Sorpresa!

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Si incamminò sulla strada leggermente in discesa, verso la piazza principale, cuore caldo e pulsante del piccolo paese. Con quella faccia da bambino e la sigaretta in bocca, non passava certamente inosservato agli occhi delle poche persone in giro a quell'ora.

Cosa avete da guardare? Non me ne frega niente di quello che pensate. Fatevi gli affari vostri! Adesso provo a telefonare ad Alice. No, gli invio un messaggio. No, meglio se le telefono, a quest'ora avrà finito di pranzare. Cazzo! Sono scemo, mi gira un po' la testa, mi sa che ieri sera ho bevuto troppo e fumato erbaccia.

Ciao Alice, sono Serghei. Dove sei?

– Ciao Serghei. Sono a casa, tu?

– Io a Cison... Ci sei mai stata? 

– Sì, sì conosco bene Cison ehm... anzi benissimo! E, come mai sei a Cison?

– Vengo da una signo... Volevo dire, sono venuto a trovare mia nonna. Senti Alice, l'altro giorno mi hai detto che avevi un impegno, ma ho avuto l'impressione che fosse un bugia, mi sbaglio? Ho capito che a tuo padre non vado molto a genio perché sono un ripetente e perché ho un nome strano ma sono italiano, te lo giuro!

– Ma no, cosa vai a pensare Serghei! Hai un nome bello e originale ma veramente avevo un impegno e... va bè sì, c'entra anche mio padre, effettivamente non ti vede di buon occhio ma non m'importa molto di quello che pensa. Fosse per lui dovrei uscire come minimo con un principe o un capo di Stato... Ahahah... Esco con chi mi pare e piace, hai capito?

Serghei prestò molta attenzione a ciò che la ragazza stava dicendo.  

– Ok, ho capito, allora te lo chiedo ancora una volta. Vuoi uscire con me e diventare la mia ragazza?

I secondi che seguirono sembrarono decenni di tormento. Finalmente la voce di Alice interruppe quella pausa secolare.

– Serghei, io un ragazzo veramente ce l'ho, e lo sai, mi spiace, sei molto carino anzi, sei proprio un gran bel ragazzo, tutte le mie amiche sono innamorate di te, e non dirmi che non te ne sei accorto! 

– Grazie per i complimenti e, sinceramente, delle altre non mi interessa un bel niente ma... chi sarebbe il tuo ragazzo? Bobo? Quello con la puzza sotto il naso? Quello che si crede di essere il più bello e dannato di tutta la scuola? Ti facevo più seria, mi deludi Alice.

– Serghei, non parlarmi con questo tono altrimenti chiudo e non ti saluto nemmeno più!

– Ok, scusami è che io... insomma, sono geloso!

– Che sciocco sei... e comunque sì, io e Bobo stiamo insieme da un mese, ma non te la devi prendere con lui, è un bravo ragazzo. Capisco ti sia antipatico ma non è giusto che parli così, nemmeno lo conosci, tu!

– E nemmeno ci tengo a conoscerlo, io! Comunque lasciamo perdere che è meglio...

– Serghei, datti una calmata ok? Senti, è meglio se cambiamo discorso. Domani pensi di venire a scuola?

– Certo, perché non dovrei? A me piace studiare, cosa credi! Okay, sono stato bocciato ma solamente perché  ho fatto un casino di assenze per motivi di salute. Scusa, ma perché me lo chiedi?

– Perché ecco... io... insomma, vorrei parlarti.

– Ah, sentiamo, e di cosa mi vorresti parlare, di Bobo?

– Insomma smettila! Certe volte sei insopportabile. Volevo parlarti di noi due, scemo che non sei altro...

– Di noi due? Oh... ah... sì sì, certo, va bene, direi ottimo!

Il bambino venuto dal freddo #wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora