Verso la conclusione

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Carissime lettrici, ci stiamo avviando verso la conclusione di questo percorso letterario che mi ha vista coinvolta in prima persona nell'esperienza che qui ho narrato. 

 Ho voluto raccontare la storia di Serghei, iniziata a San Pietroburgo nel 1998, per impedire al trascorrere del tempo di velare ricordi ed emozioni vissute durante il breve ma intenso periodo trascorso assieme.

 Dopo la nostra separazione, contestualmente la fine del progetto di affido, è subentrato una lunga fase in cui del mio "bel bambino" non ho avuto più notizie. Quel prolungato lasso temporale non aveva, in ogni modo, minimamente intaccato il mio affetto per Serghei.

I tratti delicati del volto, la sua fragilità e il bene che a modo suo mi aveva dimostrato, i nostri pomeriggi passati assieme, le partite a carte, le sue infantili confessioni... tutto questo e molto altro, era costantemente presente nei miei pensieri e nel mio cuore. Avevo accettato con arrendevolezza quell'interruzione in attesa che il destino ci facesse nuovamente incontrare.

Al contempo, il ricordo di quell'esperienza così forte e umanamente toccante, stava promuovendo nella mia mente, il desiderio di scrivere del nostro percorso intrapreso sì, tra mille dubbi e difficoltà per entrambi ma talmente intenso da innescare la capacità di comprensione dell'animo; un meccanismo misterioso e meraviglioso che ci ha portati l'uno nell'anima dell'altro.

Nei mesi successivi all'esperienza con Serghei, mi sono stati conferiti altri incarichi di affido di minori. Mi sono trovata di fronte situazioni oltremodo impegnative dal punto di vista psicologico ed emotivo; sono state, infatti, circostanze, per certi aspetti ancora più problematiche e difficili. A questo stato di cose, particolarmente complicate, si era aggiunta una condizione personale e familiare gravosa che mi ha tenuta lontana dalla scrittura e dai miei obiettivi per diverso tempo. Tutto questo non ha impedito al mio cuore di seguire affettivamente Serghei, nel frattempo diventato uomo. L'idea di scrivere la sua storia, dopo essere stata accantonata per  un periodo relativamente lungo, tornò prepotente non appena terminato il terzo progetto di affido. La mia vita si era ricomposta permettendomi quella rilassatezza mentale foriera di ritrovata ispirazione letteraria. Riprese così vigore il mio proponimento di trasporre quell' esperienza umana in uno scritto.  

Per rispetto verso i protagonisti di tutta la delicata vicenda alcune parti, come la storia di Dimitriy e Sonya e i capitoli dedicati a Claudia sono frutto della mia immaginazione. 

Vi ringrazio ancora per l'affetto e la vicinanza, per avermi letto fino alla fine, per i suggerimenti e per il supporto. Con affetto.

Ornella

Il bambino venuto dal freddo #wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora