile a quell'ora.》afferma con tono impacciato.
《Perfetto, allora ci vediamo.》dico per poi attaccare.
Non le lascio nemmeno il tempo di rispondere.
Mi starà sicuramente insultando per averla chiamata di nuovo così.
Ma non riesco a trattenermi.
Mi piace troppo farla incazzare.-
Sono già le otto e dovrei prepararmi per la festa di Lenny.
Prima però mi preparo qualcosa da mangiare.
Potrà sembrarvi strano, ma cucinare mi è sempre piaciuto.
Da piccolo stavo sempre con mia nonna a Miami.
Mia madre mi ci lasciava ogni volta che le era comodo, ma a me non dispiaceva.
Odiavo stare con lei anche da piccolo.
Così osservandola cucinare mi ha trasmesso questa piccola passione.Scengo giù in cucina ed apro il frigo in cerca di ispirazione.
Trovo dell'insalata, mais, uova e pancetta.
Mi chiedo come mai esista ancora del cibo in questa casa.
Prendo tutto e mi preparo un'insalata e delle uova strapazzate con della pancetta.Improvvisamente sento la porta dell'ingresso aprirsi e una chioma bionda fa capolineo in cucina.
《Mmh che buon odore!! Qualsiasi cosa sia lo voglio anch'io.》afferma sorridente.
Decido di preparare la cena anche per lei, dopodiché iniziamo a mangiare.
Finita la cena, Elise inizia sparecchiare mentre io decido di fare una doccia per scrollare di dosso questa puzza di uova fritte.
Una volta terminata, mi dirigo in camera mia ancora bagnato.
Apro il mio armadio ed estraggo una camicia blu notte e un paio di jeans neri.
Sistemo il mio ciuffo rendendolo ancora più scompigliato utilizzando il phon.
Successivamente, recuperate le chiavi della macchina, mi precipito giù in salotto, ove intravedo Elis tutta in tiro mentre si da gli ultimi ritocchi allo specchio.《Guarda guarda la mia sorellina.》ammicco facendole fare un giro su se stessa.
《Ti piaccio?? Ho passato tre ore per avere questo risultato.》afferma soddisfatta del suo lavoro.
《Stai davvero bene.》le dico sorridendole.
《Anche tu fratellone. Avrai tutti gli occhi puntati stasera.》dice ricambiando il sorriso.
Mi vengono in mente un paio di occhi color smeraldo.
《Io sto andando alla festa, vieni con me??》le chiedo prima di uscire.
《Ti raggiungo dopo, verrò con Beatrice.》mi informa.
Annuisco per poi raggiungere la macchina e avviarmi verso la villa di Lenny.
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𝘗𝘌𝘙 𝘚𝘌𝘔𝘗𝘙𝘌 𝘊𝘖𝘕 𝘔𝘌
ChickLitA R O M A N C E S T O R Y 𝘽𝙚𝙖𝙩𝙧𝙞𝙘𝙚 𝙈𝙞𝙡𝙩𝙤𝙣 è una diciannovenne che vive nel distretto più popolato di New York, Manhattan. Determinata, solare ma stronza al punto giusto, affronta ogni avversità che le si pone contro, sebbene qualc...