Il ticchettio della matita sulla superfice liscia della scrivania era il segnale inconfutabile di una probabile, imminente interrogazione. Lo sguardo acuto e intelligente, abbellito dall'iride scura della professoressa Tonia Alfano, vagava tra i banchi alla ricerca della "vittima" predestinata. Diciotto volti intimoriti cercavano riparo, uno dietro all'altro, nella speranza di evitare la temutissima interrogazione in Storia.
– Ragazzi, vi vedo un tantino tesi, essere interrogati non è una condanna a morte. La ghigliottina è stata abolita da un pezzo e... a proposito di ghigliottina, la settimana scorsa vi ho parlato della Rivoluzione Francese che dovevate studiare per oggi. Non ditemi che non vi avevo avvisato! Allora, vediamo un po' chi mi parla della presa della Bastiglia e di Luigi sedicesimo...
L'aula della seconda B, della scuola media statale di Follina, sprofondò in un silenzio surreale. Nessuno respirava, a parte la professoressa, intenta a scorrere i nomi dei suoi alunni sul registro di classe.
La donna di mezza età, dopo avere inforcato gli occhiali da vista, scrutò uno a uno i volti impassibili delle dieci ragazze e degli otto ragazzi seduti in una compostezza innaturale, di fronte a lei.
– Mamma mia come siete diventati silenziosi! Va bene, visto che nessuno si offre volontario ci penso io. Allora, vediamo chi si alza per parlarmi della temuta ghigliottina molto in voga in Francia nei secoli scorsi. Qualcuno di voi sa dirmi chi è stato il fautore di questo temibile strumento di morte? Non ditemi che ho sprecato il mio fiato quando ve ne ho parlato! Oh, ma noto una mano alzata! Fabbri, sempre tu, dimmi cara...
– Joseph-Ignace Guillotin, è stato il politico che ha introdotto la ghigliottina in Francia a partire dal diciottesimo secolo...
– Basta così Alice, del resto il tuo otto in Storia non poteva smentirti. Ti puoi sedere, grazie cara. Vorrei sentire qualcun altro... per esempio ... Boccia!
Il silenzio da oltretomba si dissolse tra mormorii e poderosi sospiri di sollievo. Il malcapitato si alzò in piedi schernito dai vicini compagni che sogghignavano indecentemente.
– Ma prof... non sono preparato! Ho avuto la febbre e il raffreddore ah, anche mal di gola e un terribile mal di denti. Le prometto che domani studio.
– Boccia, non fare promesse che sai di non mantenere. Dovresti essere in prima superiore invece sei ancora in seconda media!
– Mi sono affezionato a questa scuola, che ci posso fare prof...
Una fragorosa risata collettiva interruppe l'innocente diatriba.
– Silenzio! Ragazzi, smettetela di ridere, basta! La settimana scorsa ho ampiamente parlato della Rivoluzione Francese, vi ho anche invitato a studiare bene questo capitolo. Boccia, mi stai seguendo?
– Certo prof la seguo è che... ecco... non mi ricordo. Anzi sì, mi ricordo una cosa. Quel giorno ero assente!
Un'altra fragorosa risata venne interrotta prontamente da un colpo inferto con la mano, dalla professoressa Alfano, sul piano della cattedra.
– Per favore, basta ridere! Voglio vedere se a fine anno sarete tutti così allegri!
Le diciotto anime smisero all'istante di esternare l'ilarità repressa per qualche attimo. L'apprensione riapparve in quei giovani volti divenuti improvvisamente seri e preoccupati.
Il suono della campanella, in certi casi, diventa la salvezza. Rumore di sedie e di libri rimessi frettolosamente negli zaini, come fosse l'ultima azione della vita, e in due nano secondi il gruppetto era già pronto per schizzare fuori dall'aula.
STAI LEGGENDO
Il bambino venuto dal freddo #wattys2021
General Fiction🎇STORIA VINCITRICE WATTY 2021🎇 ➡️TRAMA Quattordici anni e già un passato da adulto. Un adolescente problematico, con tutta la rabbia di un'infanzia che non vuole ricordare e che lo porterà molto vicino al punto di non ritorno. Questa che sto per...