Beatrice.
Questo nome non fa altro che riecheggiare nella mia testa e nei miei pensieri.
Nonostante cercassi di starle lontano, la ritrovo ovunque ed è proprio questo quello che mi manda in bestia.Perché mai un ragazza, una soltanto, dovrebbe farmi questo effetto?
Non sono nemmeno innamorato. Eppure avverto una sensazione di fastidio quando la vedo sorridere con qualcuno che non sono io.
La cosa che più mi fa paura è proprio questa.
Innamorarmi.
Non so più come si faccia, o per lo meno, non ho avuto più la possibilità per poter ricordarlo.
Ricordare quei momenti in cui non pensi più a star male, dove riesci a sconfiggere ogni fottuta sensazione di vuoto.Oggi mi hanno chiamato al set per concludere alcuni dettagli della nuova campagna.
Gustavo ha sempre avuto il talento di proporre idee abbastanza interessanti e sono molto curioso nel scoprirle.
Prima però decido di passare dallo Starbucks con i ragazzi per prendere qualcosa da mangiare.Dopo essere arrivati, entriamo nel locale e ci dirigiamo verso un tavolo posto all'angolo vicino al quale, ci sono un gruppo di ragazze che non smettono di guardarci.
《Certo che qui le cameriere non sono niente male!》amicca Demon guardando una ragazza in grembiule rosa con un décolleté provocante.
《Avete notato il posteriore della biondina? Quasi quasi ci farei un pensierino.》annuncia Luise.
Quest'ultimo è sempre il solito ragazzo da scappatelle, dice anche le storie serie e amorose non fanno per lui.
《Siete sempre i soliti.》sbuffo roteando gli occhi.
《Dai amico, che ti prende? Non dirmi che non hai mai guardato il culo a quella Beatrice!》enuncia Luise facendosi scappare una risata.
Quasi gli spacco quel volto da coglione.
《Questi non sono affari tuoi.》sbotto acido.
Improvvisamente la bionda di cui parlava Luise si avvicina con un bloc notes al nostro tavolo, sicuramente per prendere le ordinazioni.
《Ciao ragazzi, cosa vi porto?》domanda mentre cerca di sporgendosi più del dovuto.
《Per me il tuo numero di telefono, Lucy.》le riferisce Luise alzando leggermente il sopracciglio.
Il nome l'avrà scoperto tramite la cartellina posta sul suo davanzale.
Impossibile non notarla.《Non posso dartelo adesso, ma se vuoi ne possiamo parlare dopo.》precisa facendogli l'occhiolino.
《Per me un panino con speck e formaggio.》chiedo gentilmente.
《Anche per me.》aggiunge Lenny.
《E per te?》Lucy chiede a Demon.
《Per me un frullato e un sandwich al prosciutto.》le risponde.
Dopo aver annotato tutto si dirige verso il bancone.
《Avete visto? Sono il re dei rimorchiatori!》esclama Luise alzando il tone di voce.
《Chiamami quando te la darà.》dice Lenny ormai sfinito dalle risate.
-
Una volta arrivato al set, mi dirigo nel mio camerino per prepararmi ad alcuni scatti.
Indosso un completo estivo dal colore blu cobalto che risalta benissimo i miei occhi.Improvvisamente sento qualcuno bussare alla porta.
《Ehi Rich, scusa se ti disturbo in questo momento, ma ho bisogno di parlarti prima di iniziare. Ti aspetto nel mio ufficio.》
Dal tono di voce riconosco subito che si tratta del mio capo.
《Arrivo.》e una volta pronto, prendo la mia giacca e mi dirigo verso l'ufficio.
Il mio capo si chiama Gustavo.
È un uomo in gamba, avrà circa trent'anni e viene dalla Sardegna.
È conosciuto in tutto il mondo per le sue grandi campagne fotografiche e ovviamente per il suo aspetto da playboy.
Da subito abbiamo instaurato un buon rapporto, anche perché è di grande talento e abbiamo lavorato molto insieme.
Quindi sì, sono stato fortunato su questo aspetto.《Edward, ecco i volantini per l'evento, ci aiuterai a distribuirli domani al centro commerciale, abbiamo già tutto pronto, mancano gli ultimi dettagli.》
Maria, la mia assistente mi mostra coloro che saranno i volantini.
Si nota subito la grande scritta riguardando i provini:" SEI UNA RAGAZZA CON UN FISICO PERFETTO E VORRESTI PARTECIPARE AD SERVIZIO FOTOGRAFICO?? ALLORA ISCRIVITI AI NOSTRI PROVINI, LA PERSONA SCELTA POTRAI ESSERE PROPRIO TU! "
Mi viene da pensare a Beatrice.
Vorrei tanto che lei provasse ad iscriversi, ha davvero un fisico perfetto, otterrebbe il posto senza alcun problema.
E poi pensandoci, stressarla per tre giorni consecutivi è un punto a mio favore.
La cosa che mi fa perdere ogni speranza è che lei non lo farà mai.
Lei è quella che è sempre pronta ad ingozzarsi di panini e ciambelle fregandosene dei chili in più.《Credo che possano andare bene, avete fatto un buon lavoro. Adesso ho un appuntamento con il capo, ci sentiamo dopo.》le comunico per poi dirigermi verso quest'ultimo.
Busso davanti la porta grigia.
《Prego.》precisa Gustavo con tono alzo per farsi sentire.
《So che dovevi parlarmi, dimmi pure.》preciso sedendomi in una delle poltrone della stanza.
《Sei già stato avvisato per i volantini, sono sicuro che avremo tantissime iscrizioni.
Comunque, la questione è che io non posso esserci, ho un'altra commissione e non posso rimandare, voglio che aiuti il set a distribuire più volantini possibili.》mi informa con tono al quanto serio.《Non c'è problema, puoi contare su di me.》affermo deciso.
《Perfetto. Informerò Maria che ci sarai anche tu. Sono sicuro che non mi deluderai.》
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𝘗𝘌𝘙 𝘚𝘌𝘔𝘗𝘙𝘌 𝘊𝘖𝘕 𝘔𝘌
ChickLitA R O M A N C E S T O R Y 𝘽𝙚𝙖𝙩𝙧𝙞𝙘𝙚 𝙈𝙞𝙡𝙩𝙤𝙣 è una diciannovenne che vive nel distretto più popolato di New York, Manhattan. Determinata, solare ma stronza al punto giusto, affronta ogni avversità che le si pone contro, sebbene qualc...