Le presentazioni

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"Stefan? Chi è alla porta?" urla mio fratello dall'altra stanza mentre si avvicina.
Inizia a guardarmi anche lui come il mio gemello e sul viso di quest'ultimo noto delle lacrime.

"Non può essere vero" dice poi Damon "T-tu sei morta" continua.

"Io-no, non sono morta, sono qui!" rispondo. Pensavano davvero quello?

"Ma com'è possibile?" chiede all'improvviso Stefan.

"Che c'è? Non mi abbracciate?" chiedo sorridendo con gli occhi colmi di lacrime.

Notai che anche gli occhi di Damon erano diventati lucidi e ad un certo punto Stefan si butta tra le mie braccia mentre Damon resta immobile, pietrificato, con gli occhi spalancati cercando di non piangere.

"È uno scherzo?" chiede allora.

"Certo aspetta che mi tolgo la maschera..." faccio il gesto finto di toglierla "Eccomi, so Lillo! C'eravate cascati?" dico quindi.

Stefan ride e Damon si morde il labbro per non farlo anche lui.

"Quindi sei tu...t/n...ma non ti vediamo da cinquanta anni!" dice allora il fratello grande.

"Già, vi spiegherò tutto...ora avrei bisogno di un po' di bourbon" affermo iniziando a cercare fra gli scaffali.

"Già...è proprio mia sorella" dice Damon con un mezzo sorriso mentre mi passa la bottiglia.

"Oh grazie al cielo!" dico versando il contenuto della bottiglia nel bicchiere "Questo ricongiungimento familiare mi ha fatto venire voglia di ubriacarmi" aggiungo. Poi noto che i due ragazzi mi guardano in modo strano e con le sopracciglia alzate e quindi chiedo "che c'è?"

"Non hai intenzione di dirci che ti è successo?" chiede Stefan.

"Certo che ve lo dirò, ma adesso non ne ho voglia. Bourbon?" chiedo alla fine porgendo il bicchiere al mio gemello. Lui mi fa segno di no e quindi aggiungo "Peccato per te!" e lo butto giù tutto di un fiato.

"Resterai qui?" mi domanda Damon.

"Vivo qui da quando sono nata quindi...si" e poi sorrisi. Li vedo confusi perché effettivamente non sanno che per i cinquant'anni in cui sono sparita ho vissuto in questa casa da sola.

"Arriva qualcuno!" dico sentendo dei passi fuori la porta. Così con la velocità da vampiro apro la porta e avanti a me trovo tre ragazze.

"Tu?" chiede una di loro.

"Bionda?" chiedo io. Si è la ragazza che mi ha dato un pizzicotto quando sono arrivata...

"Vi conoscete?" chiede Stefan.

"Già, è la stramba che vi ho detto che ho visto fuori scuola!" dice la bionda guardando le altre due. "A proposito come-" aggiunge ma poi si ferma.

"Come cosa idiota?" chiedo annoiata.

"Ora ho capito come hai fatto a sentirmi anche da lontano prima! Sei un vampiro!" lo urla come se avesse fatto la scoperta dell'anno.

"Uuuh si! Brava sei una grande!" urlo io facendo una voce strana per sfotterla e la imito con i gesti.
Quando finisco sento Damon sghignazzare dietro di me.

"Quindi tu chi sei?" chiede una ragazza mora dalla pelle un po' scura.

"Oh già scusate...le buone maniere. Sapete quando si perde il contatto umano per cinquant'anni è difficile riabituarsi" dico ironicamente "comunque sono t/n.. t/n Salvatore".

Quando affermo ciò le ragazze spalancano gli occhi e poi si guardano fra loro.

"Cosa?" chiede la terza ragazza dai capelli lunghi e mori.

FAMILY FIRST || Klaus Mikaelson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora